FOCUS - Lazio, difesa hot: quanti i nomi che hanno surriscaldato l'estate...

Pubblicato il 21 agosto alle ore 17.00
22.08.2014 07:40 di Matteo Botti Twitter:    vedi letture
Fonte: Matteo Botti / Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Lazio, difesa hot: quanti i nomi che hanno surriscaldato l'estate...
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca

Svelata la retroguardia. Basta–De Vrij–Gentiletti–Radu. Sulla carta, recita così la linea a quattro che Stefano Pioli dispone nella sua mente. Rapidità e senso della posizione, strapotere fisico e cattiveria agonistica nel mezzo. Ai lati, uno va, l’altro rimane. Il romeno a far da centrale aggiunto, permettendo al biondo ex friulano di percorrere tutto il binario, come a lui piace. All'ex tecnico felsineo il compito di affinare i meccanismi, di oliare gli ingranaggi, quando mancano solo 10 giorni all’entrata nella Scala del Calcio. Ieri l’acquisto del Chueco ha di fatto chiuso il mercato in entrata biancoceleste. Se qualcun'altro arriverà, sarà soltanto perché gli esuberi in organico avranno fatto le valigie. Un olandese ed un argentino, nel cuore dell’area. Alle loro spalle, idealmente, una caterva di nomi, suggestioni, profili. A Lotito e Tare sono stati offerti, Tare e Lotito li hanno trattati, sondati, avvicinati. Prima di virare su altro materiale umano.

IL GRAN RIFIUTO, SAURO, STANKOVIC&FRATELLI - Detto ampiamente di Astori, finito a far le fortune (?) dell’altra sponda del Tevere, la schiera dei centrali di difesa - che il mercato ha prima accostato al biancoceleste e poi regalato o indirizzato verso altre piazze – è nutrita. In Serie B, a Catania, è finito Gastòn Sauro. Ieri l’ufficialità dell’operazione, prestito con opzione per il riscatto a titolo definitivo, messa a segno dal club di Pulvirenti. L’ex Basilea, dalle lucenti ribalte europee alla cadetteria, doveva rappresentare il post Astori – dopo l’accordo dell’ex Cagliari e la Roma – con la maglia dell’Aquila. Il santafesino (stessa regione di provenienza di Gentiletti) sarà il dopo Bellusci, alle pendici dell’Etna.
Fase a gironi dell’ultimo Mondiale brasiliano, c’è un ragazzone che, con i colori ellenici, fa gola a mezza Europa. Kostantinos Manolas gioca per i biancorossi del Pireo, ha disputato un’ottima stagione, ha brillato anche in Champions. Il Mondiale è il giusto coronamento. A ben vedere somiglia a De Vrij per come legge la fase difensiva, è un colosso (189cm) ed anche Tare, sulla scia della prestazione offerta a Natal contro il Giappone, si era fatto solleticare dal ragazzo delle Cicladi. Il suo cartellino è pian piano lievitato, la concorrenza neanche a dirlo. Futuro Gunners. L’Arsenal sembra aver battuto Juventus, Napoli e Roma, con buona pace dell’Olympiakos. Che vedrà rimpinguarsi le sue casse da un assegno di circa 8 milioni di euro. Cronologicamente parlando, Vojislav Stankovic è uno degli ultimi del listone. Ipotesi serba, figlia della legge del risparmio, del low cost. Tare lo aveva in pugno, ha temporeggiato ed alla fine ha puntato sul Santiago visto in opera nella finale di Copa Libertadòres, forte tralaltro dello status di comunitario. Il capitano del Partizan ne è sprovvisto, stasera si cimenterà nel compito di trascinare i suoi alla fase a gironi di Europa League. Poi sarà Palermo.
Lucas Mendes e l’El Jaish, amore a prima vista. Terra generosa il Qatar, campionato esaltante. Petroldollari come se piovesse. Rafa Marquez leader a Verona. Scelto l’Hellas dopo il tentativo della dirigenza biancoceleste. Cana, Novaretti e Ciani sono le altre tre scelte che Pioli possiede nell’organico, per ricoprire la porzione di campo davanti a Marchetti (ipotizziamo). Il francese potrebbe uscire, la Lazio sarebbe comunque coperta, vista anche la presenza di Stefan Radu che, all’occorrenza, potrebbe muoversi da difensore centrale. Si continua comunque a parlare di retroguardia dalle parti di Formello. Insistentemente Paletta, che l’oriundo possa essere la ciliegina datata 1 settembre? Nel frattempo, i soliti nomi impazzano anche per il mercato delle altre. Il patron blucerchiato Ferrero vuol regalare a Mihajlovic un puntello per la difesa: Eder Balanta è il nome grosso – altro profilo visionato dalla Lazio ab illo tempore -. Pronti 6 milioni di euro da destinare al River Plate per il colombiano. La via alternativa sarebbe meno esosa dal punto di vista economico e porterebbe a Guglielmo Stendardo, la cui eventuale partenza da Bergamo innescherebbe un effetto domino. La Dea in quel caso, si getterebbe a capofitto su Alexis Rolin. Già, proprio l’etneo d’Uruguay, un’ipotesi per la Lazio in cerca di una spalla rapida e veloce da affiancare al miglior difensore del Mondiale. Una carrellata che non vuol essere esaustiva. Hinteregger forte quanto costoso, la bottega Red Bull Salisburgo non fa sconti. Zapata, uno dei difensori più disastrosi dell'ultimo periodo, a memoria. Per fortuna Filippo Inzaghi non ha intenzione di 'rafforzare' una diretta avversaria. Grazie, Pippo. Xandao, Britos, Maidana, Spolli. Ogbonna, e l’idea Silvestre. Un'idea che non calca i campi da tempi immemorabili. Funes Mori ed il giovane Doria. Vlaar, per una difesa tutta Orange, De Maio e Younes Kaboul. Il Campione del Mondo Mustafi e Martins Indi, finiti rispettivamente al Valencia ed al Porto. Nomi stuzzicanti, fantasie accese sotto l’ombrellone. Avrebbero potuto vestire il biancoceleste, in potenza. Ed invece, rimarrano le telefonate, le chiacchierate ed i summit (quanto piace la parola summit, ai colleghi giornalisti; un po' come l'espressione "stare sul pezzo").  Faticoso ed impervio districarsi tra questa fitta rete di nomi, esotici e non. Buon calciomercato.