Marchetti e Djordjevic rassicurano, la difesa barcolla paurosamente: la Lazio supera il Bari tra luci e ombre - FOTO

Pubblicato il 23/07 alle 19:30
24.07.2014 06:45 di  Andrea Centogambe  Twitter:    vedi letture
Fonte: Dai nostri inviati Andrea Centogambe e Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
Marchetti e Djordjevic rassicurano, la difesa barcolla paurosamente: la Lazio supera il Bari tra luci e ombre - FOTO

AURONZO DI CADORE - Marchetti rassicura, la difesa trema, Djordjevic si conferma uomo d'area di rigore. Allo Zandegiacomo la Lazio supera il Bari 3 a 2, ma è un successo tutt'altro che convincente per la truppa di Pioli. Che ringrazia l'estremo difensore Guarna per aver regalato due reti ai suoi ragazzi. Buona, invece, la prova dell'estremo difensore biancoceleste, da brividi quella della coppia Cana-Ciani. Nel primo tempo i galletti creano quattro nitide occasioni da gol sfruttando la voragine presente nella difesa laziale. Sorride amaro, Pioli, anche perché da Sappada arriva la notizia che non ti aspetti: Astori ha rinnovato con il Cagliari, la trattativa per portarlo a Roma è saltata. Dovrà aspettare ancora l'ex tecnico del Bologna per allenare i centrali della sua nuova creatura. 

PRIMO TEMPO – Il manto erboso dello Zandegiacomo riflette sotto il sole cocente di Auronzo, Marchetti non fa in tempo a gustarsi la vetta del Monte Agudo in tutto il suo splendore che è subito indaffarato. Bastano quattro minuti al Bari per presentarsi a tu per tu con il portierone di Bassano del Grappa che si oppone alla grande all'incursione della zanzara De Luca. È un'amichevole, ma nessuno sembra accorgersene. Cataldi in primis, che viene toccato duro e resta a terra dolorante per qualche secondo. I galletti cantano, le aquile sono stordite e stentano a spiccare il volo. È l'undicesimo quando Marchetti è costretto a indossare il mantello da supereroe per volare sulla conclusione di Caputo. C'è una voragine nella retroguardia biancoceleste, la coppa Cana-Ciani palesa limiti che riportano alla mente giornate nefaste per i colori laziali. Ci prova Djordjevic a caricarsi sull spalle pensieri positivi: l'ex Nantes prima fallisce una ghiotta occasione da pochi passi, poi arpiona il timido rinvio di Guarna e in girata gonfia la rete. Il match cambia pelle, sull'asse Felipe Anderson-Djordjevic-Mauri, la Lazio guadagna il rigore del 2 a 0 potenzilale. Che resta tale, perché Ledesma calcia timidamente tra le braccia del portiere e inietta fiducia nelle vene dei ragazzi di Mangia. Gol sbagliato, gol subito, Caputo ripete a memoria il celebre detto e trafigge Marchetti con un diagonale chirurgico. Si va al riposo sull'1 a 1.

SECONDO TEMPO – Nessun cambio, Pioli insiste sugli undici iniziali. Lo stesso fa Devis Mangia., che lascia in campo uno sciagurato Enrico Guarna. Il portiere pugliese bissa l'errore del primo tempo, riuscendo addirittura nell'impresa di migliorarsi. Djordjevic ringrazia, sfrutta l'errore marchiano del portiere pugliese e a porta vuota fa doppietta. La riscossa biancorossa porta la firma di Galano, solo la traversa salva Marchetti. Minuto 60 da bollino rosso: Radu subisce fallo da Sabelli, lo rincorre e senza pensarci troppo lo stende con un gancio sinistro. Inspiegabile, inaccettabile, inammissibile. Sia il gesto del romeno, sia il comportamento del signor Merchiori, che non prende alcun tipo di provvedimento. Ci pensa Pioli a togliere dal campo il nervosismo del numero 26: al 66' la Lazio cambia volto e si schiera con Braafheid, Novaretti, Filippini, Konko, Vinìcius, Elez, Antic, Pereirinha, Tounkara e Oikonomidis; il solo Marchetti resta sul terreno di gioco. I ritmi calano, la Lazio 2.0 arretra e subisce l'iniziativa barese. Anche Mangia svuota la panchina, la sua scelta frutta il pareggio al minuto 83. La punizione di Albadoro è una pennellata, la sfera scavalca la barriera e si insacca alle spalle dell'incolpevole Marchetti. Al termine del secondo tempo, tra Lazio e Bari, è ancora parità.

TERZO TEMPO – Non c'è spazio per le strette di mano e per i boccali di birra, nel terzo tempo odierno si gioca ancora. A dirla tutti, si dovrebbe giocare, ma i ventidue in campo sembrano non averne più. Pioli decide così di dare spazio anche a Minala e Cavanda, subentrati al posto di Oikonomidis ed Antic. Cambio anche tra i pali, con Strakosha che eredita i guantoni di Marchetti. Mentre il sole si nasconde dietro i monti e una leggera brezza comincia a soffiare sullo Zandegiacomo, ci pensa Tounkara a riscaldare tutti: ancora una disattenzione difensiva, ne approfitta l'avanti classe '96, che beffa il portiere avversario e firma il sorpasso. Definitivo. Al triplice fischio è 3 a 2 per i 'padroni di casa'.