LE PAGELLE - Hoedt in versione de Vrij, attacco non pervenuto

Pubblicato il 6/02 alle ore 22:37
07.02.2016 06:52 di Andrea Centogambe Twitter:    vedi letture
Fonte: Andrea Centogambe - Lalaziosiamonoi.it
LE PAGELLE - Hoedt in versione de Vrij, attacco non pervenuto
© foto di Federico De Luca

Marchetti 6.5: Salvato da Hoedt sul sinistro di Cerci, si esalta sul colpo di testa ravvicinato di Munoz. Tachtsidis prova a superarlo con la punta del piede, lui non ci pensa due volte ed esce a valanga salvando i suoi. 

Basta 5: Se non regala agli avversari un'occasione a partita non è contento, il Genoa non fa eccezione. Non ha mai convinto da quando è rientrato dall'infortunio. Rimane negli spogliatoi dopo 45' per un problema muscolare.

Dal 46' Patric 5.5: Solo grazie a Twitter si avevano tracce della sua esistenza, col Genoa ha l'occasione di farsi vedere anche in campo. Combina poco, pochissimo. 

Mauricio 6.5: Gioca sempre al limite, l'irruenza è la solita, ma stavolta non sbaglia nulla. Stravince il duello rusticano con Pavoletti. 

Hoedt 7: Decisivo in chiusura su Cerci, dominante sulle palle alte, impeccabile negli anticipi. In assoluto la sua miglior prestazione da quando veste la maglia della Lazio. 

Konko 6: Il sinistro è il suo piede debole, per usare un eufemismo. Spinge con continuità ma rientra sempre sul destro per paura di sbagliare. Salva sulla linea il tiro di Cerci smorzato da Hoedt.

Milinkovic 5.5: Partita anonima, sottotono, senza spunti degni di nota. Finisce col turbante per la testata rimediata da Munoz, sarà l'unica testimonianza della sua presenza a Marassi. 

Cataldi 6: Acquista fiducia partita dopo partita, non ha più paura di prendersi responsabilità. Pericolosissimo nel primo tempo, Perin gli nega la gioia del secondo gol in Serie A. Deve frenare l'irruenza, commette troppi falli evitabili.

Dal 78' Lulic: sv

Parolo 4.5: Nulla da fare, la scossa non arriva. Quella di Parolo è un'involuzione senza fine, anche il più semplice dei passaggi ha le sembianze di un'impresa. Si fa ammonire per un pestone su Cerci, era diffidato: salterà Lazio-Hellas Verona per squalifica. 

F. Anderson 5: Prestazione bipolare, si accende e si spegne a intermittenza. Dà sempre la sensazione di non credere fino in fondo nelle sue giocate, il contropiede sciupato all'ultimo secondo è l'emblema della sua partita. 

Djordjevic 4.5: Non tira, non fa sponde, non fa salire la squadra, ma soprattutto non segna in campionato da 125 giorni. Altro da aggiungere?

Mauri 5.5: Non giocava titolare in campionato dal 20 settembre, in Europa League dal 20 ottobre. Pimpante e propositivo nei primi minuti, colpisce la traversa su calcio d'angolo. Sparisce lentamente alla distanza.

Dal 65' Keita 5.5: Si piazza largo a destra, punta l'uomo e arriva sul fondo. La giocata è spesso fine a sé stessa. Toglie dai piedi di Felipe Anderson un calcio di rigore in movimento.

All. Pioli 5: Out Keita e Lulic, Pioli sorprende tutti rispolverando Mauri e puntando su Djordjevic. Le scelte sembrano dargli ragione, nella prima frazione la Lazio è padrona del campo ma il guizzo vincente non arriva mai. Per la terza partita consecutiva i biancocelesti non riescono a segnare, continuare parlare di Europa è quantomeno una chimera.