Ma quale saudade, Dias (ri)vuole la Lazio! E attende la chiamata di Lotito fino a metà giugno...

16.04.2014 07:00 di Carlo Roscito Twitter:    vedi letture
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
Ma quale saudade, Dias (ri)vuole la Lazio! E attende la chiamata di Lotito fino a metà giugno...
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© foto di Federico Gaetano

Ma quale saudade, non confondetela. Quella di Dias è voglia di Lazio. Contratto in scadenza, rinnovo in bilico, cinque giornate per convincere la società a prolungare la sua permanenza in biancoceleste. Quattro se si immagina un rientro dall'infortunio al polpaccio per il 27 aprile con il Livorno. Voci che si rincorrono, volontà non volute: Dias non pensa affatto al Brasile, sta bene alla Lazio. E ci rimarrebbe senza ombra di dubbio, qualora arrivasse la chiamata da parte della società. Se ne riparlerà tra un paio di mesi, quando si tireranno le somme della stagione in corso. Quando la classifica dirà Europa o un campionato da dimenticare. Ora testa esclusivamente al rush finale, nel tentativo di rimontare il sesto posto occupato momentaneamente dal Parma. Giusto così. Dias aspetta, lo farà fino alla metà di giugno, mancheranno 15 giorni alla fine della sua avventura alla Lazio. La decisione finale verrà presa da Lotito. Il prolungamento, fosse per il brasiliano, sarebbe già nero su bianco.

RETROSCENA - Schiena e polpaccio hanno frenato la rinascita di Dias dalla partita con il Sassuolo. I problemi fisici ci sono, è ovvio, ma sono anche frutto di una rosa priva di centrali di valore e che non ha permesso al numero 3 di recuperare con i tempi giusti dagli infortuni muscolari. Ma ci sono anche gli estimatori, club che hanno bussato alla porta del difensore dal mese di gennaio in poi. La Fiorentina ci ha provato nella sessione invernale di mercato, lo ha tentato prima di virare sull'ex compagno Diakitè. A bloccare tutto ci ha pensato Reja, suo punto di riferimento nel primo mandato alla Lazio. Un cambio di panchina fondamentale per Dias, che con Petkovic alla guida era finito ingiustamente ai margini della rosa. Pochi sprazzi di partite, apparizioni in campo dovute soprattutto a situazioni di emergenza del reparto arretrato. Addirittura l'esclusione dalla lista Uefa. Un vero e proprio colpo basso per una delle colonne portanti della Lazio degli ultimi tre anni.

OFFERTE - Dias attende di conoscere il proprio futuro, si guarda intorno, è lusingato ma non si lascia distrarre. Non vede l'ora di tornare a disposizione per dimostrare di esserci ancora e a buoni livelli. Per lui sono arrivate proposte dal Brasile, in Italia Genoa, Torino e Sassuolo lo corteggiano a fari spenti. La priorità resta comunque la Lazio. Motivi di cuore e familiari: Dias si trova benissimo a Roma, si è integrato alla grande dopo i primi mesi difficili (lì sì che sarebbe voluto tornare in patria, dove era stato eletto come migliore difensore del Brasilerao), i suoi figli sono stati "adottati" dalla Capitale e il cambio di città rappresenterebbe un grande cambiamento nella sua vita. Il campionato volge al termine, il sudamericano ha a disposizione cinque partite, anzi quattro, per guadagnarsi la riconferma. Il Brasile lo chiama, i club italiani pure. Un Dias in forma può ancora far comodo a tutti. Anche alla Lazio.