IL DUELLO – Parolo vs Khedira, tabù e speranze: 56 giorni dopo Italia-Germania

27.08.2016 12:00 di Federico Erdi Twitter:    vedi letture
Fonte: Federico Erdi - Lalaziosiamonoi.it
IL DUELLO – Parolo vs Khedira, tabù e speranze: 56 giorni dopo Italia-Germania
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© foto di Federico Gaetano

“Oggi abbiamo dato l’anima, purtroppo non è bastato, siamo usciti alla lotteria dei rigori. C’è tanta delusione adesso, ma lascerà il posto all’orgoglio”. Parole di rammarico quelle di Marco Parolo. Risalgono al 2 luglio 2016: l’Italia di Conte cedeva il passo alla Germania, abbandonando definitivamente gli Europei in Francia. Sperava in un finale diverso il centrocampista biancoceleste. È stato l’uomo in più degli Azzurri: chilometri su chilometri, in una lunga corsa che si è interrotta su un muro tedesco. Giorno di delusioni per Parolo, giorno di amarezze per Sami Khedira: la sua Germania trionfa ai rigori, ma i suoi quarti di finale durano solo 16 minuti. Un problema agli adduttori della coscia destra lo costringe a lasciare in anticipo la gara, contro la Francia in semifinale non scenderà in campo: il suo Europeo di fatto finisce a Bordeaux contro l’Italia. Quest’oggi si rincontreranno sul prato verde dell’Olimpico, 56 giorni dopo: Parolo alla ricerca di una vittoria che in casa biancoceleste contro la Juventus manca da troppo; Khedira per dare continuità alle sue presenze nella mediana bianconera, sperando che siano finiti i problemi fisici.

MARCO PAROLO – Se la Lazio non batte la Juve in campionato dal 2003, Marco Parolo non l’ha mai battuta. Sono 12 le gare contro la Vecchia Signora, 2 pareggi e 10 sconfitte. Altro che bestia nera, bestia bianconera. Un assist e un gol contro i torinesi, quello decisivo del pareggio: all’80’ minuto di un Cesena-Juventus del marzo 2011 finito 2 a 2. L’ultima segnatura con la Lazio risale al derby perso 4-1 ad aprile. È ora di tornare a volare sia per Parolo che per la Lazio, la sfida di oggi pomeriggio può essere una rampa di lancio: ci sono dei tabù da sfatare per riandare in alto.

SAMI KHEDIRA – Nella Juventus ‘galactica’ per lui c’è sempre posto. Dinamismo, tecnica individuale e capacità uniche di inserimento: se fosse per Allegri, Sami Khedira sarebbe in campo in ogni partita. Il tedesco di origini turche, però, spesso deve fare i conti con gli infortuni. Lo scorso anno ha giocato solo 20 partite, meno della metà di quelle disputate dalla Juve. Una settimana fa contro la Fiorentina è sembrato in buona forma e per la Lazio non è una buona notizia. Contro i biancocelesti una sola presenza: vittoria per 3-0 allo Stadium, con l’assist a Sturaro come ciliegina sulla torta. Sarà la prima volta all’Olimpico per il centrocampista bianconero e dalle parti di Formello non posso che sperare in un epilogo differente.