L'ANGOLO TATTICO di Chievo-Lazio - Manovra prevedibile, pochi lampi. Ok Radu centrale, ma servono test più duri

Pubblicato il 30/11 alle ore 13:55
01.12.2014 07:15 di  Stefano Fiori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Stefano Fiori - Lalaziosiamonoi.it
L'ANGOLO TATTICO di Chievo-Lazio - Manovra prevedibile, pochi lampi. Ok Radu centrale, ma servono test più duri

Stavolta gli squarci di luce si sono divisi un tempo ciascuno. Due azioni da manuale, protagonisti Mauri e Parolo con ruoli invertiti. Al 12' è stato il capitano a servire di prima il nazionale azzurro, che ha calciato al volo fuori di poco. Cinquanta minuti più tardi - al 72' - il numero 16 ha ricambiato il favore per il brianzolo, a cui solo Bizzarri ha negato l'eurogol da fuori area. A Empoli, la Lazio aveva illuso con tre acuti nei primi dieci minuti, per poi sciogliersi sotto il sole toscano. Ieri al Bentegodi, ha vissuto più che altro di lampi a intermittenza. Soprattutto nella ripresa. Nel primo tempo, l'inizio degli uomini di Pioli è stato pimpante, beneaugurante per la fame di riscatto che lasciava presagire. Di occasioni, i capitolini ne hanno create. Ma vuoi la scarsa mira, vuoi la poca cattiveria sotto porta e un Bizzarri insuperabile, i gol si sono presi un'altra giornata di ferie. Il forcing finale - con l'inzuccata di De Vrij che ha chiamato il Pichon al miracolo - riscatta solo in piccola parte una prestazione imbolsita e priva di creatività. Una gara condotta, sì, dalla Lazio, ma non ai ritmi a cui la formazione biancoceleste ci aveva abituato fino a una manciata di giornate fa. Sono mancate le geometrie di Biglia, hanno latitato le sovrapposizioni sulle fasce. Quello visto a Verona non è ancora il vero Basta, il serbo ha bisogno di ritrovare la condizione e si vede. Sulla sinistra, Braafheid si è fatto vedere un pochino di più, ma senza la continuità necessaria. Senza il dinamismo di Lulic, Gonzalez ha pensato più che altro a dare una mano in copertura. Sugli esterni, solamente il solito Candreva ha offerto nel primo tempo un contributo sensibile alla manovra. Nella ripresa, Pioli ha visto l'esterno romano abbastanza spento, tanto da richiamarlo in panchina. E' la prima volta che succede con la Lazio non ancora in vantaggio. Felipe Anderson ha provato a inventare qualcosa, ma senza troppa determinazione. Keita - subentrato anche lui nel finale di match - non ha regalato il guizzo vincente in cui sperava Pioli. La nota più positiva arriva allora da Stefan Radu, attento e pulito nel redivivo ruolo da centrale. Qualche sbavatura la difesa biancoceleste l'ha commessa, concedendo ai clivensi qualche palla-gol di troppo. Ma nel complesso, la coppia formata dal romeno e da De Vrij è apparsa mediamente affidabile. Per testare la reale affidabilità di Radu in quella posizione, servono però test più probanti. Fermo restando che un intervento sul mercato sarebbe necessario a prescindere dalle sue prestazioni.

SEGUICI SUI NOSTRI ACCOUNT UFFICIALI FACEBOOK E TWITTER!