IL PRECEDENTE - L'ultimo successo all'Olimpico: ci pensano Fiore e Corradi a stendere la Juventus

03.03.2018 09:15 di Alessandro Menghi Twitter:    vedi letture
Fonte: Alessandro Menghi - Lalaziosiamonoi.it
IL PRECEDENTE - L'ultimo successo all'Olimpico: ci pensano Fiore e Corradi a stendere la Juventus

Menomale che c'è la Juventus, ha chiarito in conferenza stampa Simone Inzaghi. In effetti le fatiche accumulate nella gara contro il Milan possono essere superate dagli stimoli che una partita del genere può suscitare. Lazio-Juventus arriva al momento giusto, i biancoblu proveranno a sfatare un tabù che li vede sconfitti all’Olimpico dal 2004. L’ultimo successo dei capitolini è firmato Fiore-Corradi, in una notte dove i problemi societari vengono scacciati da una grande prestazione di squadra. 

GEMELLI DEL GOL - Esattamente è il 6 dicembre 2003, si gioca la 12esima giornata di Serie A. La Lazio di Mancini, attraversata dalle voci di un possibile fallimento societario, schiera in campo il trio d’attacco Muzzi-Corradi-Lopez, con Fiore a centrocampo insieme a Giannichedda ed Albertini. Dall’altra parte Lippi si affida a Del Piero e Trezeguet con l’ex Nedved e Camoranesi sulle fasce. I biancocelesti partono meglio e tengono i ritmi alti sin dall’inizio. Al 21’ sono già avanti: il cross di Stefano Fiore, abile a girarsi nello stretto vicino alla bandierina del calcio d’angolo, è preciso per la testa di Corradi. L’attaccante, con una torsione complessa, anticipa Legrottaglie e spedisce il pallone sul palo lungo beffando Buffon. L’1-0 della Lazio sveglia la Juventus che prima con Del Piero e poi con Nedved testa i riflessi di Peruzzi, attento in entrambe le circostanze. Risponde la Lazio: ancora Corradi sfugge alla marcatura di Legrottaglie e da pochi passi di testa mette fuori.

La punizione calciata da Mihajilovic e ben parata da Buffon anticipa il raddoppio. Il lungo lancio di Negro pesca Corradi che restituisce il favore a Fiore: il 14 laziale batte Buffon con un destro secco e firma il 2-0 prima della fine del primo tempo. La ripresa si apre con una rivoluzione in casa Juve. Lippi manda dentro Ferrara, Maresca e Di Vaio. Fuori Montero, Camoranesi e Trezeguet. La squadra di Mancini però si difende compatta, soffrendo e respingendo gli attacchi juventini. I più pericolosi sono Di Vaio e Nedved, i due ex ci provano ma o per loro imprecisione o per bravura della difesa romana non riescono ad accorciare le distanze. La Lazio finisce in affanno e coi crampi ma riesce a portare a casa i tre punti per la gioia del popolo biancoceleste.