FOCUS - Da esubero a titolare: Mauricio reintegrato è la soluzione per l'emergenza in difesa

23.09.2017 07:15 di  Laura Castellani   vedi letture
Fonte: Laura Castellani - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Da esubero a titolare: Mauricio reintegrato è la soluzione per l'emergenza in difesa
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© foto di Federico Gaetano

È tornato a lavorare insieme al gruppo di Simone Inzaghi, Mauricio: partecipa anche lui alla seduta di allenamento delle 15.30. È questa la soluzione per ovviare all'emergenza in difesa. "Vedrò di inventarmi qualcosa": così Inzaghi garantiva in conferenza stampa, al termine dell'ecatombe contro il Napoli che ha messo fuori gioco gran parte del pacchetto arretrato a disposizione del mister. Inventarsi qualcosa, tirare fuori dal cilindro la soluzione in grado di levare le castagne dal fuoco a una Lazio, al momento, in grave necessità. Tra le diverse opzioni valutate dal club, c'era anche quella di rivolgersi al mercato degli esuberi. Un campo complicato in cui muoversi. Più plausibile e più conveniente, a questo punto, pescare in casa propria: ed ecco che si delineava già a poche ore dal termine della partita, nella testa dei tifosi, l'ipotesi Mauricio. Nelle radio romane, i sostenitori capitolini si chiedevano perché non richiamare in causa il brasiliano. D'altronde, il contratto che ha firmato nel 2015 lo tiene ancora legato alla Lazio. La risposta fa riferimento alle liste varate dal club dei 25 giocatori (24, nel caso della Lazio) in rosa per il campionato, rispetto alla quale Mauricio era stato escluso. Ma il regolamento prevede una possibilità: quella di sostituirlo con un altro giocatore presente nell'elenco. Mentre i capitolini valutano quale laziale escludere per fargli spazio (probabilmente sarà Crecco), Mauricio oggi si allena a Formello con la squadra.

CAMPIONE DI RUSSIA - Dopo una stagione alla Lazio, Mauricio veniva dirottato in prestito. Con Inzaghi, il brasiliano non ha mai avuto grandi chance. Il tempo di fare la valigia e volare in Russia, nella Capitale. Durante la scorsa stagione, il centrale ha vestito la maglia dello Spartak Mosca. Un campionato che lo ha visto in campo per 10 gare: utilizzato nei primi mesi, più assente da marzo in poi. Alla fine della stagione, dopo aver festeggiato lo scudetto, per Mauricio arriva la doccia fredda: non viene riscattato dallo Spartak. Restare a Mosca era l'ipotesi che si augurava, ma che già aveva iniziato a sospettare venisse disattesa proprio nelle ultime gare della stagione. Avrebbe voluto restare in Russia. Si era ambientato in città e affezionato ai compagni. La Premier Liga è un campionato che gli piace. "Rispetto la scelta di Carrera (tecnico dello Spartak, ndr), ma non la comprendo. Ho fatto di tutto per aiutare lo Spartak a vincere il campionato. C'è la possibilità che possa restare in Russia. Alcuni club qui sono interessati, il mio agente sta negoziando". E poi la certezza: "Ho già parlato con la Lazio, non rimarrò a Roma. Ho proposte da Spagna, Turchia e Russia".

MERCATO - 31 agosto, ultimo giorno di mercato: le lancette scandiscono il tempo freneticamente. La Lazio aveva 23 ore per tentare il colpo in difesa: il giorno precedente, nella Capitale, sbarcavano Nani e i due ragazzini portoghesi, Pedro Neto e Bruno Jordao. Il club cercava l'eventuale sostituto di Hoedt, già approdato al Southampton, ma soprattutto di piazzare gli esuberi e alleggerire le spese in casa laziale. Morrison vola in Messico, Kishna torna in Olanda. A Roma, resta Mauricio. Le ipotesi russe e spagnole si scartano in automatico: lì il calciomercato chiude i battenti il 31 agosto, come in Italia. In Turchia, invece, il mercato chiude 8 giorni dopo: la Lazio sperava di sfruttare questa pista per piazzare il centrale, godendo dei giorni in più per intavolare una trattativa. Mai concreto l'interesse del Trabzonpor - se il profilo del difensore era stato proposto, non aveva catturato l'attenzione della dirigenza del club di Trebisonda - a differenza di quello del  Beşiktaş, voce circolata più volte in estate. Alla fine però niente da fare: Mauricio è destinato a restare a Formello per allenarsi con gli altri esuberi rimasti nella Capitale. O forse no.  

RITORNO IN ROSA - Mauricio era sicuro, non sarebbe restato a Roma perché per lui non c'era più spazio. "È arrivato un nuovo allenatore (Inzaghi, ndr). Ha fatto le sue scelte e io non ho più avuto spazio né occasione di giocare", confessava a luglio ai media brasiliani. Nei mesi successivi, però, il mercato non gli ha donato la possibilità che sperava. Tornato nella Capitale a settembre, qui il difensore ha alternato gli allenamenti a Formello con gli altri esclusi dal progetto a gite per la città e incontri con i vecchi amici, Felipe Anderson su tutti. Tre mesi dopo quelle certezze maturate al termine della passata stagione, è una catastrofica combinazione astrale a cambiare tutto e creare una nuova occasione per l'ex Sporting. Una chance che sembrava talmente improbabile da venir ratificata dalla Lazio con l'esclusione del giocatore dalla rosa. Ma poi è intervenuta la sfortuna: fuori Wallace, fuori Bastos. Out anche de Vrij e sulla fascia esterna si fa male pure Basta. La Lazio ha urgente bisogno di un difensore e rispolverare Mauricio è la soluzione più pratica, quella a portata di mano. Conosce bene i compagni e il campionato italiano. Dopo averla valutata attentamente, il club capitolino ha deciso di giocarsi questa carta. Nella seduta pomeridiana c'è anche lui. Da esubero a possibile titolare: in 45 minuti, quelli della ripresa nella sfida contro il Napoli, non è cambiato solo l'esito di una partita. Mauricio è pronto a raccogliere questa nuova sfida.