Top&Flop di Lazio-Chievo - Non può Onazi per sempre

27.04.2015 10:00 di  Luca Capriotti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Luca Capriotti
Top&Flop di Lazio-Chievo - Non può Onazi per sempre

Per un giorno così, valeva la pena  aver faticato e sofferto, valeva la pena ogni lunedì sulla faccia della Terra. Per uno stadio così, valeva la pena vivere. Per uno stadio così, bisognava vincere.

Top

Il Prepartita - Biglia e Gentiletti vanno negli spogliatoi a salutare i compagni, uno per uno. 
Il Prepartita - Li benedice prima della battaglia. Santiago lo vuole.
Il Prepartita - Quello che sussurrava l'Olimpico al mondo. Il calcio è vivo. Finché è possibile riempire uno stadio conquistando uno per uno i tifosi, finché è possibile riempire uno stadio di maglie bianco e celesti, finché è possibile riempire lo stadio dei nostri colori, allora il calcio è vivo. E ora che si parla di botte al pullman e macelli, l'Olimpico dice, il Calcio c'è. Che Dio benedica il Calcio, che Dio benedica i tifosi della Lazio. 
Prepartita - Bambini che nel tunnel parlano con Klose. Lasciate che i bambini vadano a Lui.
Bambini parlano con Klose - Avranno capito, quanto sono stati toccati dal Divino?
Bambini parlano con Klose - E noi ci alziamo in piedi, allo stadio e a casa e lavoro, ogni volta che lo nominiamo.
Nel nome di Klose - Klose ci sazia.
Nel nome di Klose - Riceve il pallone filtrante da Radu. Poi sconvolge le legge dell'anagrafe, del suono, della velocità. È tipo l'onda verde sulla Colombo, Ste cose qui le vedi una volta nella Vita. Arriva sul fondo, poi il fondo si tramuta in porta, e la porta si tramuta in gol. E quando Klose fa gol, un bambino in più nel mondo dice al papà. Bello questo Calcio, un giorno diventerò come Lui, diventerò come Klose? Ed il papà, sapendo di mentire, dirà di si. Ma nessuno mai, mai sarà come Miroslav Klose.

"Ammirateli, è una cosa meravigliosa" - Duetto Basta Candreva. Un Marocchi su Sky in evidente debito di shottini con il serbo.
Una cosa meravigliosa - Il gol di Klose.
Una cosa meravigliosa - Meravigliosamente Klose. Marianella, dove sei? 
Romoletto - Sembra tornato ai suoi livelli stratosferici abituali. Forse perché è l'unico escluso dalla partita di Machiavelli e Ramino laboriosamente organizzata da Ledesma ed Onazi a centrocampo. 
Romoletto - Il suo momento di maggior forma coincide con il tentativo di umiliare 3 avversari nella nostra aria di rigore. Se la cava senza danni, tranne quelli al nostro ventricolo destro.
Romoletto - É mancato il suo gol del raddoppio. Forse non avrebbe dovuto invitare Bizzarri al concerto di Brusco alla Spiaggetta di Ostia. Basta ancora non s'è ripreso, Albano Bizzarri sotto l'effetto di sostanze sabbiose torna Er Ghepardo de na volta, quando ogni giorno era una conquista, giocava al Real e stava con Romina.
Maurizio - Fa quel che deve, schiaccia tutto. Ha il braccio di circonferenza pari a testa di due avversari per quadricipite di Ciani. Interviene duro quando deve e di testa le prende tutte. Quasi tutte.
Radu - La prende bene quando Mauricio lo manda fuori giri propiziando il pareggio di Paloschi. È in corso una faida generazionale dagli esiti incerti ma dai risultati certi. Basta preoccupato: va bene le bottiglie, ma spaccare quelle piene lo manda in paranoia.
La porta la prende Basta - Proverbiale la sua discesa sulla destra ed il suo tiro a cercare la porta defilato. Su quel pallone ci ha creduto solo lui, gridano a Sky. Il guaio è che dopo crede pure di aver segnato. Je lo ha detto la quinta vodka all'orecchio.
Ci pensa Basta - Sulla sua fascia si vive bene finché non arriva Ruben Botta. Un bicchierino ogni tanto ok, ma così si sale di livello. 
Botta e Basta - Il loro duello a suon di dipendenze rischia seriamente di trasformare la partita in un party alla Sally Spectra. Gli occhi spalancati di Botta preoccupano. Le occhiaie di Basta rassicurano. Il guaio è quando entra Fetfatzidis, le evidenti impossibilità a pronunciarlo lo mandano al cross solo. Tutto il resto è Marchetti, e le sue difficoltà a ricordare il Padrenostro dopo aver raccolto il pallone dall'incrocio.
Novaretti - Prova la stecca e quasi non prende l'incrocio. Partita più che decente, ma entra nei top per la mano sfilettata dopo l'ultima espulsione. Dice che ha preso a pugni la vetrata, dice. 
Federica.

