Buccioni: S.S. Lazio viva e vitale

13.08.2015 13:41 di  Alessandro Pizzuti   vedi letture
Fonte: S.S. Lazio generale / sslazio.org
Buccioni: S.S. Lazio viva e vitale

E’ il volo dell’Aquila, non dell’araba fenice, risorta sulle ceneri. Il Presidente Generale esalta la stabilità di risultati di molte nostre sezioni che, comunque, sono riuscite (tutte) a confermare la propria categoria, senza scossoni. Buccioni non può fare a meno di rimarcare come il bilancio complessivo sarebbe potuto essere diverse se solo…
‘Se solo – attacca il Presidente – avessimo vinto qualche finale a cui, con grande orgoglio, abbiamo partecipato. Il dico che che il cielo non ci è stato vicino. Penso alle due finali del Calcio a 5 femminile, giocate praticamente senza la nostra giocatrice più forte, Lucileia. Penso alla final Four dell’Under 20 di pallanuoto in cui, nella semifinale contro il Sori, praticamente non abbiamo avuto Cannella, uno dei migliori prospetti della waterpolo, falcidiato dai fischi degli arbitri. Mi riferisco alle ragazze della canoa e polo che hanno perduto un meritato scudetto subendo un gol a 48″ dalla fine. O alla finale di Coppa Italia del calcio, persa per un maledetto doppio palo colto nel primo tempo supplementare. E come dimenticare i ragazzi della Primavera del calcio? Anche loro hanno perso uno scudetto dopo una infinita sequenza di calci di rigore‘.
Insomma – pur in contesti abnormemente difficili come quelli in cui versano il Paese, la città, i Governi nazionali e locali, la Lazio continua a sciorinare valori importanti, esibendo un appeal che non conosce crisi di vocazioni, di risultati e che, oggettivamente, senza essere parti in causa, inorgoglisce.
‘Ci sono vivai che crescono, si alimentano di speranze. La Lazio Hockey Under 14, ad esempio, ha vinto un grande scudetto, confermandosi società leader in Italia. Abbiamo applaudito l’ingresso nella Polisportiva della Lazio Automobilismo, pur nella sua emanazione dedicata alle macchine d’epoca. Abbiamo la Lazio Archery, erede della vecchia Lazio Tiro con l’Arco. E poi il tiro a volo, il tennis tavolo, l’unihockey floorball, nuove entrate. Una galassia che mira ad espandersi, a dilatare i propri orizzonti. Sul piano oggettivo la Lazio e’ un universo che con conosce ostacoli. Siamo tanti, le nostre discipline aumentano e ci danno grandi soddisfazioni‘.
A livello di prestigio per il Sodalizio, il Presidente cita Michele Benedetti, portabandiera della delegazione azzurra ai Mondiali di Nuoto di Kazan. La consacrazione di Danilo Cataldi, nel calcio (‘Non si si e’ infilato in un corridoio positivo ma casuale emergendo invece con la forza delle prestazioni‘), la presenza nella Nazionale Italiana di Calcio a 5 femminile di Siclari, Presto e Viola.
C’è una sezione che, più delle altre, il Presidente menziona, affascinato dai recenti risultati conseguiti. ‘La Lazio Canoa e Polo – conferma Buccioni – e’ destinata a diventare una delle grandi realtà del movimento. Dieci giorni fa, con le ragazze, ha centrato un grande secondo posto nelle finali tricolori. I ragazzi sono arrivati terzi, l’Under 14 quinta: segno di un bacino di qualità. E’ un indiscusso premio al lavoro del Presidente Andrea Della Ragione e di Stefano Bucci. C’è un futuro importante che attende questa società dal momento che, la prossima stagione, il C.C. Lazio rinuncerà a svolgere tutte quelle attività riconducibili alla canoa e kayak che, pertanto, verranno svolte sotto l’egida della nostra sezione‘.
Insomma, facendo due conti: con nuovi ingressi di giovanissimi atleti ed atlete, la S.S. Lazio Canoa e Polo diventerà sicuro ed organizzato punto di riferimento del territorio. Come dire che, in breve tempo, orienterà il futuro delle varie discipline presentando prospetti di qualità. Rigorosamente biancocelesti.
Da appassionato a diciotto carati della Lazio Nuoto, il Presidente Generale ha anche registrato la nascita e il progressivo consolidarsi del sincronizzato (‘Abbina grazia e bellezza, bello che la Lazio Nuoto abbia investito in questa disciplina‘).
Lazio grandimarche, dunque. Dal punto di vista dei risultati, dei sogni e delle ambizioni, del numero complessivo dei tesserati, la Lazio assomiglia ad una città degli anni Cinquanta. Quelle che si espandevano in larghezza e in lunghezza, senza temere gli oltraggi della sorte. Tutte rose e fiori? Solo consensi ed apprezzamenti? No, purtroppo. E delle criticità, che investono varie discipline e diversi contesti, il Presidente Buccioni ha parlato ancora. Di una Lazio che soffre e che reclama (doverose) maggior attenzioni.