Marta Ledesma: "Cristian soffre se non gioca, ma vuole rimanere alla Lazio. Un difetto? E' molto testardo"

30.01.2015 00:24 di Daniele Rocca Twitter:    vedi letture
Fonte: Tuttomercatoweb.com
Marta Ledesma: "Cristian soffre se non gioca, ma vuole rimanere alla Lazio. Un difetto? E' molto testardo"

Tra il centrocampista della Lazio e la sua bellissima moglie Marta è stato un vero e proprio colpo di fulmine, a raccontarlo è Lady Ledesma in esclusiva per la rubrica di Tuttomercatoweb.com: "L'altra metà di...". "Ci siamo conosciuti nel 2002, a Lecce, tramite un amico in comune e per noi è stato amore a prima vista. A dire il vero, io non ho mai creduto nel colpo di fulmine però mi sono dovuta proprio ricredere. Non ci siamo messi insieme subito, mi sono fatta aspettare e corteggiare ben sei mesi!"

Come ti ha conquistata? 

"Con la dolcezza, ma soprattutto con la costanza. Ci vedevamo in posti e in orari impossibili, devo ammettere che mollava tutto e tutti per fiondarsi da me, anche solo per vedermi dieci minuti. All'epoca lui viveva a Lecce (giocava nella Primavera) ed io fuori città".

Cosa ti ha fatto innamorare di lui?

"Il suo sguardo, che sa essere sia di fuoco che glaciale comunque sempre intenso e poi le buone maniere, i modi di fare da vero gentiluomo e d'altri tempi".

C'è un suo difetto che non sopporti?

"La testardaggine. Soprattutto se lo contraddici è veramente dura spuntarla, ma ammetto di riuscirci spesso".

Com'è nella vita privata Cristian Ledesma?

"Un marito e un papà molto presente, premuroso, dedica a noi tutto sé stesso nel non molto tempo libero che ha. E poi è la mia roccia, quando c'è lui accanto a me, mi sento in una botte di ferro".

Marta il ricordo più bello del matrimonio?

"Ci siamo sposati da dieci anni. Il ricordo più bello è sicuramente la mia entrata in Chiesa e lui che mi aspetta sull'altare con la nostra piccola Alice che aveva appena 10 mesi".

Com'è come papà?

"Scherzoso, giocherellone, simpatico. Ma ci sono momenti in cui è autorevole e molto esigente. Diciamo che quella che si fa mettere i piedi in testa dai figli sono io....lui riporta l'ordine".

Chi cucina in casa? 

"Da buona salentina, ovviamente io! Guai a chi tocca la cucina, il mio regno! E siccome adoro cucinare e sperimentare, ho imparato ben presto anche a preparare i piatti tipici argentini".

Qual è il suo piatto preferito?

"Non ci piove: l'Asado argentino ossia la carne arrosto che sanno preparare solo loro. Infatti l'addetto al barbecue è necessariamente lui; solo in quel caso gli cedo l'onore di cucinare".

Quando vuoi prenderlo per la gola cosa gli prepari?

"Le polpette al sugo oppure un piatto tipico romano, Pasta Cacio e Pepe".

Come trascorrete il tempo libero?

"Come dei treni in corsa dietro ai nostri figli: calcio, danza, corsi d'inglese, feste....non c'è un giorno di pausa con loro! E noi li seguiamo in prima persona, confesso di non aver mai avuto una baby sitter".

Cosa gli auguri per la sua carriera? 

"Ragionando col cuore di rimanere alla Lazio fino a fine carriera, perché so che il suo desiderio è sempre stato questo; con la mente invece di andare in una squadra dove può giocare un po' di più visto che nella squadra del suo cuore purtroppo non c'è più molto spazio per lui. E da grande stakanovista qual è so quanto gli sta costando".

Siete credenti avete fede? Cosa pensate di Papa Francesco?

"Molto. Abbiamo iniziato un importante percorso di fede. Tante piccole e grandi circostanze che ci hanno portati fino a Medjugorje, dove siamo "rinati" nella fede, siamo molto devoti alla Madonna. Papa Francesco è quanto di meglio la nostra epoca potesse chiedere come vicario di Dio, lui è veramente l'esempio di Vangelo vivente. Il numero uno".

Prima di salutarci Marta vogliamo ricordare Giorgia la bimba che hai a cuore e che purtroppo deve subire un intervento delicato , cerchiamo di sensibilizzare i lettori di affinché possano dare tutti una mano alla piccola Giorgia?

"Ti ringrazio per questa domanda. Giorgia è una bambina di Lecce di 6 anni e soffre di una malattia molto rara la "Sindrome di Berdon" che colpisce l'apparato digerente immobilizzandone il funzionamento perciò non può mangiare, se non artificialmente. Io e Cristian stiamo combattendo al fianco della mamma Elisa per riuscire a portarla a Pittsburgh negli USA dove affronterà un trapianto multi-organo molto complicato. Lo Stato Italiano pagherà l'intervento, ma non penserà a tutto il resto. La cifra necessaria per vivere 4 anni in America (calcolando la lista d'attesa e il post operatorio) è di 800.000 €, ed è così elevata perché per stare in America da non residenti bisogna avere un'assicurazione privata completa. Su Facebook basta andare sulla pagina "Aiutiamo Giorgia" e nel box informazioni si trovano tutti i dati necessari per fare una piccola, anche piccolissima, donazione a questa dolcissima bimba".