FOCUS - L'Inter, Candreva e lo Sparta Praga: Pioli riparte in cerca di rivincite

L’Inter va sull’usato sicuro anche se parcheggiato da diversi mesi. I nerazzurri ripartono da Stefano Pioli, l’ex allenatore della Lazio ancora alla Lazio. Perché Claudio Lotito si fidava del tecnico venuto dal basso che aveva conquistato un terzo posto con una squadra da sesto/settimo. Un’annata incredibile quella 2014/2015: preliminari di Champions League ma soprattutto la difficile missione di aver ridato energia ad un popolo molto scarico. Ecco perché i laziali amano ancora il loro ex allenatore.

QUESTIONE DI FIDUCIA - Estate 2015, Lotito fa firmare a Pioli un nuovo contratto fino al 30 giugno 2017. Anzi, la S.S. Lazio avrà l’opzione di prolungare ulteriormente il contratto del tecnico per un altro anno, fino al 30 giugno 2018. E invece la passata stagione è iniziata nei peggiori dei modi e finita con una sonora sconfitta nel derby (1-4) nel mese di aprile. Ciao Stefano, basta così. Incredibile, Lotito pur di mandare via un allenatore lo esonera pagandogli ancora lo stipendio. Forse il primo passo verso la “rivoluzione” e i cambiamenti annunciati dal patron partono proprio da lì.

RIVINCITE - E all’Inter come andrà la sua avventura? Guarda caso, il destino nerazzurro potrebbe mettergli sotto gli occhi un nuovo contratto proprio fino al 2018. Non un traghettatore, ma un vero allenatore. Pioli cerca rivincita, sa di esprimere un buon calcio all’insegna del lavoro. Alla Pinetina la situazione non è tranquilla, troverà una squadra scarica, un ambiente stanco di essere preso in giro dalle continue promesse di tornare a grandissimi livelli. Ma in campionato nulla è perduto, in ballo c’è anche l’Europa League, quella che Pioli aveva perso in marzo con la Lazio contro lo Sparta Praga. E ancora il destino: i cechi sono gli avversari più pericolosi in Europa per l’Inter. A settembre è già arrivata la prima scoppola, l’8 dicembre in casa torneranno. Pioli cerca una rivincita personale anche qui. In nome della Lazio.

DISCORSO APERTO - "In tutti gli spogliatoi ci sono dinamiche difficili da gestire, poi i risultati aiutano o complicano le situazioni”. L’allenatore parmense parlava così in un momento negativo in casa biancoceleste. Già, il problema spogliatoio potrebbe ripresentarsi anche a Milano. E attenzione ai vecchi discorsi. Antonio Candreva, passato all’Inter in estate, qualche sassolino dallo scarpino se l’è tolto verso il suo ex tecnico: “Pioli mi ha negato la fascia, il momento più brutto”. E ora? Certo che parlare di capitano in casa Inter - dopo il caos Icardi - è come suonare un tasto sbagliato. Andrebbe premuto il reset, l’unico bottone per ripartire da zero.