OCCHIO AL MERCATO - Speciale Ligue1, quanta abbondanza. Tra sogni fuori portata, profili monitorati ed affari plausibili

Pubblicato alle ore 13.05
17.04.2014 15:15 di  Matteo Botti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Matteo Botti / Lalaziosiamonoi.it
OCCHIO AL MERCATO - Speciale Ligue1, quanta abbondanza. Tra sogni fuori portata, profili monitorati ed affari plausibili

Si avvicina la Pasqua, ancor prima il quint’ultimo turno di campionato. Né per la lotta al vertice, né per la permanenza nella massima serie è arrivato alcun verdetto ufficiale, sebbene alcune situazioni appaiono più che definite. La stagione, dunque, è nel suo momento più vivo, più caldo. Non per questo il mercato dorme, anzi. Le società, quelle caratterizzate da gestioni oculate e programmatiche, siedono a tavolino, desiderose di disegnare un futuro roseo. Indiscrezioni, sondaggi, rumours, perché no boutade, corrono e si rincorrono via etere. La caccia al miglior affare, quello più prelibato per qualità-prezzo, è partita. La redazione de Lalaziosiamonoi.it questa settimana ha focalizzato la propria attenzione sul panorama d’Oltralpe. Tanta carne al fuoco, per quanto concerne il mercato dei calciatori in scadenza di contratto. Uno di loro, la Lazio se lo è assicurato con largo anticipo: Filip Djordjevic, capitano e bomber del Nantes. Tanti i suoi 'fratelli', desiderosi di lasciare una Ligue 1 sempre più dominata dal PSG e misurarsi con il calcio più ostico del mondo.

DIFESA – Dubbi, pochi. Sarà Etrit Berisha il prossimo numero 1 della Lazio. I gradi di titolare, a dir la verità, se li è già guadagnati a suon di prestazioni quest’anno. Il futuro di Marchetti appare lontano dalla Capitale. Per questo la Lazio in estate dovrà cautelarsi, andando a pescare un estremo difensore affidabile, da affiancare alla coppia albanese Berisha-Strakosha. Titolare nell’Ajaccio e nel Messico, Guillermo Ochoa lascerà il club corso al termine della stagione. Nonostante la retrocessione già certificata del club allenato ad inizio anno da Fabrizio Ravanelli, il quasi 29enne di Guadalajara ha disputato una stagione solida, mettendosi in mostra in più di un’occasione. Con la rappresentativa del centroamerica (56 gettoni accumulati dal 2006 ad oggi) ha vinto 2 Gold Cup. Il Milan ed il Liverpool hanno messo gli occhi addosso all’ex Club América, ma proprio le parole recenti del diretto interessato privilegiano l’opzione Marsiglia: “Ogni volta che vedo la Champions League sogno di giocare un giorno quelle partite. La mia priorità al momento è rimanere in Francia, cosa di cui si sta occupando il mio agente. Andrei volentieri all'OM, è una grande squadra che ha grandi ambizioni. Mi piace molto giocare qui a calcio, amo molto questo Paese". Altro profilo che cambierà maglia tra un mese e mezzo risponde al nome di Rémy Riou, 29 partite in stagione  a guardia dei pali del Nantes. La Francia nel passato del classe ’87, nato e cresciuto nelle giovanili dell’Olympique Lione, nel futuro chissà. Dopo le stagioni da vice nell’Auxerre e nel Tolosa, la ribalta con la maglia dei canarini della Loira Atlantica, in cui Riou è riuscito a mettere in mostra tutte le sue potenzialità.
