L'importanza di una rosa lunga: quante alternative di lusso per Pioli

17.09.2014 07:55 di Antoniomaria Pietoso Twitter:    vedi letture
Fonte: Antoniomaria Pietoso - Lalaziosiamonoi.it
L'importanza di una rosa lunga: quante alternative di lusso per Pioli
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© foto di Federico Gaetano

Quando il primo settembre si è chiusa la sessione estiva del calciomercato, tanti sostenitori della Lazio hanno storto la bocca.  Non tanto per gli acquisti, numerosi e di livello, quanto per le poche cessioni effettuate. Una rosa formato XXL in una stagione in cui la squadra capitolina non è chiamata a giocare le coppe europee, è un bega non da poco per Pioli. Sono ventinove, infatti, i giocatori (senza contare i Primavera) a disposizione del tecnico parmense, chiamato ogni domenica a fare delle scelte difficili e ad escludere qualcuno. Finora, però, l'abbondanza della rosa è stata l'arma in più della sua Lazio. Come riportano l'edizioni odierne de Il Corriere dello Sport, La Repubblica e il Messaggero, la panchina biancoceleste è lunga, folta, ma soprattutto ricca di qualità. Basti pensare che domenica scorsa, vicino al mister, erano seduti Mauri, Ledesma, Onazi, Konko e un certo Miroslav Klose, non proprio gli ultimi arrivati. Senza dimenticare gli infortunati Radu, Ederson, Marchetti e Gonzalez che avrebbero reso la panchina ancora più importante. Più che rincalzi sono dei titolari aggiunti, Pioli ha a disposizione alternative di valore per ogni ruolo. Un dettaglio che può fare la differenza nell’arco di una stagione e che costringe chi parte dall'inizio a dare sempre il massimo. Un'abbondanza che mancava a Reja e Petkovic che dopo partenze brillanti, hanno rallentato a causa dei tanti infortuni e del numero ridotto di calciatori in organico. Pioli nelle prime due giornate ha schierato ben 16 pedine differenti, dimostrando che i giocatori subentranti possono essere decisivi. Felipe Anderson ha mostrato progressi notevoli nei due spezzoni di match che gli sono stati concessi, mentre Mauri è sempre una risorsa preziosa. Il capitano biancoceleste è il dodicesimo uomo, un titolare aggiunto per la squadra. A 34 anni è integro fisicamente e garantisce sempre gol, assist, ma soprattutto tantissima qualità. Una risorsa in più che in questi anni ha sempre finito per conquistare ogni allenatore che ha avuto: Pioli è solo l'ultimo di una lunga serie. Con lui e gli altri panchinari doc la Lazio può sognare in grande.