ESCLUSIVA - De Nadai, talent scout: "Vi presento Rodrigo Caio! Fosse per lui sarebbe già alla Lazio..."

21.07.2016 08:30 di  Laura Castellani   vedi letture
Fonte: Marco Ercole/ Laura Castellani - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - De Nadai, talent scout: "Vi presento Rodrigo Caio! Fosse per lui sarebbe già alla Lazio..."

Fame, tantissima fame. Quella che porta un ragazzo a compiere sacrifici, a cambiare radicalmente la propria vita, immolarla sull'altare degli dèi del calcio. Del futebol. Rodrigo Caio, un giovanotto di provincia. Pronto a scontrarsi con un mondo che viaggia a una velocità mille volte superiore, solo per godere del privilegio di continuare ad accarezzare il proprio sogno: diventare un professionista, farlo in Europa. Raggiunto in esclusiva dai nostri microfoni, il talent scout brasiliano Vander De Nadai ha raccontato la parabola di Rodrigo partendo laddove tutto è cominciato: Dracena, città periferica, così distante dalla caotica San Paolo. Giungendo fino a superare l'angolo delle Olimpiadi: dopo i giochi a Rio, il futuro del difensore sembra tingersi di bianco e celeste. D'altronde, se solo Rodrigo fosse l'unico artefice del proprio destino, non si perderebbe in inutili indugi: "L' opportunità di giocare in Europa con la Lazio? Se dovesse dipendere dal ragazzo, Rodrigo Caio sarebbe già lì!" 

RISCATTO - "'Vittoria'. Questa è la parola che meglio definisce Rodrigo Caio. Il giovane di Dracena, città di 50 mila abitanti a 650 km da San Paolo, arriva al São Paulo, nel 2005 a soli 12 anni, portando con sé la semplicità di un umile ragazzo della provincia ed il sogno di diventare un giocatore professionista. Lontano dalla famiglia ha dovuto superare le difficoltà di un bambino cresciuto per scelta senza il calore dei familiari, dovendosi adattare rapidamente alla vita solitaria nella grande metropoli. Tutto per raggiungere un unico obiettivo: consacrarsi tra i professionisti".

IL GRANDE SALTO NEL DERBY - "Dopo un breve periodo di adattamento, la carriera del giovane centrocampista - questo il suo ruolo naturale - cambia principalmente a seguito delle vittorie di due campionati consecutivi della serie Paulista U15, poi vincendo la Copa São Paulo de Futebol Júnior - una sorta di campionato primavera. Nel 2011, con grande sorpresa, esordisce in prima squadra nella linea di centrocampo nel difficile derby contro il Corinthians, in casa dell'odiatissimo rivale, e il debutto fu una debacle per il San Paolo, che soccombe per 5 a 0, con tanto di critiche ferocissime da parte di tifosi e stampa. Nel 2012, Caio ebbe una seconda chance in concomitanza della partita numero 1000 del portiere Rogério Ceni, idolo incontrastato del San Paolo, contro l'Atlético-MG. Il San Paolo si impose per 2-1 e Caio fu protagonista di una grande prestazione, che gli valse la consacrazione e la promozione in prima squadra".

METAMORFOSI - "L'anno successivo, il 2013, in un dificilissimo match contro il gigante Flamengo, l'allenatore del club paulista Paulo Autuori - non potendo contare sui difensori titolari - fu costretto a improvvisare il centrocampista al centro della difesa tricolore. Rodrigo Caio, circondato da un alone di diffidenza generale, risultò alla fine della partita il miglior giocatore in campo e venne acclamato all'unanimità. Questa prestazione gli valse il posto incontrastato al centro della difesa, con grande disperazione dei numerosi detrattori che non lo consideravano un valido difensore. Nel 2014 il San Paolo vince il tradizionale e prestigioso torneo di Tolone, e Rodrigo Caio viene votato come miglior giocatore della manifestazione".

L'INFORTUNIO - "Purtroppo nel mese di agosto, durante la partita di campionato contro il Criciúma, terminato 1-1, Rodrigo subisce un bruttissimo infortunio, al minuto 17 del secondo tempo. La rottura dei legamenti del ginocchio sinistro lo costrinse a essere sottoposto a un delicato intervento chirurgico e a un lungo periodo di inattività. Nel 2015, dopo un periodo buio di sette mesi fuori dal campo, grazie al grande spirito e alla grande forza di volontà, il ragazzo riuscì a rientrare sui campi di gioco. Questo anche per merito del tecnico Muricy Ramalho - lo stesso che allenò Felipe Anderson ai tempi del Santos - che lo fece entrare al 20' del secondo tempo, nella vittoria contro il Ponte Preta. Le successive eccellenti prestazioni di gioco nel campionato brasiliano del 2015 gli consentirono di finire sui taccuini dei grandi club europei".

 L'EUROPA NEL SOGNO - "Nella finestra di mercato estiva del 2015, il San Paolo raggiunge un accordo per il trasferimento al Valencia, per una cifra pari a 13 milioni di euro. Tutto sembrava fatto, con tanto di enfasi e interviste da parte della stampa spagnola, ma per problemi burocratici e valori salariali cambiati al ribasso al momento della firma, l'entourage del ragazzo fermò tutto, facendo saltare la trattativa proprio al fotofinish. Chiaramente la delusione di Rodrigo fu enorme. Una volta superata, però, Caio non si è perso d'animo, anzi. Rientrato al San Paolo, si è reso protagonista di maestose prestazioni, che gli hanno fatto guadagnare la convocazione nella nazionale brasiliana ai giochi olimpici di Rio 2016. L' opportunità di giocare in Europa con la Lazio? Se dovesse dipendere dal ragazzo, Rodrigo Caio sarebbe già lì! Ma non dipenderà da lui, i protagonisti questa volta saranno la Lazio ed il San Paolo".

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