FOCUS - Biglia, altro recupero lampo per la gioia della Lazio: con Lucas è un'altra musica...

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10.02.2016 07:30 di Marco Valerio Bava Twitter:    vedi letture
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Biglia, altro recupero lampo per la gioia della Lazio: con Lucas è un'altra musica...
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Quel calcio rimediato da Sturaro nel finale della sfida di Coppa Italia contro la Juventus, il suo urlo di dolore e la corsa in Paideia per accertare il danno, avevano fatto passare ore terribili a Pioli e a tutti i tifosi della Lazio. Il responso -tre settimane di stop- aveva fatto tirare un mezzo sospiro di sollievo, anche perché la paura di una frattura alla caviglia c'era eccome. E invece, Lucas Biglia, capitano e anima della Lazio, è tornato a tempo di record o quasi. Due settimane di cure e via in campo, a zittire quei pochi che lo etichettano come poco votato alla causa. Non è nemmeno la prima volta che l'argentino brucia i tempi di recupero, era accaduto pure lo scorso anno, quando uno scontro con Medel in Lazio-Inter gli provocò una distorsione al ginocchio: allora si parlava di tre settimane ai box, lui ci mise neanche dieci giorni a tornare in campo, perché troppa era la voglia di aiutare la sua Lazio nel derby Champions. Un atto d'amore che pagò con una ricaduta che lo costrinse a saltare l'ultimo atto di Napoli. Stavolta alle porte c'è l'Europa League, ultimo obiettivo di una stagione disgraziata e allora ecco che Lucas ha stretto i denti e si è rimesso a disposizione di Pioli a dodici giorni dall'infortunio patito contro la Juventus. Il tecnico lo valuterà in questi giorni, potrebbe risparmiarlo contro l'Hellas, oppure schierarlo dal primo minuto per dargli modo di mettere benzina nelle gambe in vista della sfida d'andata contro il Galatasaray. Biglia sì o Biglia no? Fosse per Pioli il dilemma non esisterebbe, Biglia sì. Sempre. Il tecnico stravede per l'argentino, gli ha consegnato la fascia da capitano, lo ha eletto sin dal suo primo giorno biancoceleste a fulcro del gioco, imprescindibile metronomo del centrocampo laziale. Lucas lo ha sempre ripagato, non ha mai tradito le aspettative dell'allenatore e dei compagni. E' un leader riconosciuto, un campione ormai consacrato e così esiste una Lazio con Biglia e una Lazio senza Biglia. Senza l'argentino si fatica a costruire gioco, il centrocampo perde fosforo e sostanza e così pure i risultati ne risentono. Biglia ha saltato fin qui sedici gare in ragione, otto in campionato. La sua assenza ha pesato tanto, non è un caso che senza di lui in Serie A siano arrivate tre vittorie, tre pareggi e ben quattro ko. Mentre, con il capitano a disposizione, la Lazio è riuscita a vincere in sei occasioni, pareggiando in tre e perdendo cinque volte. La media punti in campionato con Biglia è di 1.5 punti a gara, senza di lui scende a 1,2 punti a match. Un andamento che si conferma pure estendendo il conto alle coppe: con Lucas media punti di 1.66 punti a partita, senza 1.42. Una differenza tangibile, netta, spiegabile solo attraverso il peso specifico del nazionale argentino nell'economia del gioco laziale. Un diverso rendimento riscontrabile pure nel dato dei gol subiti. Quando c'è stato Biglia a comandare il centrocampo, a fare da schermo davanti alla difesa, la Lazio ha subito 18 reti in 16 partite (media di 1.12), senza ecco che il numero sale a 14 reti incassate in otto match giocati in campionato (media di 1.75 gol a gara). Insomma, con Biglia la Lazio subisce meno reti e segna di più: con lui 20 gol fatti in campionato, senza di lui solo nove. Lui che di reti ne ha già messe a segno quattro in stagione ed è a caccia del quinto che significherebbe record personale. E' il giocatore più decisivo della rosa a disposizione di Pioli, quello al quale il tecnico non vorrebbe mai rinunciare, l'unico davvero indispensabile. Ha perso tanto terreno in questa stagione, si è fermato in tre occasioni, ha saltato nove gare di campionato a causa di malanni fisici, ora spera di non doversi bloccare più. E' arrivato da un'estate complicata, prima la Coppa America con l'Argentina, poi subito Supercoppa e preliminare d'andata con la Lazio, i muscoli hanno risentito della preparazione a singhiozzo, della mancata continuità d'allenamento. La Lazio senza Biglia è una cosa, con Biglia tutt'altra. Ecco perché sarebbe fondamentale non perderlo più da qui fino al termine della stagione. E anche oltre...