FOCUS - Regola numero 1: basta errori di mercato. Inzaghi porta avanti la politica dei giovani

Pubblicato il 24/01 alle 12.10
25.01.2017 07:15 di  Francesco Bizzarri  Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Regola numero 1: basta errori di mercato. Inzaghi porta avanti la politica dei giovani
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© foto di Federico Gaetano

C’è una svolta in casa Lazio che è passata in sordina. O meglio, si è mischiata nel buon lavoro di Simone Inzaghi. La valorizzazione dei giovani già in rosa che arrivavano dal settore giovanile. Il calcio italiano - anche per ‘colpa’ della crisi - sta dando di nuovo fiducia ai ragazzi italiani. L’esempio più virtuoso? L’Atalanta. Ma anche il Milan - nonostante l’affare Deulofeu - ha una squadra ricca di ragazzi nostrani. Una tendenza che fa felice il ct Ventura e soprattutto rende il calcio italiano di nuovo un prodotto funzionale.

LAZIO, UN GIOVANE PER GIOVANI - Inzaghi in casa biancoceleste certi ragazzi li ha visti crescere da vicino. E lui stesso è cresciuto come allenatore con i giovani: prima Allievi, poi Primavera. Ecco spiegato il feeling speciale con gli Under. Alcuni esempi: quest’anno si è puntato su Thomas Strakosha, portiere albanese destinato ad un futuro lontano da Roma dopo un prestito fallimentare alla Salernitana. Non solo: Cristiano Lombardi, uno dei pupilli del tecnico, sta trovando sistematicamente spazio dopo una serie di prestiti in B. Rivalutato alla grande l’esterno viterbese che ora si appresta a diventare una colonna della Lazio che verrà. E poi? Qualcuno in prestito nemmeno ci è andato, forse lo faranno, chissà. Il primo, Alessandro Murgia, il secondo, Alessandro Rossi. Minuti in Serie A grazie alle ottime prestazioni e alla fiducia dell’allenatore.

Questo rappresenta anche un chiaro segnale di cambiamento della società: basta comprare giocatori semi-sconosciuti, a fine carriera, fuori forma e svogliati. Sì a puntare invece alla valorizzazione dei giovani in rosa. La domanda sorge spontanea: in campo non sarebbe meglio un giovane Rossi che un attaccante equivalente ad Helder Postiga di qualche anno fa? Oppure ad un Saha dell’ultima ora? Ancora: meglio Murgia, novello giocatore voglioso di emergere, oppure un Morrison qualunque, straordinario talento nel dolce far niente?

ESEMPI VIRTUOSI - Il Milan con l’affare Deulofeu delude un po’. 18 milioni di euro investiti per un giovane che la sua esperienza già l’ha fatta tra Siviglia ed Everton, sembrano esagerati. Soprattutto una cifra del genere va in controtendenza con la nuova filosofia lanciata da Montella. Una squadra giovane sì, ma con tanti ragazzi nel giro azzurro. Da Donnarumma a Romagnoli, passando per De Sciglio, Calabria e Locatelli. 

L’Atalanta è ora invece l’esempio vincente. Gasperini ha portato la squadra fino al sesto posto con 38 punti, lecito pensare all’Europa. E la squadra è giovanissima: nell’ultimo match contro la Sampdoria in campo da titolari si sono visti due classe ’99, Alessandro Bastoni e Filippo Melegoni. E poi Gagliardini e Caldara (il primo già venduto all’Inter, l’altro alla Juventus dal 2018), Conti, Mallamo, Petagna. Plusvalenze ad oggi: circa 50 milioni di euro. E pensare che nel 2013, secondo uno studio CIES, l’Atalanta era la squadra dei cinque maggiori campionati europei che in media schierava più giocatori con più di 31 anni. L'aria sta cambiando, la Lazio si è già adattata.