IL PRECEDENTE - Torino, l'altro Pulici e lo Scudetto in mezzo al diluvio

23.10.2016 10:00 di  Francesco Bizzarri  Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
IL PRECEDENTE - Torino, l'altro Pulici e lo Scudetto in mezzo al diluvio

Amici per una volta nemici. Simone Inzaghi e Sinisa Mihajlovic si sfidano da allenatori. Lontano il passato in cui condividevano la stessa maglia. Ora uno è alla Lazio, l’altro al Torino, ed entrambi sono a caccia di punti. Per vincere servirà quel qualcosa in più per lanciarsi davvero nelle zone alte della classifica. I biancocelesti vogliono la vittoria, ma si sa, i granata sono da sempre avversari ostici.

MENO TRE ALLO SCUDETTO - Domenica 5 maggio 1974, la Lazio di Maestrelli è alla terzultima partita prima dello Scudetto. A Torino c’è una squadra bella e frizzante allenata da Fabbri. E il Comunale è una bolgia: quasi 50mila spettatori si gustano una delle ultime sfide prima della chiusura della stagione. Fa caldissimo, pure troppo. E c’è un Pulici scatenato. No, non il Felice portiere biancoceleste, ma Paolo. Puliciclone, come amava chiamarlo Gianni Brera, è un attaccante che mette paura. Con 172 gol totali con la maglia del Toro è il primo marcatore della storia del club. E al 13’ punisce subito la Lazio con una mezza rovesciata su un bel cross di Sala. La squadra allenata da Maestrelli non ci sta: alla mezz’ora bella pennellata di Re Cecconi, arriva Chinaglia di testa e fa l’1-1. Ma sul finire del primo tempo c’è ancora Pulici a fare il 2-1, un risultato che resiste fino alla fine nonostante i continui assalti dei laziali. Già, Puliclone segna una doppietta. Ma il ciclone arriva davvero: all’inizio della ripresa un furioso temporale riduce il campo in un grande stagno. La gente fugge pure dagli spalti, in campo c’è la pallanuoto. Pazienza per la sconfitta, la Juventus seconda in classifica perde a Roma con i giallorossi. I punti di vantaggio sono sempre 3 a due giornate dal termine. Sappiamo tutti come sia andata a finire.
Prima dell’inizio del match è stato osservato un minuto di silenzio per l’anniversario dei caduti di Superga. Poi al triplice fischio, nell’acquitrino, premiati Graziani per il Torino e D’Amico per la Lazio. A loro il riconoscimento come migliori giovani della stagione ’73-’74. Quella magica per la banda Maestrelli.

Gli uragani fanno un sacco di rumore; fanno un sacco di danni; inoltre l'uomonon ha ancora trovato il modo di controllarli. Non c'è da meravigliarsi che diano loro nomi di donne. Robert Orben.

Il consiglio musicale: “Evoluzione” - Linea 77 (Album: Available for Propanga, 2005. Earache).