Non sarà al Milan il futuro di Alex, 31enne difensore brasiliano in scadenza col Paris Saint-Germain che nelle scorse settimane è stato ad un passo dal trasferimento a parametro zero in rossonero. Non sarà al Milan, ma neanche alla Lazio: troppi i quasi 4 milioni di euro d’ingaggio che il roccioso centrale difensivo brasiliano percepisce a Parigi. Il Manchester United pare aver messo le mani su di lui, dati i prossimi adii di Vidic e Rio Ferdinand, ma non è da escludere una permanenza sotto la Torre Eiffel. Nomi che si concilierebbero con i parametri tecnici ed economici biancocelesti sono quelli di Nemanja Pejčinović e Grégory Bourillon. Il primo, nato a Kragujevac il 4 ottobre dell’87, milita tra le fila del Nizza dal gennaio del 2010 e a dir la verità pare già sul taccuino di Igli Tare. Un infortunio all’inguine lo ha limitato nell’ultimo periodo, ciononostante il serbo (1 sola presenza in nazionale all’attivo) ha collezionato 13 caps in Ligue1 nel corso della stagione attuale. Lo scorso anno fu uno dei pilastri fondamentali dei Les Aiglons rossoneri che raggiunse il piazzamento valido per l’Europa League. Aggressivo, ottimo nel tackle, in marcatura e soprattutto nel gioco aereo, il centrale di difesa risulta nel mirino di compagini come Saint Etienne e Sampdoria, ma il club della Costa Azzurra ancora non si è arresa all’idea di perderlo a fine stagione. Per lui garantisce Sinisa Mihajlovic. Bourillon compirà 30 anni al principio del mese di luglio. A Lorient dal febbraio del 2010, il difensore centrale di Laval lascerà senza dubbio lo Stade du Moustoir in estate. Per rinforzare il reparto arretrato con la sua esperienza lo cercano Guingamp e Valenciennes. In Bretagna si sono rassegnati all’idea di perderlo, la Lazio potrebbe pensare a lui solo come un rincalzo, non certo come un titolare su cui imperniare la cerniera arretrata.
Si è ripreso un posto tra gli 11 titolari venerdì, in occasione del match perso contro la sua ex squadra, l’Olympique Marsiglia. Mancava da tanto dai campi di gioco, un tremendo infortunio all’anca patito il 17 novembre del 2012 sul campo del Valenciennes lo ha tenuto lontano per troppo tempo dal calcio giocato. Garry Bocaly, terzino destro del Montpellier, vuole ora recuperare tutto il tempo perduto. Un campionato, quello del 2011-2012, vinto inaspettatamente con la maglia blu-arancio della compagine dell'Hérault. L’assaggio di Champions League nella stagione successiva, poi lo stop forzato. Bocaly compirà dopodomani 26 anni, tutta la carriera davanti, una scommessa su cui puntare ad occhi chiusi. Ha fatto tutta la trafila nelle nazionali giovanili transalpine, la sua rapidità e facilità di corsa abbinata ad una buona fase difensiva potrebbe tornare utile a chi cerca un terzino di sicuro rendimento. Certo, le sue parole di una decina di giorni fa poco faranno piacere ai tifosi laziali: “Il mio futuro? Vivo giorno per giorno. Prima dell’infortunio ho avuto un’ottima carriera, ho sognato di giocare in grandi campionati, il mio club preferito sarebbe stato la Roma. Ma oggi la mia unica ambizione è quella di ricominciare, trovare continuità. Un prolungamento del contratto con Montpellier? No, non credo ci sarà”.
Fascia opposta, piede mancino, Arthur Masuaku nasce a Lille ma cresce e si afferma nel Valenciennes. Ha esordito quest’anno in Ligue1 alla prima giornata di campionato, superata la fase d’ambientamento e lo scotto con la nuova categoria, da fine novembre ad oggi non è mai uscito dallo scacchiere titolare di mister Ariel Jacobs. La squadra della regione Nord-Passo di Calais, naviga nei bassifondi della graduatoria e difficilmente riuscirà ad evitare lo spettro della Ligue2. Ma questo esterno basso poco più che ventenne di origini congolesi è finito sui taccuini degli scout più sensibili per la sua straripante fisicità, dimostrando grandi capacità da laterale basso o alto ed all’occorrenza da difensore centrale. La Juventus - non una formazione a caso - lo segue, sebbene dovrà fare i conti tanto con il Monaco, quanto con il Marsiglia. E la Lazio?

