RIVIVI IL LIVE - Parolo: "Contento della firma. Il rinnovo degli altri? Parlassero chiaro..."

Pubblicato ieri alle 13.50
21.10.2016 06:55 di Carlo Roscito Twitter:    vedi letture
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
RIVIVI IL LIVE - Parolo: "Contento della firma. Il rinnovo degli altri? Parlassero chiaro..."
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© foto di Federico Gaetano

FORMELLO - Giornata di conferenza nel centro sportivo di Formello. Alle 14 Marco Parolo analizzerà l'inizio di stagione personale e della squadra, parlerà del prolungamento contrattuale fino al 2020 ufficializzato nella giornata di ieri. E' un cambio di programma, inizialmente era stata programmata la presenza di Wesley Hoedt: segui la diretta scritta su Lalaziosiamonoi.it.

Il rinnovo significa che chiuderai la carriera qua? 

"Non lo so se questa firma significhi che chiuderò qua, semplicemente perché non so ancora quando smetterò di giocare e finché potrò correre lo farò volentieri. Sono però contento di quello che è stato fatto, senza ansia o stress. Avevo parlato già a maggio con il presidente di questo. Abbiamo trovato subito l’accordo, sono contento, ringrazio società e il presidente. In questi anni mi hanno permesso di andare all’Europeo, vivere belle esperienze e fare campionati importanti. Ormai sono un giocatore maturo e spero di aiutare i più giovani e la società a raggiugnere traguardi importanti”.

Con il Torino partita della verità?

"Sì, penso sia il momento della verità. La partita più importante che andiamo ad affrontare in questo momento. E' una tappa fondamentale perché dimostrerà il nostro valore e la nostra identità di gioco. E' importante è andare a Torino per fare la prestazione, consapevoli di potercela giocare e di avere una propria identità. Non abbiamo ancora raggiunto il 100% del nostro potenziale. Anche domenica abbiamo fatto un’ottima partita, abbiamo sempre cercato la via del gol attraverso il gioco e la voglia. E' stata soltanto una questione di numeri, se avessimo segnato prima l'avremmo ribaltata. Sono contento perché all’interno della rosa c’è grande disponibilità da parte di tutti".

Come ti trovi da vice-Biglia?

"E' un ruolo nuovo, che faccio volentieri. Non sarò mai Biglia ma sono Parolo. Perderò qualcosa rispetto a Lucas ma magari guadagnerò in altro. In ogni caso non vedo l’ora che torni Lucas perché è un valore aggiunto per noi, è il numero uno in quella posizione".

Eri affaticato per gli impegni con la Nazionale?

"La partita l’ho rivista, abbiamo sofferto i primi 10 minuti ma abbiamo sbagliato qualcosa. Dovevamo essere bravi a girare il gioco e trovare spazi tra le linee, c'erano meno spazi in verticale rispetto alla partita di Udine. Sono contento della prestazione, sicuramente nel secondo tempo ero un po’ più stanco ma guardando i dati sono quello che ha corso di più. Forse sarà stato un momento così, non lo so. Questo mi dà fiducia per continuare a giocare così".

Ti saresti aspettato di passare dal Cesena al Parma e poi alla Lazio?

"No, sono contento di averla ottenuta. Nella mia vita non mi sono mai posto dei limiti. Tutte le volte che ho trovato una sfida ho cercato di mettermi in gioco per superarla e ci sono riuscito. Questo vuol dire avere tanta voglia di dimostrare. Quando vengo al campo mi sento il più giovane dentro. Alcune volte mi devo anche trattenere, vorrei fare come i giovani entrare in campo e tirare ma devo fare un po’ di stretching perché sennò rischio di stirarmi".

Come sta vivendo questo momento Biglila?

"Lucas non vorrebbe saltare nemmeno un minuto di allenamento, è contento di come sta andando il recupero. Vuole tornare prima possibile, spetterà a lui e ai medici scegliere il momento migliore per evitare ricadute".

Che ne pensi di Inzaghi? Champions possibile?

"Inzaghi è stata una sorpresa per me, sta facendo molto bene. Ero curioso di vederlo da inizio stagione e con gli aspetti che capitano a inizio stagione. E' una persona vera, che si fa capire, ti dice quello che sente. Non c’è falsità nelle sue parole, se abbiamo pareggiato la partita al 97' è perché ci sta trasmettendo questa voglia di crederci fino alla fine. Abbiamo 3 partite che ci diranno tanto sul futuro. Tre test che ci faranno capire cosa stiamo diventando. Dobbiamo essere bravi ad analizzare le prestazioni che facciamo e capire se stiamo andando nella direzione giusta".

Che partita ti aspetti domenica?

"Partita molto difficile, il Toro è una squadra aggressiva che attaccherà dal primo minuto. Dobbiamo essere bravi a ribattere subito colpo su colpo essere aggressivi, vivi. Solo così possiamo uscire indenni, è una gran prova di maturità. Sono curioso anche io di vedere come risponde questa Lazio".

Come vedi il gruppo?

"Vedo che c’è tutta gente che ha valori importanti, gente che si vuole affermare. Sono tutti fattori diversi che fanno sì che questa squadra possa crescere. Io ho un progetto per i prossimi anni nella mia testa, ma c’è da lavorare e mettere delle basi. Io spero si possa iniziare un ciclo, ci sono stati troppi alti e bassi negli ultimi anni nel mondo Lazio. Ho capito cosa serve per far bene e cosa non serve per far male come l’anno scorso. Dobbiamo essere consapevoli degli errori fatti per evitarli e costruire un ciclo. Se in questi 4 anni sarà un bel ciclo meglio per me perché ci sono dentro".

Ancora non hai segnato, strano...

"Mi sono fatto anche io questa domanda, qualche occasione me la sono mangiata, un paio di gol avrei potuto farli quindi vuol dire che in area ci arrivo. Se gioco da mezzala a volte ci sono di più e a volte invece si fanno dei movimenti per liberare gli altri giocatori al tiro, come Keita contro il Pescara. Bisogna aiutare la squadra in tutti gli aspetti. A volte anche per caratteristiche dei giocatori può essere che debba sacrificarmi di più, ma sono ancora convinto di fare 5-6 gol e quindi sono in ritardo".

Cosa consigli agli altri giocatori che devono rinnovare?

"Di dare il massimo, di parlare chiaro e aspettare le risposte della società. Un confronto aperto e chiaro con la società come ho fatto io e come hanno fatto gli altri. Ognuno è artefice del proprio destino e avrà piani e progetti futuri per se stesso. Io penso che qua si sta bene, e spero di rivedere 50mila persone come a Lazio-Empoli. E' stato qualcosa di indescrivibile, ho ancora il video nel cellulare e mi fa venire la pelle d’oca quando lo vedo. Abbiamo giovani veramente forti e spero credano in questo progetto. Solo i risultati possono aiutare a convincerli a far parte di questo progetto".