FOCUS - De Vrij, il lungo ritorno: dopo otto mesi da spettatore, Stefan a Roma per riprendersi la Lazio

Pubblicato il 06/05 ore 19
07.05.2016 07:30 di Laura Castellani   vedi letture
Fonte: Laura Castellani - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - De Vrij, il lungo ritorno: dopo otto mesi da spettatore, Stefan a Roma per riprendersi la Lazio
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Un interminabile count-down, da quel dannato settembre. E poi, finalmente, una piacevole sorpresa, otto mesi dopo. Otto lunghissimi mesi: è tanto tempo da riempire, per chi vive di calcio ed è costretto a farne a meno, condannato da un ginocchio beffardo. Una stagione intera, la voglia di football che deve affamare Stefan de Vrij non è di certo inferiore al bisogno di rivederlo collocato lì, nel cuore del reparto difensivo, provato dai sostenitori biancocelesti. Briller par son absence: il peso dell'assenza di de Vrij è stato il triste leit-motiv di tutto il campionato, l'ennesima tegola piovuta sulla Lazio alle prese con una stagione partita nel peggiore dei modi. "Mi sento molto bene, sono contentissimo di essere tornato": spinge sul tasto play, Stefan de Vrij, dopo mesi in stand-by ritrova i suoi compagni. Li aveva lasciati in occasione della partita con il Chievo Verona, per chi credesse nei segni premonitori...

L'INFORTUNIO – Era tornato a Formello lo scorso sabato, davanti a sé l'ultima tappa di un lungo recupero che lo ha visto impegnato dopo l'operazione al ginocchio. Un periodo di inattività, dopo quell'infortunio rimediato con la maglia orange: un azzado, disputare il match contro la Turchia, dopo i primi fastidi a seguito della gara contro l'Islanda. Un rischio che il difensore ha pagato a caro prezzo. "Quando mi sono infortunato mi sono subito concentrato sul recupero, in questi casi inizialmente si può essere tristi ma per stare bene ho voluto guardare al futuro. Ho lavorato tanto per essere qui oggi", ha raccontato il cetrale quando veniva accolto in allenamento con il resto della brigata presso il centro sportivo laziale. Non ha mai smesso di lavorare, Stefan. E dopo l'ultimo allenamento con il suo personal trainer, Bram Swinnen, de Vrij era pronto per raggiungere il resto della squadra.

SPETTATORE LONTANO - Ha assistito alla stagione disarmante condotta dai laziali lontano chilometri dalla Città Eterna, alla quale aveva fatto ritorno per la stracittadina: non se la sarebbe persa per niente al mondo. Quel match che sarebbe costata la panchina a Stefano Pioli, il quale, proprio intervenendo davanti ai cronisti al termine della gara, non mancò di notare quanto l'assenza del centrale fosse stata un vero e proprio fardello durante tutto il corso dell'annata: "Se ci manca un uomo di personalità in difesa? Abbiamo avuto l'infortunio di de Vrij, ma questo è stato il nostro peccato durante questa stagione", commentò l'ex tecnico laziale. Un rapporto speciale, quello tra il mister emiliano e Stefan, ribadito anche dopo l'esonero. De Vrij è stato il primo a rendere i giusti omaggi all'allenatore. Ai ringraziamenti, di cui il comunicato del club biancoceleste era privo, ci ha pensato lui: "Grazie Mister per avermi dato fiducia! Non dimenticherò mai tutti i bei momenti che abbiamo avuto! ". Aria di cambiamenti: ad aspettarlo, una volta rientrati alla base, c'è Simone Inzaghi. Al quale ha subito lanciato un messaggio chiaro: "Ho voglia di lavorare con lui, mi sembra una brava persona, anche sotto il profilo professionale". Voglia di fare, voglia di riprendersi la propria Lazio. E di elargire stabilità a un reparto che durante la stagione ha, a dir poco, traballato.

ASSENZA – Sembrava una maledizione: dopo il lungo stop di Gentiletti, un anno dopo la Lazio ha dovuto fare a meno del suo pezzo più pregiato, lì dietro. E privata di un pilastro, la difesa perde la sua solidità: ne ha sofferto, dell'assenza della sua metà, Mauricio. E anche Gentiletti, che all'inizio della scorsa stagione aveva piacevolmente stupito, non è più riuscito a suscitare con decisione le vecchie buone impressioni. I numeri non mentono: se nel passato campionato, la Lazio incassava 38 reti subite, il conteggio attualmente si impenna. Finora, i biancocelesti hanno rimediato ben 47 gol. Difficile rimpiazzare il giocatore eletto dalla Fifa miglior difensore degli ultimi Mondiali, così com'è difficile crescere e maturare senza un appoggio solido al proprio fianco: del ritorno di de Vrij, il primo a goderne sarà soprattutto Wesley Hoedt. Una crescita che potrà subire un'accelerata probabilmente già a partire dal ritiro estivo: il pieno recupero del numero 3 potrebbe avvenire giusto in tempo per fare le valigie, direzione Auronzo di Cadore. Intanto, Stefan de Vrij stringe i denti e continua a lavorare, con la voracità di chi ha dovuto resistere per troppo tempo al fascino del pallone di cuoio. Una stagione è troppo, per un ragazzo che non sa fare a meno del calcio.