FOCUS - Amichevoli estive: quando l'apparenza inganna...

Pubblicato ieri alle 11.44
31.07.2015 07:10 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Gabriele Candelori - Corso d'Informazione Sportiva de Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Amichevoli estive: quando l'apparenza inganna...

Prove tattiche, conferme, novità, speranze e preoccupazioni. Le amichevoli estive possono regalare tutto questo. Momento di sperimentazione per i tecnici, rappresentano l'appuntamento più atteso per i tifosi in astinenza. Poco importa se l'avversario sia soltanto una rappresentativa locale, il ritiro pre-campionato è l'occasione giusta per ritrovare progressivamente il ritmo partita e vedere all'opera i nuovi acquisti. Per alcuni diventa anche un affare economico non indifferente grazie agli introiti delle tournèe all'estero, sempre più diffuse negli ultimi anni. Raramente però i risultati possono essere indicativi per la stagione in arrivo, con le aspettative che si vengono a creare fortemente influenzate dalle differenze in fase di preparazione tra le squadre e da automatismi ancora da perfezionare. Motivo per cui anche il campanello d'allarme fatto risuonare dalla marcia d'avvicinamento al primo impegno ufficiale, non spaventa Pioli e i suoi. 

IN PRINCIPIO FU BALLARDINI – L'inaugurazione con la Lazio di Davide Ballardini. È l'annata 2009/10, la prima senza Delio Rossi che, neanche due mesi prima, aveva chiuso l'esperienza in biancoceleste con la Coppa Italia vinta ai danni della Sampdoria. Ad Auronzo di Cadore – sede del ritiro per il secondo anno – i primi test importanti regalano luci ed ombre. Ma in seguito, i successi nel Trofeo Sky prima (in casa ai rigori contro l'Osasuna) e nel Trofeo Carlos Lapetra poi (2-0 a Saragozza), fanno da sfondo alla vittoria di Pechino in Supercoppa contro l'Inter del “triplete”, al passaggio del preliminare di Europa League con l'Elfsborg e ai sei punti conquistati nelle prime due di campionato nei confronti di Atalanta e Chievo. La stagione non si rileva tuttavia così rosea come si era preannunciata. I capitolini escono ai gironi in Europa e ai quarti di finale in Coppa Italia. In Serie A, l'ennesima sconfitta, subita nello scontro diretto interno contro il Catania, a febbraio fa precipitare la squadra in piena zona retrocessione. Ne consegue una durissima contestazione a Formello e l'esonero dell'ex Palermo in favore di Edy Reja. 

PETKOVIC L'ESEMPIO LAMPANTE -  I tranelli dell'apparenza applicata al calcio trovano però il loro exploit soltanto poche primavere più tardi. Estate 2012: nasce la Lazio del 'sergente' Petkovic. Dopo gli ormai usuali confronti con le selezioni locali, si inizia a fare sul serio con l'assaggio di campionato contro il Siena. La biancoceleste non colpisce e i toscani vincono grazie a Larrondo. Caso isolato? Non proprio; il giorno seguente il Torino va a segno tre volte con Sgrigna, Bianchi e Diop. Rassicurazioni non arrivano neanche dalle amichevoli internazionali: a Smirne e all'Olimpico rispettivamente Galatasaray e Getafe s'impongono 1-0, il Malmoe viene battuto soltanto al 93' e a Formello gli arabi dell'Al Wakrah strappano il pari a reti bianche. Eppure il cammino delle aquile sarà decisamente positivo. Il bilancio finale recita settimo posto in Serie A, uno storico trionfo nella coppa nazionale contro la Roma ed una contestata eliminazione ai quarti di Europa League nel doppio confronto con i turchi del Fenerbahce.

PIOLI CONFERMA LA TRADIZIONE – Arriviamo allo scorso pre-campionato, l'estate dello scetticismo. Dopo una stagione anonima, il parmense Pioli viene scelto come nuovo allenatore, ma la sua nomina non convince quanti non lo ritengono pronto per una grande piazza. Cantiere aperto date le numerose soluzioni provate, la Lazio perde a Lisbona il primo trofeo amichevole con Tounkara che trova il 2-2 nel finale, sbagliando poi però insieme a Keita dagli undici metri. Segnali positivi arrivano da Lubecca, quando il successo all'inglese sull'Amburgo vale la Sparda Bank Cup. Tuttavia l'incertezza si riaffaccia prepotentemente dopo il 3-1 subito dall'Hannover ed il pareggio del Francioni contro il Latina. Tra l'altro al Fersini, proprio come con Petkovic, arriva ancora uno 0-0 contro una squadra araba, stavolta l'Al Nassr. Preludio, soprattutto per i più scaramantici, ad un'altra grande cavalcata. Il resto è infatti storia recente. Ora sono arrivate nuove prestazioni poco convincenti, ultima quella con il Mainz. Secondo Schiller “tutti giudicano secondo l'apparenza, nessuno secondo la sostanza”. Che il filosofo tedesco trovi di nuovo conferma?