L'ANGOLO TATTICO di Lazio-Sampdoria - Felipe Anderson splendido guitar hero in una Lazio padrona del match

Pubblicato ieri ore 13.06
07.01.2015 07:24 di  Stefano Fiori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Stefano Fiori - Lalaziosiamonoi.it
L'ANGOLO TATTICO di Lazio-Sampdoria - Felipe Anderson splendido guitar hero in una Lazio padrona del match
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Tattica? Cos'è la tattica di fronte alle giocate evangeliche di Felipe Anderson? Ubi maior, cari lettori: al cospetto della manifestazione di un talento così illuminante e risolutore, ogni discorso su schemi, atteggiamenti collettivi e statistiche passa in secondo piano. Forse un giorno scopriremo che Pipe si è accorciato la gamba destra di sei centimetri, per poter ripetere nel 2015 le giocate che furono di Garrincha. "Sembrava Cristiano Ronaldo!", ha ammesso con candido stupore Mihajlovic. Insomma, piovono paragoni scomodanti, quasi irriverenti a benedire la prestazione dorata del funambolo biancoceleste. Il tutto per sottolineare come il brasiliano stia vivendo il suo Big Bang da promettente campione. Perché un campione è colui che è capace di sbloccare una gara, quando il risultato rimane statico e la squadra avversaria offre pochi varchi per colpire. Ha ragione Sinisa: "Nella prima mezz'ora, la gara è stata equilibrata". Più Lazio che Samp anche nei primi 30 minuti, ma lo 0-0 sembrava aver poche occasioni di essere infranto. Ecco allora la messa in moto del genio: discesa fulminea e assist per il primo gol, tiro da fantascienza per la seconda rete. Poi non c'è stata più partita. I blucerchiati sono evaporati sotto un sole cocente col numero 7 sulle spalle.

NON SOLO FELIPE - Ma non si può certo ridurre tutto alla notte da fenomeno di Anderson. Gli assoli da guitar hero dell'ex Santos hanno sublimato uno spartito di gruppo ottimale. Scoliamoci uno dietro l'altro i dati più significativi dell'incontro. Tiri totali: 21 vs 2 per la Lazio. Conclusioni nello specchio: 8 vs 1. Possesso palla: 57% vs 43%. Calci d'angolo: 12 vs 1. Cross: 32 vs 8. Il 3-0 è stato decisamente il risultato più giusto. La mole di gioco prodotta dai biancocelesti è stata nettamente superiore a quella doriana. Poco fluida - come detto - la manovra dei primi 30 minuti, complice l'arroccamento della Samp. Ma dopo il vantaggio c'è stata solo la Lazio. La gestione del doppio vantaggio, poi, è stata esemplare. Dopo i regali pre-sosta di San Siro, è un aspetto tutt'altro che secondario. Nella ripresa, i ragazzi di Pioli hanno addormentato la partita, riaccesa poi dalla terza e ultima fiammata firmata dal protagonista assoluto della serata.

PIOLI, A TE LA SCELTA - C'è stato tempo per riabbracciare in campo Antonio Candreva: il numero 87 ha subito dimostrato di saper e voler duettare con Felipe Anderson. Anche perché ora la faccenda si fa dura: chi cade dalla torre in vista del derby? Chi si accomoderà in panchina tra Mauri, Candreva e lo stesso Felipe? Che sia il brasiliano, ci crediamo poco, davvero poco: in questo momento, sarebbe sacrilego rinunciarci. Ma anche la scelta tra i due big non sarà facile. Se Lulic - alle prese con un problema al ginocchio - non dovesse farcela a recuperare, si potrebbe pensare anche a schierare tutti e tre contemporaneamente. Difficile però a oggi che Pioli ragioni in questo senso, la ricerca costante degli equilibri non sembra passare per questa via. Ma ora lasciamolo godere del ben di Dio che, lì davanti, ha finalmente a disposizione. Avercene sempre di problemi così, vero mister?