Chiara non si è svegliata dal coma, ma il padre spera: "Muove gli occhi, le abbiamo detto dove la stiamo portando"

Pubblicato il 4 dicembre alle ore 19.20
05.12.2014 07:00 di  Francesco Bizzarri  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Chiara non si è svegliata dal coma, ma il padre spera: "Muove gli occhi, le abbiamo detto dove la stiamo portando"

AGGIORNAMENTO ORE 19.20 - Attraverso i microfoni di Studio Aperto, il papà di Chiara, Maurizio Insidioso, ha provato a fare chiarezza sulla vicenda: "Una speranza in più ce l’abbiamo perché in pochi speravano che sarebbe arrivata dove è arrivata, è stata vicina alla morte più di una volta. Muove gli occhi, in certi frangenti della giornata sembra che ci segue quando le parliamo. Le abbiamo detto dove la stiamo portando, speriamo che lei ci capisca”. Maurizio non si perde d'animo, continua a combattere per sua figlia. E quando gli ricordano che la custodia cautelare dell'ex fidanzato Maurizio Falcioni, autore del brutale massacro, sta per scadere, dichiara: "Metterò la tende sotto casa sua e non mi vergogno a dirlo, andrò ad abitare davanti al suo cancello e spero che con me ci sarà tanta altra gente”.

AGGIORNAMENTO ORE 14:20 - Cambio di scenario. Come riporta il sito l'ultimaribattuta.it, Chiara non si sarebbe ancora svegliata dal profondo sonno che ormai va avanti da 11 mesi. In realtà le parole del medico erano rivolte ad un saluto per la ragazza, che è stata trasferita dal San Camillo a un centro riabilitativo. Non resta che sperare ancora.

Storie di scuse, litigi e percosse. Fino all'ultimo tremendo evento. E' un giorno di febbraio e Chiara viene massacrata di botte dal suo fidanzato. Undici mesi di coma per la ragazza tifosa della Lazio, oggi il risveglio. "Lei e la sua famiglia tornano a sperare", dice il direttore della Neurochirurgia dell'Azienda ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma, Alberto Delitala, come riportato dal Messaggero. Mesi pieni di speranza, di attesa e di tante parole rivolte a lei. Soprattutto dal padre di Chiara, che non si è mai raccolto nel dolore ma ha cercato sempre di mantenere alta l'attenzione sulla vicenda. Le preghiere, rivolte a chissà quale Dio, sono state accolte. Adesso, più forte di prima, serve ancora dire "Forza Chiara!".

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