FOCUS - Lazio, ora chi gioca senza Immobile? Tutte le soluzioni in mano a Inzaghi

Pubblicato il 04/05 alle 18:30
05.05.2018 07:14 di Alessandro Menghi Twitter:    vedi letture
Fonte: Alessandro Menghi - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Lazio, ora chi gioca senza Immobile? Tutte le soluzioni in mano a Inzaghi
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© foto di Insidefoto/Image Sport

É il guaio più grosso che potesse capitare in questo momento alla Lazio. Perdere Ciro Immobile significa rinunciare al bomber della Serie A (29 gol, due sopra Icardi), all’attaccante da 41 reti stagionali sommate in 45 partite (0,91 di media gol per incontro) e all’attuale terzo miglior cannoniere europeo nella classifica che assegna la Scarpa d’Oro (Messi è primo a 32 centri e Salah secondo a 31). É senza dubbio una tegola pesante da digerire, forse - servirebbe un recupero lampo - il 17 laziale potrebbe rientrare per l’ultima con l’Inter. Difficile. Inzaghi, nel frattempo, sta già pensando alla contromossa da giocarsi sin da subito nella gara con l’Atalanta, quella studiata per non far rimpiangere i numeri di Ciro. Pure qui difficile. Ma in passato gli è già capitato di pescare dalla panchina la soluzione migliore, provando coppie di attaccanti differenti, complementari e spesso decisivi.

LUIS ALBERTO-CAICEDO - Giusto giusto un girone fa, la questione si riproponeva: chi al posto di Immobile squalificato (rosso col Torino)? Era la 17esima giornata di campionato e la Lazio andava a Bergamo sul campo dell’Atalanta. Inzaghi non toccò Luis Alberto, sicuro della maglia da titolare, e gli affiancò Felipe Caicedo, di fatto il vero vice-Immobile nelle gerarchie del tecnico piacentino. La gara fu incredibile, finì 3-3 con doppietta di Milinkovic e gol proprio di Luis Alberto su assist della Pantera: triangolo bellissimo chiuso dallo spagnolo con il gol del definitivo pareggio. É un'opzione da tenere in conto, provata anche sul campo del Milan alla 22esima. 

NANI-FELIPE ANDERSON - Cinque turni prima all’Olimpico arrivava l’Udinese. Immobile non c’era fermato da un infortunio muscolare. Luis Alberto sedeva in panchina e Felipe Anderson partiva dal 1’ insieme a Nani. Una coppia tutta classe e talento, essenza del dribbling e visione di gioco, senza dare punti di riferimento. Incredibilmente letale. A inizio secondo tempo si palesava quello che Inzaghi aveva immaginato schierando il brasiliano col portoghese: allungo di Felipe impressionante da metà campo fino all’area di rigore, poi assist per Nani che di piatto infilava in porta. Una bellezza per gli occhi.

NANI-CAICEDO - Non solo in campionato, pure in Europa League il problema Immobile si era concretizzato. Il 2 novembre scorso, per la gara di coppa col Nizza (finita 1-0 all’Olimpico con autogol di Le Marchand), Inzaghi aveva optato per un’altra soluzione ancora: Nani in coppia con Caicedo. Fantasia al servizio della potenza, una seconda punta e un centravanti di peso a scomodare i difensori avversari. Un’idea che scalzerebbe Luis Alberto, puntando invece sul portoghese, ma che risulta essere improbabile. Lo spagnolo è sicuro della maglia e nel caso in cui venisse arretrato al posto di Parolo il ruolo da trequartista verrebbe certamente ricoperto da Felipe Anderson e non da Nani. Ma mai dire mai.

MILINKOVIC AVANZATO - Con la stazza che ha potrebbe benissimo giocare più avanti e ricoprire il ruolo di attaccante. Milinkovic verrebbe così sottratto alle competenze di copertura e lotta in mezzo al campo, ottenendo più libertà dalla trequarti in poi. Spesso viene spostato alle spalle della prima punta, quasi impossibile invece immaginarlo muoversi da 9 vero dentro l’area. Nel derby contro la Roma, quando la squadra era rimasta in dieci in seguito all’espulsione di Radu, l’ha fatto e per giunta senza il sostegno di nessun altro compagno. Dieci e rotti minuti saltando su ogni pallone e facendo impazzire la difesa giallorossa: se l’è tenuta da solo. Addirittura ha sfiorato l’eurogol da centrocampo. Può farlo, ma sarebbe un'improvvisa fantasia tattica di Inzaghi.

LUIS ALBERTO-FELIPE ANDERSON - Ancor più fantasiosa sarebbe la scelta di proporre due geni del pallone come Luis Alberto e Felipe Anderson. Metterli insieme, l’uno vicino all’altro a ridosso dell’area. Che poi possiamo prevedere come giocherebbero: chi incontro, chi in profondità, oppure allargandosi sugli esterni per favorire l’inserimento dei centrocampisti. In ogni caso senza limiti e vincoli tattici assoluti. In stile falso nove, l’opzione di un duo così in attacco stuzzicherebbe e come. Non sarebbe neppure da matti considerarla perché l’Atalanta ha una difesa rocciosa, organizzata e preparata, insomma difficile da aprire. Luis e Felipe creano superiorità, inventano passaggi e aprono soluzioni, sono imprevedibili. Immaginarli insieme non costa nulla.