L'ANGOLO TATTICO di Lazio-Napoli - Un match british dai due volti

Pubblicato il 5/03 ore 11:45
06.03.2015 07:15 di Stefano Fiori Twitter:    vedi letture
Fonte: Stefano Fiori - Lalaziosiamonoi.it
L'ANGOLO TATTICO di Lazio-Napoli - Un match british dai due volti
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© foto di Federico Gaetano

"Sembrava una partita di Premier League!". Se a lanciare il paragone è Rafa Benitez - uno che il campionato di Sua Maestà lo conosce, eccome - non si può che essere concordi. Intensità a livelli d'allerta, pressing costante e pioggia, tanta pioggia. Che, in qualità di autentico tocco british, è essenziale come i coriandoli a Carnevale. Il match dell'Olimpico, però, sarebbe potuto essere ancor più Premier style. O meglio, lo sarebbe stato se si fosse trattato di gara secca. Nell'economia dell'andata e ritorno, era inevitabile che le squadre non si affrontassero entrambe a viso aperto, già a partire dal primo tempo. Perché, va detto, il Napoli nei primi 45 minuti ha pensato più che altro a non prenderle. Il fatto di aver subito una rete, in fin dei conti, ai partenopei è andato di lusso. Strategia incontestabile, quella di Don Raffaè: incassare l'iniziale approccio arrembante della Lazio, che da padrona di casa doveva per forza tentare la via del gol, per poi passare alla controffensiva nella ripresa. Con i biancocelesti inevitabilmente calati di ritmo (ma non di volontà), i partenopei si sono affacciati con più frequenza nei pressi dell'area avversaria. Tanto che le statistiche finali sono in equilibrio sostanziale: 15 tiri totali a testa; una percentuale d'attacco alla porta di 46,9 contro 43,7 (a favore dei capitolini); percentuale di pericolosità di 58,3 vs 52,6 per gli ospiti; Lazio che ha mantenuto la supremazia territoriale per un minuto in più rispetto ai dirimpettai. Il pareggio ne emerge come risultato legittimo di una sfida tirata e sempre in bilico. Altrettanto legittimo, però, è il rammarico di Pioli: nella prima frazione, le occasioni per trovare il raddoppio non sono state sfruttate a dovere. Spumeggiante, aggressiva, la Lazio del primo tempo ha dimostrato di poter mettere la rivale non solo di coppa, ma anche nella lotta per la Champions. Magari sarebbe bastato evitare l'ingenuità difensiva - in occasione della rete di Gabbiadini - per presentarsi al San Paolo da favoriti. Ma questa Lazio - la Lazio di Pioli, di Felipe Anderson e Klose, di Candreva e Cataldi, di Basta, Parolo e De Vrij - ha tutto per giocarsela, fino alla fine, anche nel caldissimo match di ritorno.