Lazio, caccia al terzo scudetto. Ma è quello della stagione 1914/15

Pubblicato il 29/05 ore 20:30
30.05.2015 07:25 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Marco Ercole - repubblica.it
Lazio, caccia al terzo scudetto. Ma è quello della stagione 1914/15
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© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com

ROMA "L'obiettivo è portare la Lazio a lottare per lo scudetto nel giro di tre anni", aveva detto qualche mese fa il direttore sportivo Igli Tare. Questi i pensieri nati dalla programmazione che sta attuando la società nelle ultime stagioni e che hanno portato la squadra di Pioli già in questo campionato a competere - a prescindere dal risultato di Napoli  - per un posto in Champions League. Eppure c'è la possibilità (remota, ma c'è) che questa "lotta per lo scudetto" possa essere anticipata e giocata non sui campi di calcio di serie A, ma nelle sale della Figc.

IL CASO DELLO SCUDETTO DEL 1914/1915 - La possibilità in questione riguarda il campionato di calcio della stagione 1914/1915. Un torneo che venne sospeso (e mai più ripreso) a una giornata dal termine dei due gironi (all'epoca esisteva un girone settentrionale e uno del centro-sud, le cui vincitrici si scontravano in uno spareggio per la conquista dello scudetto) a causa dell'entrata in guerra dell'Italia. Al momento della sospensione, il Genoa era in testa nel gruppo settentrionale (composto da 4 squadre, arrivate lì dopo aver superato i gironi eliminatori precedenti) con 7 punti, 2 di vantaggio sulle seconde in classifica Torino e Inter. Nell'ultima giornata in programma, i rossoblù avrebbero dovuto affrontare proprio il Torino in Liguria, mentre nei programmi dell'Inter c'era il derby con il Milan fanalino di coda con soli 3 punti. Significa che - considerati i due punti a vittoria - sia il Torino che l'Inter, in teoria, avrebbero potuto raggiungere il Genoa in testa alla classifica (il ché avrebbe dato vita a degli spareggi). Situazione simile per quel che riguarda l'altro girone, quello centro-meridionale: la Lazio era in testa alla classifica con 8 punti, 2 di vantaggio sulla Roman (antenata della Roma, che ancora non esisteva) e sul Pisa. Nell'ultimo turno, le due inseguitrici si sarebbero dovute incrociare, mentre i biancocelesti avrebbero dovuto affrontare l'agevole partita con il Lucca ultimo a zero punti.

L'ASSEGNAZIONE D'UFFICIO AL GENOA E L'IDEA DI LOTITO - Almeno sulla carta, insomma, la Lazio (già finalista nei due anni precedenti, sconfitta prima dalla Pro Vercelli e poi dal Casale) aveva qualche chance in più di conquistare un posto nella finale scudetto, nonostante dovesse giocare anche un’altra partita, la semifinale contro una delle due squadre del meridione (non un girone vero e proprio, ma uno spareggio a due) Naples e Internazionale Napoli. Quest’ultima, che nella partita di andata aveva vinto 3-0 sul Naples, l’anno precedente era stata liquidata dalla Lazio - sempre nella “semifinale” del centro-sud - con due vittorie per 1-0 e 8-2. Quando però, al termine della prima guerra mondiale, il Consiglio Federale si riunì per organizzare il nuovo campionato di calcio,la Figc decise di assegnare d’ufficio al Genoa il suo settimo titolo di campione d’Italia, considerata l’impossibilità di disputare la finale scudetto (la maggior parte dei giocatori avevano perso la vita nel conflitto mondiale) e ritenendo valida la classifica provvisoria del girone settentrionale prima della sospensione della guerra, senza tenere minimamente in considerazione che anche la Lazio era arrivata prima nel girone centrale. Il motivo è da ricondurre al divario che esisteva all’epoca tra le squadre del nord e quelle del centro-sud, che negli anni precedenti non erano mai riuscite nell’impresa di vincere lo scudetto, per cui la vittoria della squadra settentrionale era considerata pressoché una formalità. Ciò non toglie però che l’assegnazione di quello scudetto sia quantomeno difettosa, in quanto venne completamente ignorata la posizione della Lazio solo basandosi sull’andamento dei campionati passati. Proprio su questo punto si fonda la possibilità del club biancoceleste di inoltrare una richiesta formale alla Figc per rivedere la decisione. Un’idea che - assicurano le persone che gli stanno vicino - stuzzica non poco il presidente Lotito, ma che fino a questo momento non si è mai concretizzata in atti ufficiali o richieste formali in Federazione.

IL PRESIDENTE DELLA POLISPORTIVA BUCCIONI: "FAREMO UN TENTATIVO" - Ci hanno pensato alcuni tifosi (non è la prima volta che accade negli ultimi anni) a chiedere alla società di rivendicare quello scudetto e regalare al club il terzo titolo italiano (seppur insieme al Genoa) della sua storia. Dalle pagine del quotidiano regionale "Nuovo Corriere Laziale", è nata la richiesta di petizione inoltrata a società, polisportiva e chiunque abbia a cuore la vicenda. La risposta del presidente della polisportiva biancoceleste Antonio Buccioni non si è fatta attendere: "Ne abbiamo parlato anche noi  -  ha spiegato a Repubblica - attraverso il nostro sito internet (societasportivalazio. org) perché questo è un tema che ci sta molto a cuore. Sarebbe un sogno poter regalare il terzo scudetto alla Lazio, ne sarei davvero felice. Abbiamo già un fascicolo aperto al riguardo e valutiamo quali iniziative formali mettere in atto per tentare di rivedere la decisione, che a nostro modo di vedere è quantomeno monca. Sarebbe giusto che alla Lazio venisse assegnato almeno il titolo di campione del centro-sud, perché vista la situazione in classifica della squadra al momento della sospensione del torneo, la terza finale scudetto consecutiva era molto probabile. A quel punto, se venisse accolta questa richiesta, potremmo puntare ancora più in alto, ossia all'assegnazione dello scudetto condiviso con il Genoa. Se lo hanno attribuito unilateralmente ai rossoblù, a logica dovranno fare lo stesso anche con la Lazio. Con questo non mi posso illudere su quali possano essere gli esiti di una lettera a Tavecchio, ma certamente vogliamo rompere un po' le scatole. Se c'è l'idea di muoversi anche da parte di Lotito? Sinceramente non lo so, ma chiaramente dovrebbe essere una competenza della Lazio calcio".