PRIMAVERA - Lazio in fila per tre col resto di due, il secondo posto è a firma Palombi

Pubblicato il 23/11 alle ore 13:24
24.11.2014 06:14 di  Daniele Rocca  Twitter:    vedi letture
Fonte: Daniele Rocca-Lalaziosiamonoi.it
PRIMAVERA - Lazio in fila per tre col resto di due, il secondo posto è a firma Palombi

Palombi-show al Fersini. Una tripletta che regala alla Lazio i tre punti e il secondo posto in classifica. Ma l’attaccante capitolino non è l’unico ad essersi messo in mostra nel posticipo della decima giornata. Le giocate di Murgia, infatti, spazzano via le nuvole e sopra Formello il sole illumina le giovani aquile, uniche vere antagoniste della Roma di Alberto De Rossi. Un Palermo troppo modesto non riesce ad impensierire una Lazio autorevole e autoritaria. Il centrocampo è tornato vero protagonista della manovra biancoceleste, la creatura di Inzaghi è pressoché perfetta. Bari scavalcato, quindi. Lo stesso Bari che ha osato svegliare il can che dorme. Da quel momento i ragazzi di Inzaghi hanno solo vinto: fila interminabile di tre punti, interrotta solo dal pareggio nel derby.

PRIMO TEMPO - La superiorità tecnica della Lazio contro la voglia d’impresa del Palermo. La prima frazione di gioco è un ping pong di emozioni, con i biancocelesti che trovano il vantaggio dopo pochi minuti: Palombi spinge di testa un pallone spizzato da Pace. Rosanero bravi e fortunati a trovare il pareggio. Bentivegna si procura e trasforma un calcio di rigore. Ingenuo Tounkara a stendere il 10 siciliano appena entrato in area. Il punto del pari è solo uno specchietto per le allodole. La Lazio si riorganizza e sfiora più volte il sorpasso. Pregevole la girata di Prce che costringe Alastri al miracolo. Ma ci pensa il solito Palombi a riportare avanti i biancocelesti: calcio d’angolo di Murgia al bacio e doppietta per il numero 7 a cinque minuti dalla fine del primo tempo.

SECONDO TEMPO - Ci si aspetta la reazione del Palermo. Macché. La Lazio continua ad attaccare e cercare di mettere al sicuro il risultato. Ma sia Oikonomidis che Tounkara hanno le polveri bagnate: l’occasione più ghiotta della ripresa capita proprio sul destro del senegalese che, dopo aver scartato l’estremo rosanero, si vede respingere la conclusione sulla linea di porta. Il Palermo mette il naso fuori dalla metà campo solo a tratti: i tiri dalla distanza di Bentivegna non impensieriscono l’esperto Guerrieri. Per il resto, la partita rimane saldamente nei piedi della Lazio: Pace non sbaglia un pallone in fase di impostazione, Verkaj alterna tanta quantità ad altrettanta qualità e Murgia. Basta il nome. Troppo modesto questo avversario per una Lazio così superiore.