CENTROCAMPO - Forze nuove in mediana, reparto in cui la Lazio – almeno ad occhio – sembra abbastanza coperta. Un club che vuole ambire al salto di qualità, o perlomeno a migliorarsi, non può prescindere dall’inserire tasselli di valore anche laddove non c’è emergenza. L’operato della Roma è sintomatico: su un impianto già buono, Sabatini ed i suoi uomini di fiducia cercheranno in estate di impiantare altri potenziali titolari. Nella massima serie francese – dovendo monitorare il settore nevralgico del campo -, i profili che volgono verso la scadenza del contratto e che hanno più mercato sono sostanzialmente due. Landry N'Guemo è il primo, centrocampista tuttofare del Bordeaux. Il 37 volte nazionale camerunense – 3 i gol messi a segno con la rappresentativa di Eto’o -, al terzo anno in Gironda, si è ripreso il posto a suon di prestazioni, dopo un’annata (la scorsa) in cui ha faticato per via degli infortuni e dell’esplosione di Sertic. Nancy, Glasgow sponda Celtic ed ancora Nancy, prima di vestire la casacca blu con V bianca dei detentori della Coppa di Francia, il classe ’85 di Yaoundé fa della compattezza e della resistenza fisica le sue caratteristiche principali. Motorino della mediana, buona anche la fase d’impostazione, N’Guemo fu oggetto dei desideri del Betis Siviglia una stagione fa e di certo la prossima non rimarrà al Jacques Chaban-Delmas: “Mi fa piacere disputare l’Europa League, è una vetrina. Sono in scadenza di contratto, devo farmi vedere".
Prospetto estremamente interessante, cresciuto nelle fila del Rennes, è il centrocampista francese di origini maliane Abdoulaye Doucouré. Nato a Meulan-en-Yvelines il 1 gennaio del 1993, ha esordito in prima squadra in Ligue1 lo scorso anno ma è in questa stagione che è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante. 15 presenze in campionato con la maglia rossonera dei bretoni di cui 8 dal 1’, 5 centri e 3 assist. Ruolino impressionante per questa mezz’ala di 182 cm nel giro dell’Under 21 allenata da Willy Sagnol. Un gol ogni 157’ e tante ottime prestazioni inanellate, vedi anche la presenza con gol in Coupe de la Ligue ed i 2 assist in 5 apparizioni in Coupe de France. Dal 21 dicembre, data del suo rientro dall’infortunio (nella stagione passata ha subito la rottura del legamento crociato), Philippe Montanier tecnico del Rennes non ha più rinunciato al suo strapotere fisico in mezzo al campo. La dirigenza dei prossimi finalisti di Coupe de France stanno provando in tutti i modi di giungere ad un accordo per il prolungamento del contratto, ma sarà difficile tener lontane le sirene di club blasonati.
Esterni offensivi, rapidi ed imprevedibili, bravi nell’uno contro uno e nel creare la superiorità numerica. Ma quanta fatica sotto porta! Yann Jouffré, Benjamin André, Floyd Ayité, Mathieu Dossevi, Nicolas Maurice Belay. Tutti andranno in scadenza nel prossimo mese di giugno, dopo tanta Ligue1 per loro nella prossima stagione si potrebbero aprire le porte di una nuova esperienza, all’estero magari. Il più ‘anziano’ dei 5, Jouffré, è in uscita dal Lorient dopo 6 anni e mezzo di militanza. L’ala destra classe ’84 viene da 3 ottime stagioni, in cui ha collezionato 13 reti e la bellezza di 21 assist, frutto delle sue discese sull’out di competenza. Di un anno più giovane, Maurice Belay fa della vivacità e dell’accelerazione le sue armi preponderanti. Ala sinistra dotata di buon fisico, pecca nel fondamentale della precisione. Potrebbe rinnovare l’accordo che già lo lega con il Bordeaux, club nel quale è giunto 3 anni or sono dal Sochaux. Entrambi classe ’88, entrambi togolesi di origine anche se nati nella patria dell’Illuminismo, Dossevi è un’ala destra che gioca nel Valenciennes, mentre Ayitè, in forza allo Stade Reims, preferisce la corsia mancina, data la sua naturale predisposizione a toccare la sfera con il piede sinistro. Sirene spagnole (Elche e Getafe) ma anche italiane (Sassuolo ed Atalanta) hanno risuonato in gennaio per Dossevi. Nazionale togolese, 13 gettoni ed una rete all’attivo, Floyd Ayité sta disputando un’ottima stagione nelle Ardenne che gli sta valendo l’interesse di club esteri e del Chievo Verona in Italia. Il più giovane della comitiva è Benjamin André, centrocampista di fascia che si sta mettendo in luce nell’Ajaccio, nonostante la difficile situazione del club. Ventiquattro anni ad agosto, qualche settimana prima lascerà la Corsica per altri lidi. Le 4 realizzazioni ed i 5 assist vincenti in 32 match sono un discreto biglietto da visita per chi cerca un esterno di sicuro rendimento.

