FOCUS - Lazio corale più che mai: 26 gol per 13 marcatori, meglio di due stagioni fa

Pubblicato il 21/11 ore 17:30
22.11.2016 07:06 di  Laura Castellani   vedi letture
Fonte: Laura Castellani - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Lazio corale più che mai: 26 gol per 13 marcatori, meglio di due stagioni fa
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© foto di Federico Gaetano

Ci si mette anche Wallace: nella Lazio, quando si parla di gol, non c'è solo un tridente di tutto rispetto su cui contare. Non che nella squadra di Inzaghi tutti si improvvisino attaccanti di razza, certo. E' vero però che quando c'è da aiutare la squadra remando verso un obiettivo comune, nessuno sia disposto a tirarsi indietro. Non mollare mai, d'altronde, è più che un motto, in casa Lazio. La rocambolesca rete di Wallace è la quarta a provenire dalle retrovie: in questa stagione, già de Vrij, Hoedt e Radu sono riusciti a battere le retroguardie avversarie rimpinguando il bottino di gol effettuati dalla Lazio. E sono 13 marcatori diversi, finora, in casa laziale. E' un numero che, alla luce della tredicesima giornata, supera anche quello della prima Lazio di Pioli, che della coralità in attacco aveva fatto uno dei suoi punti di forza. In serie A, infatti, le casacche biancocelesti giunte al gol erano 12, una cifra che si sarebbe incrementata arrivando a 15 con la Coppa Italia, dove anche de Vrij, Basta e Radu sarebbero riusciti a gustarsi personalmente l'esultanza dei tifosi. 

I GOL DI TUTTI - Se Stefano Pioli riuscì a condurre i suoi fino ai preliminari di Champions, è anche perché ha potuto contare su una buona distribuzione di gol, tra attaccanti e centrocampo. Niente più Candreva e Klose, il tridente biancoceleste si riforma in maniera alternativa ma comunque efficace. Keita ritrova continuità, Felipe Anderson sembra sempre più vicino a quello stato di forma che fece stropicciare gli occhi ai tifosi, due stagioni fa. Immobile sciorina gol e percorre chilometri ogni domenica, spendendosi senza remore per i compagni. Ma non solo, alla Lazio non segnano esclusivamente coloro da cui è doveroso aspettarselo: in questa stagione, a vedere la porta sono stati anche i giovanissimi Lombardi, Murgia e Cataldi - giovane solo sul documento, ormai più che rodato nella massima serie italiana. Segna, poi, anche gente come Biglia, Milinkovic e Lulic, senza escludere i difensori: dagli olandesi a Radu e Wallace. 

MENO UNO - Chi manca? Per il momento, tra quelli su cui Inzaghi punta costantemente - sarebbe sciocco stupirsi della carenza di gol partiti dai piedi di Djordjevic - manca solo Marco Parolo: il centrocampista di Gallarate era un assiduo frequentatore delle aree di rigore altrui, tanto da chiudere quella stagioni a 10 gol in campionato. Ancora a bocca asciutta, in attesa di sbloccarsi tra un inserimento e l'altro, uno dei suoi piatti forti. Le reti dell'ex Parma farebbero comodo eccome, ma poco male finché ci pensano gli altri a incrementare il bottino biancoceleste. D'altronde, la Lazio, oltre a superare il numero di marcatori del campionato 2014/2015, supera anche quello dei centri alla luce della tredicesima giornata: 26 gol contro i 21 di due anni fa. Anche per quanto riguarda il settore arretrato, i numeri sorridono: a questo punto del torneo italiano, i biancocelesti avrebbero incassato due gol in più (16) di quanti finora ne abbia rimediati la squadra di Inzaghi. Cifre e matematica confortanti, insomma: sarà pur presto per porsi come obiettivo la Champions, ma di sicuro guardando alla felice galoppata di due stagioni fa, la Lazio può incrociare le dita. E sognare. 

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