FOCUS - Braafheid, Felipe&Co. scalpitano: per Pioli è il tempo delle scelte

Pubblicato ieri alle 18:40
25.02.2015 07:20 di  Francesco Bizzarri  Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Braafheid, Felipe&Co. scalpitano: per Pioli è il tempo delle scelte
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Stefano Pioli è alle prese con la settimana enigmistica. No, non è il classico giornaletto degli enigmi, ma il suo personale taccuino. I rebus e i cruciverba riguardano tutti i suoi uomini. L’infermeria piano piano si svuota come negozi a fine saldi. E allora è tempo di scelte, di capire in allenamento chi sta meglio o chi merita di più di giocare. Avere quasi una rosa al completo è un bene in questo periodo della stagione, forse il più delicato, ma significa sempre decidere undici giocatori da mandare in campo con il piccolo margine d'errore.

LA DIFESA - Riecco Edson Braafheid. Era il 7 dicembre e correva in quel di Parma sulla fascia sinistra. Poi l’infortunio al ginocchio: lesione al collaterale del ginocchio e addio prato verde. Radu, che in quel momento venne provato anche da centrale, si riaccomoda di nuovo nel ruolo di terzino. Ora il romeno viene da qualche prestazione opaca, e l’Olandese Volante è lì per soffiargli il posto. Dodici presenze e un assist, Pioli si è sempre fidato di lui. Discorso a parte nella parte centrale della difesa. Michael Ciani è tornato a Roma. A Bordeaux ha lavorato per venirsi a giocare gli ultimi mesi del suo contratto con la maglia biancoceleste. La difesa è stata maneggiata più volte come maionese. E de Vrij, l’unico quasi sempre titolare, rischia di impazzire. Al suo fianco vorrebbero scendere Cana, Maurìcio, Novaretti, il rientrante francese e il lungodegente Gentiletti. L’abbondanza in periodo di Quaresima. Che peccato.

CENTROCAMPO - Ledesma-Biglia è ormai un dualismo evergreen che non preoccupa. I dubbi li porterebbero Eddy Onazi e Danilo Cataldi, che spesso in questa ultima parte di stagione hanno duellato per il posto che era di Senad Lulic. Otto presenze per il romano, 15 per il nigeriano. In attesa del rientro del bosniaco, che sembra averne ancora per un po’ di tempo, l’enigma resiste. Con Marco Parolo che vorrebbe tanto tirare il fiato, in apnea praticamente da inizio stagione.

ATTACCO - Roba da non dormirci la notte. Keita, Mauri, Candreva e Felipe Anderson. Partiamo dalle ali, che hanno il compito di portare più in alto possibile questa Lazio. Il Capitano sta vivendo il suo momento migliore da calciatore. Record personale di gol, 8, e capocannoniere della squadra. Antonio Candreva non vuole fermarsi nemmeno davanti alla barriera di ferro che divide il campo dalla Curva Nord, figuriamoci sulla sua fascia destra. Felipe Anderson rientra dalla squalifica e si candida per un posto da titolare contro il Sassuolo nella partita di domenica. Che fare? Mister Pioli potrebbe pensare ad un cambio di modulo: dal 4-3-3 ad un 4-2-3-1, con Parolo e Biglia davanti alla difesa e un attacco con tanta qualità. Mauri, Felipe e Candreva a supporto di Klose. Già, il Miro laziale, per sfortuna di Djordjevic, ha campo libero da tempo. Il serbo ha lasciato le stampelle e continuerà il suo lavoro prima in palestra e poi in campo. Si candiderà a breve anche lui per finalizzare in avanti. Con Brayan Perea che scalpita. Chiede una chance per dimostrare che la gioventù è ancora bella. Così come Keita, gioiellino spagnolo spesso in cassaforte, mostrato solo in occasioni particolari. Dubbi amletici, enigmi da decifrare. Nove orizzontale, sette lettere. L'unica cosa da fare per arrivare in Europa: vincere.