Querelle Lazio-Petkovic, Reja convocato in Procura Federale: "Quando ho firmato il contratto? Sono fatti miei..."

Pubblicato ieri alle ore 07:20
26.05.2014 07:25 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Il Messaggero/Il Tempo
Querelle Lazio-Petkovic, Reja convocato in Procura Federale: "Quando ho firmato il contratto? Sono fatti miei..."
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© foto di Federico Gaetano

AGGIORNAMENTO 25/05 ORE 09.20 - Reja for president. Ogni giorno di più si guadagna la conferma: "Quando ho firmato il contratto con la Lazio? Sono fatti miei...", risponde in Procura Federale. Accompagnato dal segretario Calveri, lunedì pomeriggio Edy è stato interrogato sulla “vicenda Pektovic” (ancora da fissare l'udienza al tribunale del lavoro). Nessun passo falso che possa far pendere ulteriormente le sorti a favore di un risarcimento da un milione al suo predecessore Vlado, licenziato quando il goriziano era già dentro Formello.

Edy Reja rischia una squalifica. Il motivo? Avrebbe allenato la Lazio quando non poteva ancora farlo, prima del licenziamento di Vladimir Petkovic. Lunedì scorso l'allenatore goriziano è stato convocato dagli investigatori della Procura federale diretta da Stefano Palazzi per spiegare quanto accaduto in quei giorni e ora potrebbe essere deferito alla Commissione Disciplinare del Settore Tecnico, le cui norme sono chiare: un tecnico non può allenare una squadra se non è stato regolarmente tesserato. Ma andiamo con ordine. Lo scorso 28 dicembre la Lazio inviò una lettera all'allora tecnico Petkovic invitandolo a non presentarsi a Formello e muovendogli alcune contestazioni, in particolare la mancata comunicazione al club dell'accordo raggiunto con la federazione svizzera. Due giorni dopo Edy Reja si è presentato a Formello per dirigere il primo allenamento della squadra, almeno secondo gli «osservatori» presenti al centro sportivo biancoceleste. Per la Lazio, invece, il goriziano non ha mai allenato la squadra fino al 4 gennaio, giorno del licenziamento per giusta causa del bosniaco e della contestuale formalizzazione del tesseramento del friulano, regolarmente in panchina il 6 gennaio per l'esordio-bis contro l'Inter. La differenza è importante, anche per questo Reja è stato convocato negli uffici della Procura federale. In quei giorni il goriziano non poteva dirigere gli allenamenti e neppure l'amichevole contro il Grifone Monteverde, test disputato il 3 gennaio a Formello sotto gli occhi di 4mila spettatori. Per la Lazio, però, quel giorno la squadra fu diretta da Alberto Bollini, all'epoca ancora tecnico della Primavera, almeno formalmente: se Reja si trovava a Formello - sostiene il club - non era per allenare la squadra ma in forma assolutamente «privata» e dunque né lui né Lotito (in quei giorni ancora a Cortina per le vacanze natalizie) rischierebbero alcuna sanzione. La Procura federale valuterà le informazioni raccolte e deciderà se deferire o meno Reja. In caso affermativo, il goriziano rischia una squalifica. I tempi? Imprevedibili. La Procura ha deciso di esaminare la questione solo ora, quasi cinque mesi dopo i fatti. Adesso potrebbe effettuare ulteriori verifiche, attendere la decisione del giudice del lavoro (davanti al quale pende il ricorso presentato da Petkovic contro il licenziamento per giusta causa) o procedere, archiviando o rinviando a giudizio il goriziano e il club biancoceleste. La Lazio, del resto, è tranquilla. Oggi Lotito chiamerà Reja - di ritorno dall'ultima amichevole stagionale, persa per 3-2 in Bulgaria contro il Levski Sofia malgrado i gol di Tounkara e Kakuta - per fissare l'appuntamento slittato negli ultimi giorni. Il friulano vorrebbe chiarire la situazione prima della partenza per le vacanze estive: per questo l'incontro potrebbe avvenire già nel pomeriggio o forse domani. Di sicuro Reja chiederà le necessarie garanzie tecniche per proseguire l'avventura a Formello. Altrimenti Lotito volterà pagina. Con quale allenatore, ancora non è chiaro. I tifosi hanno subito bocciato la pista Stramaccioni, «condannato» soprattutto per il passato romanista. Il tecnico del Siviglia Unai Emery, ora accostato al Milan, non è mai stato vicino alla Lazio, nonostante i contatti avvenuti la settimana scorsa. E Il futuro della panchina biancoceleste resta un rebus.