Prandelli firma a Valencia: "Con Lotito ci siamo stretti la mano, c'erano le premesse giuste"

AGGIORNAMENTO DEL 30/09 ORE 08.30 - Si è raccontato in una lunga intervista Cesare Prandelli. Tanti temi toccati, a partire proprio dall'imminente avventura con il Valencia: "È stato sempre detto che il mio è un gioco alla spagnola, ora lo vedremo. I progetti mi paiono seri, però mi capisca: per ora non posso dire di più", le parole riportate dalla rassegna stampa di Radiosei. In estate però, a un certo punto, i piani per il futuro sembravano poter prendere una svolta diversa. Con la Lazio c'era stata più di una semplice chiacchierata: “Sì, c’erano le premesse per lavorare bene insieme. Ci eravamo stretti la mano con Lotito, ma non sono più i tempi dei Bortolotti”. Il riferimento è ad Achille e Cesare Bortolotti, presidenti dell'Atalanta nello scorso millennio che il tecnico di Orzinuovi ha elogiato nel corso del suo racconto.

Aveva sperato fino all’ultimo nella chiamata del presidente Lotito quest’estate, non è mai arrivata. Si è preferito puntare su Bielsa, l’epilogo della storia non è stato dei migliori da ricordare. Approdare in una piazza importante per far ricredere la gente, riportare le luci dei riflettori sui di lui, sembra avercela fatta Cesare Prandelli, durante la sosta per le nazionali dovrebbe essere ufficializzato il suo arrivo sulla panchina del Valencia, firmando un contratto che lo legherà al club fino al 30 giugno 2018. Intanto si appresta ad assistere domenica al Mestalla alla sfida della sua futura squadra contro l'Atletico Madrid. Ora non resta che dimostrare tutto il proprio valore nel campionato spagnolo, proprio la nazione che lo privò della vittoria nella finale dell’Europeo 2012. Il mister stesso in primis però spera che questa volta gli porti fortuna…