PRIMAVERA - La Lazio indossa il vestito migliore: a Crotone il Carnevale è biancoceleste

Pubblicato il 6/02 alle ore 13:08
07.02.2016 07:01 di Francesco Tringali   vedi letture
Fonte: Francesco Tringali - Lalaziosiamonoi.it
PRIMAVERA - La Lazio indossa il vestito migliore: a Crotone il Carnevale è biancoceleste

Vittoria e quinto posto: è un sabato perfetto per la Lazio di Simone Inzaghi. Lo scontro diretto in casa del Crotone sorride alle baby aquile, in una gara condotta alla perfezione. La Lazio passa con un autogol, non rischia praticamente nulla, poi raddoppia con Calì. Fattori come fortuna e cinismo tornano a schierarsi dalla parte dei biancocelesti, che ora possono concentrarsi con più serenità all'impegno di martedì contro l'Inter. La superiorità laziale è venuta fuori gradualmente: reparti compatti, centrocampo dinamico e attacco pimpante. Una formula vincente per strappare tre punti d'oro. Stavolta niente scherzi: a Crotone il Carnevale è tutto biancoceleste.

LE SCELTE - Altro giro, altri infortuni. Niente Crotone per Dovidio e Palombi, a riposo precauzionale in vista dell’Inter. Allora cambia tutto, Inzaghi studia le carte e sceglie Cotani a destra nel pacchetto difensivo con Mattia, Quaglia e il rientrante Germoni. A centrocampo spazio al trio Murgia, Verkaj, Rokavec. Scelte obbligate lì davanti, con Manoni fermo per un turno di squalifica, Inzaghi lancia Folorunsho nell’inedita veste di esterno offensivo, Rossi e Calì completano il reparto. Parisi vuole continuare a coltivare il sogno Final Eight e sceglie Tripicchio e Galli: diciassette gol in due, sono loro i veri trascinatori di una squadra in continua crescita.

NICOLETTI SBAGLIA PORTA - Dopo una prolungata fase di studio ci pensa Nicoletti a rompere il silenzio del ‘Baffa’ di Cotronei. Punizione dai venti metri, Murgia inventa una traiettoria velenosa, il difensore calabrese nel tentativo di liberare l’area insacca il pallone nella propria porta. Un gol da attaccante vero, se non fosse il lato di campo sbagliato. La Lazio ringrazia e si ritrova avanti. Allora il Crotone è costretto a rincorrere e si affida alla qualità dei tre lì davanti: Godano prende la mira da fuori e impensierisce Matosevic con un destro violento. Fin qui tutto bene. Col passare dei minuti l’offensiva calabrese perde di intensità, complice anche una Lazio accorta che abbassa i ritmi e concede poco. La Biancoceleste conserva il vantaggio fino al riposo.

IL SOLITO CALI' - Il Crotone riordina le idee e alla ripresa aumenta i giri del motore. La pressione in area biancoceleste si fa più costante, la manovra è sempre più pericolosa. Al 57’ Galli raccoglie un pallone in area e impatta col destro. Palla sull’esterno della rete e sola illusione del gol. Ora la Lazio soffre maledettamente, quello rossoblù rischia di diventare un assedio. Allora meglio spazzare via ogni rischio: Calì riceve palla al limite, sfida la difesa avversaria, poi beffa Tabokas sul primo palo. Cinica e spietata come non si vedeva da tempo, la squadra di Inzaghi aumenta le distanze. Per l'ex Roma è il quinto gol in campionato, per lui ancora una rete ai calabresi dopo il gol vittoria dell’andata. Inzaghi si gioca la carta Sarac al posto di uno stanchissimo Rossi. L’austriaco non perde tempo e sfoggia subito tutto il suo repertorio: gioco di gambe a eludere due avversari e destro a giro, Lazio a un passo dal tris. La delusione stimola l'orgoglio calabrese, il neo entrato Colacchio si divora il gol del 2-1 a pochi passi da Matosevic. E' l'ultima chance di una giornata storta per il Crotone, ma tremendamente importante per la Lazio. A Inzaghi riesce l'aggancio al quinto posto in coabitazione proprio coi pitagorici. Il tecnico biancoceleste ora si può mettere comodo in attesa di conoscere l'esito dell'altro scontro diretto tra Empoli e Palermo.