IL DUELLO – Mauri vs Meggiorini: la sfida social continua all'Olimpico...

19.04.2014 08:00 di  Andrea Centogambe  Twitter:    vedi letture
Fonte: Andrea Centogambe - Lalaziosiamonoi.it
IL DUELLO – Mauri vs Meggiorini: la sfida social continua all'Olimpico...

Un pc, una connessione internet e un social network. Basta poco al giorno d'oggi per comunicare al mondo intero pensieri e riflessioni. Un click, e il gioco è fatto. Freni inibitori ridotti al minimo, censura pressoché inesistente, chiunque ne abbia voglia può innescare polemiche e creare caos mediatico. Capita così che Riccardo Meggiorini, senza pesare troppo le lettere della tastiera, inveisca contro Mauri sul proprio profilo Facebook: “Sabato giocherò contro Mauri della Lazio. Arrestato qualche mese fa e ora è di nuovo sui campi da calcio, una vergogna”, urla l'avanti granata. La replica del capitano biancoceleste non si fa attendere: "Disgustato dalla mancanza di rispetto di alcuni colleghi". Un duello 'social' senza esclusione di colpi, che si conclude con il dietro-front dell'accusatore: “Non sono nessuno per giudicare gli altri”. Tablet, pc e smartphone da parte, oggi sarà il prato verde dell'Olimpico a decretare il vincitore.

STEFANO MAURI – È il 9 febbraio del 2014 quando il pubblico biancoceleste riabbraccia Stefano Mauri dopo sei mesi di squalifica per omessa denuncia. Dalla Roma alla Roma, il cerchio si chiude. Dalla Coppa Italia sollevata il 26 maggio dinanzi ai giallorossi, al derby di ritorno di campionato. “Sono stati giorni duri, ma ora sono tornato a fare quello che più mi piace. È difficile spiegare quanto abbia sofferto in questo periodo lontano dai campi, ringrazio i tifosi e i compagni che mi sono sempre stati vicino”. Sorride Mauri, con lui Reja che riceve un'arma in più per centrare l'Europa League. Un obiettivo che ad oggi sembra essere l'ultimo traguardo da conquistare insieme. Sì, perché il contratto del numero 6 scadrà il 30 giugno prossimo e le sensazioni dal fronte rinnovo sono tutt'altro che positive. Nessun rancore, dopo più di otto anni trascorsi a braccetto, più che un addio sarebbe un arrivederci. Questioni da affrontare nel futuro, il presente dice Torino, da matare nelle insoliti vesti di falso nueve. Guiderà l'attacco, Stefano, sostenuto da Candreva e Keita. No, il tempo dei saluti non è ancora arrivato.

RICCARDO MEGGIORINI – Inter, Spezia, Pavia, Cittadella, Bari, Bologna, Genoa, Novara e Torino. Riccardo Meggiorini ha fatto tappa in tutta Italia alla ricerca della squadra che facesse al caso suo, senza mai trovare fissa dimora. La stabilità non fa al caso suo, il 28enne nativo di Isola della Scala è un nomade del calcio. Cresciuto nella piccola squadra di Tarmassia, a 12 anni entra nel vivaio del Verona, dove rimane per due stagioni. Nel 2003 arriva la chiamata della svolta, tinta di nerazzurro: dall'altra parte della cornetta c'è l'Inter dell'allora tecnico Roberto Mancini. Che il 14 novembre del 2004 lo fa esordire in Serie A, nel match con il Cagliari conclusosi 3 a 3. Sarà questa l'unica presenza all'ombra della Madonnina, prima di essere ceduto in prestito allo Spezia. Stagione 2005/2006, altro giro, altro prestito, questa volta al Pavia. Cinque casacche ancora, poi ecco la maglia granata del Torino, sposata il 16 gennaio del 2012. Ottanta sono sin qui i gettoni collezionati da Meggiorini con il club di Urbano Cairo, solo sette le reti siglate. La prolificità sotto porta è stata sempre il tallone d'Achille di Riccardo. Non è mai troppo tardi per invertire la rotta.