FOCUS - Sculli, addio Lazio. Il giocatore fantasma lascia la Capitale

Pubblicato ieri ore 17.44
01.07.2015 06:59 di  Francesco Bizzarri  Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Sculli, addio Lazio. Il giocatore fantasma lascia la Capitale
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© foto di Federico Gaetano

Giuseppe Sculli e Lazio si dicono finalmente addio. Un divorzio a costo zero, silenzioso e inosservato. Dal primo luglio, scadrà ufficialmente il contratto di un giocatore che non scende in campo con la maglia biancoceleste dal 7 novembre del 2012. Una serie di prestiti, Genova come città di un amore bugiardo e una vita fuori dai riflettori. Dal 2011, ha percepito 1,1 milioni di euro a stagione. Mai più un allenamento, mai più una dichiarazione. Addio Sculli, giocatore fantasma.

L’UOMO DI REJA - Nella prima esperienza, Edy Reja non ci rinuncia quasi mai. Esterno, ala offensiva dai mille polmoni. Assist e gol per una Lazio in difficoltà ma corsara. Nella stagione successiva, quella 2011-2012, fa ancora meglio: 36 presenze, 8 reti e 6 assist. Ma alla fine torna a Genova per riabbracciare il Grifone dopo i 5 anni ad inizio carriera. Non viene riscattato, prende la strada di Pescara ma non trova la sua dimensione. Si ritorna nella Capitale, da fuori rosa, per poi riandare ancora al Genoa per provare a riaccendersi. Ultima presenza in A è datata il 18 maggio 2014, rossoblu contro Roma. Il destino, anche se a tinte giallorosse, si ripresenta davvero. Capito scettici? 

PERSE LE TRACCE - Si allena da solo. È a Milano. Ha smesso con il calcio. Le leggende intorno al fantasma di Beppe Sculli sono tante e succulente. In effetti non si hanno più notizie. L’ultima, triste, è quella della scomparsa del padre. La Lazio non fece nessun comunicato di condoglianze. Era un rapporto di quelli che se ne vedono tanti in amore, con i due coniugi tra le quattro mura casalinghe separati ma non ufficialmente. “Cosa facciamo per cena?”. “Niente, mangio fuori”. Il fuori questa volta è per sempre. L’addio, chiudendo la porta dietro di sé con delicatezza senza far rumore, Sculli lo ha dato davvero. Qualcuno sentirà la sua mancanza? Magari il buon Edy Reja, all’alba del primo luglio, guarderà l’infinito del mar Adriatico dalla sua barca: “Sei stato grande Beppe”.