ATTACCO - Bomber di razza, centravanti dalla stazza fisica impressionante e dall’ottima levatura tecnica. Gol a grappoli, profonda conoscenza dei segreti delle aree avversarie. Sogno impossibile Dimitar Berbatov. Inavvicinabile la punta di diamante della nazionale bulgara, inaccostabile il suo lauto ingaggio. Chiamato a rimpiazzare, in prestito, Falcao nel Principato monegasco, nelle casse personali del 33enne di Blagoevgrad entrano 6,3 milioni di euro all’anno. Il freddo ed elegante terminale offensivo che il 30 giugno concluderà il rapporto con il Fulham, dovrebbe ridimensionare - e di molto - le proprie pretese, prima di divenire un obiettivo concreto della Lazio di Lotito. Non è impensabile che ad agosto Berbatov si ritrovi ancora con la casacca biancorossa allo Stade Louis II.
Viaggiamo su cifre inferiori, seppur ancora fuori parametro per la società capitolina, se spostiamo il mirino sulla mastodontica prima punta del Lione, Bafétimbi Gomis. 184 centimetri di pura esplosività, esperienza internazionale a palate (tanta Champions League e 3 gol in 12 presenze con la rappresentativa transalpina) e quasi 3 milioni e mezzo di euro d’ingaggio. La sua avventura agli ordini di Rémi Garde è appesa ad un filo. Nonostante una marea di offerte dalla Francia e non, l’attaccante si è detto ancora possibilista circa una sua permanenza allo Stade de Gerland: "Non ho mai chiuso la porta, il rinnovo resta una possibilità. Sono ben lontano dall'essere già partito, il bilancio si può trarre solo a fine stagione, quando vedrò cosa posso fare per progredire ancora”. Il Napoli lo corteggia, Wolfsburg, Besiktas e Marsiglia lo seguono. Tare non disdegnerebbe di certo affiancarlo a Djordjevic, per una coppia offensiva in grado di far saltare i bunker avversari a suon di sportellate.
Discorso doppiamente complicato per quanto concerne l’estroso e funambolico Jérémy Ménez. Punto uno, cachet dispendioso. Il talento cresciuto nella scuola Sochaux percepisce 3,3 milioni di euro e rotti a Parigi. Punto due, il passato non si dimentica. Trascorsi giallorossi, pur senza lasciare un segno tangibile. Più fumo che altro a Roma, ma il talento è quello che è e non è possibile far finta di nulla. Lo aveva praticamente preso la Juve a gennaio, ma Vucinic non ha fatto i bagagli in tempo e dunque tutto si è concluso con un nulla di fatto. La Vecchia Signora, statene certi, in estate tornerà sul 24 volte nazionale Blues, nonostante una folta schiera di pretendenti: Fiorentina, Valencia, un ritorno al Monaco, Atletico Madrid, le Aspirine di Leverkusen. Difficile inserirsi, specie se i biancocelesti dovessero prendersi un anno di pausa dalle Coppe.
Più facile, relativamente, gettarsi su profili meno pubblicizzati ma comunque di ottima fascia. Jimmy Briand ha spaventato la Juventus nel suo fortino, battendo Buffon di testa per l’1-1 parziale. Compagno di squadra di Gomis, il potente attaccante originario della Martinica corre verso i 29 anni ed è in grado di occupare qualunque ruolo del fronte offensivo. Chiamato 5 volte dalla Francia, è al Lione dall’estate 2010. Sono 9 i gol stagionali tra Coppe e campionato, per l’ex Rennes a fine stagione potrebbero rifarsi sotto Besiktas e Saint Etienne. La Lazio farebbe bene ad esser vigile. Chiudiamo questa ampia rassegna di possibili affari con Guillaume Hoarau. 30 anni per il centravanti francese originario dell’Isola de La Réunion, esploso a cavallo della prima decade degli anni Duemila nelle fila del PSG. Presenze sia con la maglia della Francia, 5, sia con quella verde rosso della Réunion, 3. Da gennaio veste i colori del Bordeaux, dopo l’esperienza poco fruttifera di 9 mesi nella Chinese SuperLeague, con la compagine del Dalian Aerbin. Fisico da granatiere, presenza ingombrante nell’area, Hoarau fa valere i 192 cm d’altezza specialmente nel gioco aereo, il suo colpo preferito. Dopo soli sei mesi con i girondini, in estate sarà libero da vincoli contrattuali e pronto ad una nuova esperienza a caccia di gol.