ESCLUSIVA Radiosei - Violenza negli stadi, Cristiano Sandri: "Nuovo decreto legge presenta aspetti e discrezionalità inquietanti"

Pubblicato il 22/10 alle 20:25
23.10.2014 07:18 di  Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA Radiosei - Violenza negli stadi, Cristiano Sandri: "Nuovo decreto legge presenta aspetti e discrezionalità inquietanti"
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Un cognome legato indissolubilmente al mondo biancoceleste e dei suoi tifosi quello della famiglia Sandri. A poche settimane da quella tragica mattinata dell’11 novembre 2007, è intervenuto sulle frequenze di Radiosei Cristiano Sandri, avvocato e fratello di Gabriele, che ha annunciato un’importante iniziativa promossa dalla Fondazione Gabriele Sandri, soffermandosi anche sui nuovi provvedimenti riguardo la violenza negli stadi: “Stiamo lavorando ad un nuovo progetto dedicato alle scuole di tutta la regione. Cercheremo di veicolare un messaggio positivo diretto all’educazione sportiva. Ci sarà una sorta di contest dedicato alle scuole medie inferiori che consiste nella creazione di uno striscione. Le creazioni verranno votate su internet e i migliori tre potranno accedere allo stadio ospitate dalle società che hanno aderito che sono Lazio, Roma, Latina, Frosinone e Viterbese. Si useranno le nuove tecnologie per sponsorizzare l’iniziativa. Il sito è crescerannotifosi.it, ancora non online, dove sarà possibile per le scuole inserire online i contenuti video dei propri ragazzi mentre lavorano alla realizzazione dello striscione. Il contest inizierà alla fine di novembre, in coincidenza con l’anniversario della scomparsa di Gabriele e terminerà con la fine del campionato”. Poi sull’importanza riempire lo stadio in questo momento della stagione: “Pensando a Gabriele che era pronto a recarsi a Milano nonostante avesse lavorato tutta la notte, ammetto che è un mio cruccio non essere partito con lui in quella trasferta, visto che qualche settimana prima eravamo insieme sempre a Milano contro il Milan. Lo stadio oggi viene percepito come qualcosa di inavvicinabile per costi e strutture. Se la squadra dovesse mantenere questo trend positivo credo che le presenze allo stadio aumenteranno sempre di più, ma lo zoccolo duro della tifoseria biancoceleste è sempre composto da quei 30 mila che seguono la Lazio ovunque. Se papà è tornato allo stadio? È stata un po’ una promessa da marinaio (ride, ndr). Anch’io da quando è successo il fatto di Gabriele sono tornato allo stadio soltanto nei momenti in cui è stato commemorato mio fratello, quindi tre o quattro volte. Cercherò però di tornare con mio figlio Gabriele, ci sarà così di nuovo allo stadio un nuovo Gabriele Sandri. Presto porterò anche Greta, la nuova arrivata”. Una battuta anche sulla clamorosa debacle giallorossa di ieri: “La mia consorte è romanista per cui, rincasando tardi, le ho chiesto del risultato. Non avendo ricevuto risposta ho controllato su internet e ho visto che perdeva 5 a 0, risultato che poi è peggiorato nel corso dei minuti. A quel punto ho svegliato anche Gabriele per informarlo (ride, ndr). Tra l’altro il 7 accostato all’1 per i romanisti credo ormai abbia un significato molto particolare”. Infine un commento sul nuovo disegno di legge che prevede, tra le altre cose, Daspo di gruppo, diffida fino ad 8 anni e l’utilizzo dei taser: “Si è alzata ulteriormente quell’asticella punitiva e preventiva che si collegano agli episodi di violenza. Questi provvedimenti vengono applicati a seguito di cronaca nera, per alzare sempre di più il livello di punizioni. Questa legge ha tanti aspetti inquietanti, non ultimo la sperimentazione del taser. Questo strumento è di fatto un’arma che in alcuni casi può causare aritmie molto gravi e quindi anche la morte. Un utilizzo improprio e disinvolto mi dà l’idea di laboratorio sperimentale, dove il tifoso rischia di diventare quasi una cavia. La sorveglianza speciale è una misura specialpreventiva che si combina unicamente a chi è anche solo sospettato di appartenere a famiglie mafiose e di organizzazioni criminali. Devo ancora capire come si fa ad individuare con il Daspo di gruppo quegli elementi realmente colpevoli di un crimine. In questo modo diventa sempre più difficile tutelarsi per chi viene accusato. Soltanto per presentare un eventuale ricorso, inoltre, l’importo da pagare sarebbe di circa 600 euro, soltanto per potersi difendere. Non ci sono norme impeditive per quanto riguarda il ricorso all’autorità amministrativa. La cosiddetta diffida poi è un provvedimento complesso perché una parte riguarda soltanto l’aspetto penale con l’obbligo di presentazione alla polizia, l’altra soltanto quello amministrativo che consiste nel divieto di accesso. All’interno di questo decreto - conclude Sandri - sono stati inseriti ulteriori reati per i quali applicare il Daspo, che sono il pericolo di disastro ferroviario, il danneggiamento, la rapina, l’estorsione, o l’Articolo 73 sulla produzione, il traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti. È singolare che vengano richiamati questi tipi di reato che con il calcio non c’entrano nulla. C’è una forte discrezionalità in tutto il provvedimento che è abbastanza inquietante”.