IL PRECEDENTE - Tris a Udine in un giorno beato: ma per lo Scudetto serve il miracolo...

Sotto il fumo delle critiche c’è anche tanto arrosto, tanta sostanza. Simone Inzaghi in conferenza non ci sta ad ascoltare sempre certi discorsi. Spiega che la Lazio è una squadra, ha vita, vuole sempre i tre punti. A Udine allora, ecco un altro esame importante. Vincere e salire a quota 13 vorrebbe dire molto: per l’Europa quest’anno c’è anche la Lazio in pole. Alla Dacia Arena però, bisogna convincere anche gli scettici.

TRIS AL SAPORE DI SCUDETTO - 2 maggio 1999, la Lazio di Eriksson se la batte con il Milan per lo Scudetto. Guarda casa, la formazione di Guidolin arriva proprio dalla sconfitta contro i rossoneri nel turno precedente. La formazione è al top con la difesa titolare composta da Negro, Nesta, Mihajilovic e Pancaro e davanti la coppia d’attacco Mancini-Vieri. A Roma intanto, tutti i riflettori sono su San Pietro. Giovanni Paolo II proclama beato Padre Pio, il frate di Pietralcina, davanti a migliaia di devoti. Il processo di canonizzazione in realtà è iniziato nel 1982. È il Papa in prima persona ad accelerare poi il rito: il 16 maggio del 2002 infine, viene proclamato Santo. I miracoli con il calcio c’entrano eccome. E anche i peccati, come quello di Bertotto al 30’, che stende Mancini e regala così il rigore. Mihalovic mica sbaglia dagli undici metri, rompendo gli schemi ii un match tutto sommato equilibrato. Nella ripresa segna Vieri, dopo 10’ Mancini. 3-0 quando manca mezz’ora alla fine della partita. L’Udinese ci prova con Poggi, Amoroso non ne azzecca una, Jorgensen sulla fascia è limitato soprattutto a contenere. Poi la squadra di Guidolin molla definitivamente, la Lazio si mette in poltrona aspettando il 90’. Il Milan però davanti vince ancora, lo Scudetto sta per sfumare. Bisogna aspettare l’anno dopo…

 

Non arrenderti. Rischieresti di farlo un’ora prima del miracolo. Proverbio arabo.

Il consiglio musicale: “A cosa ci serve” - Fast Animals And Slow Kids (Album: Hybris, 2013. Woodworm).