Tris Mainz, per la Lazio il poker di sconfitte è servito

Pubblicato il 29/07 alle 21:14
30.07.2015 07:15 di  Matteo Vana  Twitter:    vedi letture
Fonte: Matteo Vana - Lalaziosiamonoi.it
Tris Mainz, per la Lazio il poker di sconfitte è servito

Sembra essere il tre la costante dell'estate laziale: Anderlecht, Sigma Olomouc e Mainz, le reti subite dalla difesa laziale, anch'essa schierata con il numero magico, sono sempre le stesse. La condizione dei tedeschi è decisamente migliore, la fasce laziali offrono praterie invitanti e i meccanismi della retroguardia, orfana di de Vrij, devono ancora essere assimilati: si spiega così la sconfitta subita in terra tedesca. Ad aprire le danze Malli, a chiuderle Samperio e Clemens: prima due tentativi di Felipe Anderson, uno respinto e l'altro fuori di nulla. Nella ripresa laziale l'unico evento da registrare è l'esordio stagionale di Biglia. Alla Supercoppa mancano ancora 10 giorni, servirà un'altra Lazio, ma una buona notizia c'è: la condizione fisica sarà la stessa per entrambe.

LA PARTITA - Prove di Supercoppa per la Lazio di Stefano Pioli, il Mainz è l'ultima tappa di avvicinamento alla sfida con la Juventus.  In attesa che de Vrij torni ad occupare il suo posto difesa composta da Hoedt, Mauricio e Gentiletti, centrocampo di muscoli e sostanza con la coppia Onazi-Parolo mentre l'attacco è affidato al trio Candreva-Anderson-Klose.  Biglia capitano, Candreva vice, ma nel primo tempo la fascia finisce sul braccio del tedesco: l'occasione è troppo ghiotta per farsela scappare, è la Germania che lo richiede. La prima emozione è a tinte biancocelesti: azione stila Barca della Lazio, Klose di tacco apre il corridoio per Felipe Anderson che però si addormenta davanti all'estremo difensore tedesco, la respinta è fin troppo semplice. Sul calcio d'angolo seguente ci prova Parolo, ma senza fortuna. Il brasiliano è il più pericoloso dei suoi, ma la precisione non è quella dei giorni migliori. E' partita vera, ci sono i gialli di Park e Lulic a testimoniarlo anche se i ritmi non possono essere da Champions. Lazio ancora un po' imballata, qualche meccanismo da registrare per gli uomini di Pioli: si spiega così la rete subita in chiusura di primo tempo. Hoedt non sale insieme a Mauricio e Gentiletti, Muto se ne va sulla destra e Malli fa esultare il piccolo Bruchwegstadion di Magonza. Nella ripresa spazio ai cambi: Klose lascia campo e fascia, al suo posto Keita, Lulic promosso capitano. Esce anche Parolo, dentro Cataldi. I problemi laziali arrivano dalla fasce, stavolta il varco si crea sulla destra, Clemens lo sfrutta per correre, il pallone per Samperio è perfetto, la rete già scritta. In campo si rivede anche Biglia, alla prima stagione con l'aquila sul petto. E' proprio lui a far correre un brivido sulla schiena dei tedeschi, ma il sinistro esce a lato: conferma che, quando c'è la qualità, la condizione fisica è secondaria. La Lazio non riesce più a reagire, il Mainz corre il doppio: il tris lo serve Clemens, il poker di sconfitte è servito. Mancano ancora dieci giorni alla Supercoppa, fortunatamente per Pioli c'è ancora tempo per trovare la condizione ottimale. Presentarsi così sarebbe un suicidio.