FOCUS - Mauri & Felipe Anderson, la coppia talismano che rende la Lazio... imbattibile

Pubblicato ieri alle 18:58
04.03.2015 08:00 di  Stefano Fiori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Stefano Fiori - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Mauri & Felipe Anderson, la coppia talismano che rende la Lazio... imbattibile

Più diversi di così, sarebbe impossibile anche solo pensarli. Uno, nato nell'anno in cui John Lennon è passato dallo status di leggenda a quello di mito immortale; l'altro, venuto alla luce quando Jurassik Park usciva per la prima volta nelle sale. Il primo ha assorbito la fiera operosità della Brianza, il secondo l'indolente creatività della terra del carnevale e del samba. Stefano Mauri e Felipe Anderson, il veterano e la giovane recluta. Dal 1980 al 1993, tredici anni che separano due dei pilastri più importanti della Lazio di Pioli. Anzi, due veri e propri talismani. Perché, quando i due sono scesi in campo insieme dal primo minuto, i biancocelesti non hanno mai perso

CHE NUMERI! - Un rituale che si è ripetuto in sei partite di campionato: il successo per 2-1 in casa del Parma; i due 3-0 interni con Atalanta e Sampdoria; il 2-2 di San Siro con l'Inter e quello nel derby; l'ultimo 3-0 contro il Sassuolo. Quattro vittorie e due pareggi, questi ultimi arrivati, oltretutto, in due match delicatissimi e con la Lazio che aveva chiuso in vantaggio il primo tempo. Uno score elevatissimo, 14 punti su 18 disponibili: praticamente, una media da scudetto. Delle 15 reti messe a segno dai capitolini, ben dieci (i due terzi) portano la firma della premiata ditta: quattro quelle realizzate da Mauri (il 26,6%), sei quelle griffate FA7 (il 40%). Gli assist? Sui 12 totali, sette provengono dalla strana coppia, di cui addirittura sei (il 50%) sono opera dell'ex Santos.

FELIPE BOOM, MA NON SOLO - Evidente come l'invincibile filotto sia legato all'esplosione del talento di Brasilia: fu proprio il Tardini a bagnare il primo gol in campionato del funambolo che ora sogna a gran voce la Seleçao. La serie positiva, però, non può essere circoscritta all'epifania di Felipe Anderson. La rete del momentaneo 1-1 contro il Parma, la doppietta contro l'Atalanta, il gol e l'assist (proprio per il brasiliano) contro la Roma: il peso specifico di capitan Mauri è - già solo per i numeri - inconfutabile. Naturale che i due si trovino a meraviglia: liberi da vincoli tattici di ogni sorta, deputati loro stessi a tracciare movimenti e rotte sul rettangolo verde, il 6 e il 7 biancocelesti accrescono in maniera esponenziale la dose di fantasia e imprevedibilità della formazione di Pioli. E, allo stesso tempo, sublimano l'uno il rendimento dell'altro. A riprova di questo, una curiosità: nell'unica gara "post Big Bang" che ha disputato senza il partner più anziano, Felipe è rimasto a secco di gol e assist. Sarà un caso? In parte sì. Ma, appunto, solo in parte. Un motivo in più, allora, per storcere il naso di fronte all'assenza del brianzolo per la sfida di coppa con il Napoli. Sperando che l'infrazione al mignolo del piede non gli precluda ulteriori impegni, in una fase così delicata della stagione.

TENTAZIONI - Contro i partenopei, mister Pioli tornerà allora ad affidarsi ad Antonio Candreva. Un altro che l'aggettivo "determinante" lo porta tatuato sulla pelle. In senso assoluto, la vera tentazione del tecnico emiliano sarebbe proprio quella di schierare dall'inizio tutti e tre i tenori: Candreva-Mauri-Felipe Anderson a supporto di Klose. Una soluzione adottata finora in un'unica occasione, nella stracittadina. Ma il 4-3-3 garantisce equilibrio e solidità, è il mantra che ama ribadire Pioli. Più facile rivedere allora Mauri falso nueve, con l'esterno di Tor de' Cenci e il brasiliano ai suoi lati? Lo diranno le scelte che di volta in volta adotterà il coach di Parma. Che, in ogni caso, non potrà fare a meno di prendere in considerazione una certezza: con la strana coppia Mauri-Felipe Anderson, la Lazio non ha mai perso.