Flop

Pioli - 2 punti Pioli. So meno due punti, Pioli! 
Onazi - Comincia subito fortissimo. Due palloni persi scivolando come se stesse ballando sul ghiaccio con un piede solo. Più o meno la stessa sensazione che da quando amministra il pallone.
La passa Onazi - La sua partita va in crescendo. Riesce a litigare con tutti per la quantità sproporzionata di falli da terza elementare che commette. Alla quinta scianghetta Hetemaj si ricorda come si dice in finlandese quello che Radu va ripetendo a Mauricio. Consonanza d'amorosi sensi.
La passa Onazi - Riesce a tirare fuori a porta vuota forse la palla più ghiotta nel secondo tempo, ma grida al calcio d'angolo visto che tirando verso la bandierina ha impattato su Bizzarri in libera uscita. Poi aspettarsi azioni pericolose su un angolo di Ledesma è come aspettarsi di paccare duro dopo averle detto che è ingrassata. Provare per credere.
 
La passa Onazi - Tra lui e Ledesma dimostrano a Pioli che tutto sommato le sue scelte di inizio stagione erano giustificate. Premere Ricomincia Partita non è una soluzione, Pioli. Tanto sempre loro hai. Ed Ederson.
Ed Ederson - Al suo ingresso in campo la pericolosità della Lazio scende sotto il terzo grado della scala Lenders, livello Vecchietta coi Piccioni. Non fa granché, a noi piace ricordare che abbiamo provato a prenderlo per 18 anni di seguito, quando risulta così decisivo. Certi amori non finiscono.
Certi amori non finiscono - Guardare una partita di Ledesma dopo aver visto Biglia fa pensare. Per quanto ci riguarda Lede è una divinità assoluta, ed un grande Laziale. Per noi quello rimane per sempre. Ma in questo momento senza la Mente, il centrocampo della Lazio sembra al rallentatore, spompo e reduce dal l'addio al celibato di Basta.
Cesar - Mai polemico, riesce a litigare con l'arbitro, che sembra una comparsa di 1992, anche quando gli fischia a favore. Proverbiale la sua sfuriata a Candreva, reo di aver subito la sua ostruzione. Uscire con lui al Cube a Portonaccio equivale ad una coltellata per uno certa. Mater incerta, lama certa.
Beatamente Perea - Interrompere le partite alla Play notoriamente provoca shock anafilattici. Il buon Brayan entra in campo visibilmente sotto shock, credendo ancora di stare al Perugia e aspettandosi assist di Nakata e Rapajic. Quando scopre di giocare in squadra con Onazi è troppo tardi per dimenticare. Ospedalizzato.
Paloschi - Specializzato nel purgare, purga. Complica i rapporti con l'aldilà di Marchetti, e di tutti i tifosi Laziali. Fa più danni di uno Scisma per la Chiesa Cattolica. Dopo il gol, i più fortunati perdono conoscenza. I meno fortunati vincono un biglietto solo andata per la Stazione di Fara Caldino.

Felipe Anderson - Prestazione più irritante della pronuncia di Tea Falco e della morte del Dandi non ammazzato dal Bufalo ma da Accorsi in 1992. Non si accende mai nel primo tempo, nel secondo tempo alla sesta Rabona di Candreva sentendosi provocato salta tre uomini e la mette per Keita. Che come sempre la butta dentro.
La butta dentro Keita - Twice.
La butta dentro Keita - Questa del suo primo gol sta diventando una leggenda metropolitana tipo il coccodrillo nelle fognature. Ci prova in tutti i modi, ma fatalità da quando esce Klose la Lazio prende il pareggio. Il raddoppio, Pioli, chi fa il raddoppio?
Keep Calm, and tifa Lazio - Niente panico. Non può Onazi per sempre. 
Keep Calm - Non è tornato Ballardini. 
Keep Calm - And Rientra Cataldi.
Keep Calm - And in Cammino.
Keep Calm - And passala a Miro.
Keep Calm - And Lo scaldabagno di Romoletto.
Lo scaldabagno di Romoletto - La tira piano Candreva.
La tira piano Candreva - Dainelli stava meglio prima.
La tira piano Candreva - E quando diciamo spostate, fidate no?!
La tira piano Candreva - Dainelli c'ha l'incubi. 
La tira piano Candreva - Il pallone ha fischiato.
La tira piano Candreva - Era di giustezza.
La tira piano Candreva - A foglia morta.
La tira piano Candreva - Manco Dainelli si sente troppo bene.
A fine giornata - Ledesma e Onazi insieme li paghi per le tre prossime generazioni, dopo la Juve e con uno stadio così pieno e pieno dei nostri colori eterni ci voleva una bella Vittoria. La giornata certifica che Wanda con gli uomini sceglie sempre bene e che un giorno il Profeta ha pensato alla Lazio, e ha fatto quel che avrebbe fatto con la maglia della Lazio. Il Napoli torna alla carica, mancano poche partite, alla penultima c'è il Derby, e all'ultima il Napoli, e tra 3 giorni rigiochiamo. C'è tutto per ricoverarci prima della fine della stagione. Medico ti allerto, Lazio ti amo.

Menzione speciale Top - Bambini con la maglia della Lazio. Bisognava vincere soprattutto per loro. Ma nessuno di loro ricorderà la delusione di aver pareggiato col Chievo. Tutti ricorderanno le scalette, il buio, il cielo ed il boato all'improvviso. E la sensazione di essere in un sogno, la stessa sensazione che si prova ogni volta dopo, quando l'Olimpico grida la formazione, le squadre sono nel tunnel, e tutto è ancora possibile, come questo sogno incredibile, il secondo posto.