FOTOPARTITA - I tiri mancati di Filip e lo screzio 'fratricida': Inzaghi si fa psicologo prima dell'Inter

30.01.2017 07:10 di  Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it
FOTOPARTITA - I tiri mancati di Filip e lo screzio 'fratricida': Inzaghi si fa psicologo prima dell'Inter
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© foto di Federico Gaetano

Il peggiore degli scenari possibili, dopo una gara tutto sommato dominata. Non è la box il calcio, si sa, ma proprio per questo quando si creano più di 15 occasioni con più di 25 tiri all’attivo devi sapere almeno portare a casa un punto. La maturità non è ancora un elemento costante di questa squadra, altro aspetto sul quale Simone Inzaghi dovrà lavorare. Poi ci vuole anche un pizzico di buona sorte, che ieri ha davvero voltato le spalle ai biancocelesti.

I 28 TIRI DELLA LAZIO… MA NON DI DJORDJEVIC – È il controsenso più significativo della gara di ieri. Il serbo si spende molto per la squadra, lotta, corre per tutto il fronte d’attacco senza mai però trovare la via della porta. Non certo il miglior presupposto per non far rimpiangere l’assenza di Immobile, anche se i rifornimenti da parte dei compagni - va detto - non è che siano arrivati più di tanto. Sembrava un po’ un corpo estraneo alla manovra l’ex Nantes, al cospetto di un organico ben più abituato a sfruttare le scorribande di Immobile, più adatto a non dare punti di riferimento e ad aprire gli spazi per gli inserimenti degli esterni e dei centrocampisti. Salvo sorprese dal mercato, sarà ancora Filip l’alternativa principale all’attaccante partenopeo, almeno fino a maggio. Meglio allora testare sin da subito soluzioni alternative nei movimenti offensivi, per esaltare anche le caratteristiche del serbo, quando verrà nuovamente chiamato in causa. 

“ORA STA A ME RISOLLEVARE LA SQUADRA” C’è già passato Inzaghino, sia da giocatore che da allenatore. Partite strane, dominate e poi perse per un episodio, con tanto di ripercussioni sul morale della squadra. Martedì c’è subito l’Inter nella gara secca valida per l’accesso alle semifinali di Coppa Italia. Un match da dentro o fuori che il tecnico biancoceleste vuole preparare e affrontare nel migliore dei modi. Meglio allora cercare di tenere alto il morale, alimentando il senso di rivalsa dei suoi e il desiderio di vendetta dopo il ko di San Siro subito in campionato. Farà leva anche su questo Inzaghi, ma prima di tutto sarà necessaria 'la prestazione', ritrovando lo smalto migliore dei vari de Vrij, Biglia, Parolo, Milinkovic, Anderson, il rientrante Immobile e forse anche Keita, rincasato dalla Coppa d’Africa con il suo Senegal. Lavorerà sulla testa, come ha già fatto in estate quando era il caos ad albergare a Formello. L’occasione migliore per voltare pagina sarà dunque ottenere il pass per la semifinale, battendo finalmente una grande, impresa mai riuscita finora al tecnico piacentino.

SCINTILLE FRATRICIDE – È probabilmente la foto più diffusa del match di ieri, più dell’esultanza di Inglese e dello sconforto dei biancocelesti a fine gara. Inutile aggiungere acqua (o ulteriore benzina) sul fuoco alla spiacevole vicenda della lite Biglia-tifoso con la partecipazione straordinaria di Tounkara. Sarà la Digos a porre la parola fine sulla questione. Ci limitiamo ad etichettarla come l’ennesima discordia intestina all’interno del mondo biancoceleste, scomoda e inopportuna per l'ambiente. Uno screzio fratricida in un momento in cui, tutto sommato, basterebbe un po’ più di umiltà da un lato, ed equilibrio dall’altro.