Lotito: "Non parlo di Tavecchio, ora via alla rifondazione completa". E sogna di tornare in Federazione

Pubblicato il 20/11 ore15
21.11.2017 07:12 di Francesco Bizzarri Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
Lotito: "Non parlo di Tavecchio, ora via alla rifondazione completa". E sogna di tornare in Federazione
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il calcio italiano riparte dalle dimissioni di Carlo Tavecchio. L’Italia si ritrova senza ct, senza presidente federale, senza presidente di A e senza presidente di B. L’anno zero del calcio, in attesa della ripartenza. Ieri sera, il patron della Lazio Claudio Lotito, ancora ignaro delle imminenti dimissioni del suo ex amico Tavecchio, in Costiera Amalfitana discuteva della situazione: “Io sono una persona di buon senso e non parlo delle singole persone. In questo momento entro solo nel merito del sistema calcio e della politica generale”, le parole riportate da positanonews.it. Poi ha continuato: “A breve la B deciderà la sua governance, poi toccherà alla A. Le due Leghe, è giusto ricordarlo, hanno cambiato statuto e puntano a modifiche importanti. Ancelotti nuovo ct? Non è una decisione di mia competenza perché non ho nessun ruolo ufficiale. Posso solo dire che ci vuole una rifondazione completa”. Moggi ha pure insinuato che Ventura ct fosse opera sua. Il patron ha subito smentito: “In Italia si cerca sempre un colpevole, io invece sono abituato a cercare soluzioni. Quando ci fu la scelta di Ventura, Lippi lo elogiò col direttore generale, non con me, io non sono intervenuto in nessun modo”.

ULTIMO AIUTO - Lotito è passato dall’altra parte della barricata. Non sta più con Tavecchio nonostante l’avesse portato alla presidenze della FIGC e l’avesse aiutato nella rielezione, a marzo scorso. Rapporto finito a settembre: “Sei il colera del calcio”, la frase del presidente biancoceleste verso il dirimpettaio federale. E pensare che il buon Carlo, in questi giorni di agonia tra l’opera di convincimento su Ancelotti e l’assedio del mondo calcistico che ne chiedeva le dimissioni, ha pure telefonato a Lotito per un ultimo disperato aiuto. Niente da fare.

FUTURO - Più partite su più tavoli. Il calcio azzurro ora è solo fatto di tattica politica. Il patron della Lazio guarda avanti: punta a tornare consigliere federale. Ha stretto amicizia con un vecchio nemico, Andrea Agnelli. Ora l’asse è su Roma - Torino. Il piano è sempre lo stesso: Marco Brunelli presidente di Lega. Fassone del Milan vicepresidente. Lotito e Marotta i due consiglieri federali. Un passo alla volta per rifondare il calcio italiano, sperando solo che sia la strada giusta.