ESCLUSIVA Radiosei - Castroman: "Sampaoli ha grinta, Inzaghi vede oltre le difficoltà. Per il 23 Maggio ho già le lacrime"

pubblicato il 12/05 alle 18.57
13.05.2016 07:30 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: BoM - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA Radiosei - Castroman: "Sampaoli ha grinta, Inzaghi vede oltre le difficoltà. Per il 23 Maggio ho già le lacrime"

Due stagioni alla Lazio con 37 presenze collezionate e 4 gol. Ai microfoni di RadioSei è intervenuto in esclusiva Lucas Castroman, argentino entrato nei cuori biancocelesti soprattutto per un gol alla Roma segnato allo scadere. Prime parole dedicate al coro "Macho Man", canzone a lui dedicata dalla Curva Nord sulle note dei Village People: “Si, il coro me lo ricordo. Non me lo potrò mai dimenticare. Queste cose ti capitano una volta nella vita e poi ti restano dentro per sempre. Quando ho la possibilità di venire in Italia i laziali mi ricordano con questa canzone e anche i romanisti, per quel gol”. Si passa alla Lazio e alla situazione odierna: “Dopo che ho lasciato il calcio, circa cinque anni fa, ho smesso di guardare tutte le partite del mondo, tranne il Mondiale. Ero un po' stufo. Ho deciso di fermarmi e vivere i momenti belli con la famiglia. Vedo soltanto qualche derby perché so che è una partita speciale per tutti. Non posso fare una buona analisi della Lazio, rimedierò tornando in Italia”. Quella squadra stellare era composta di tanti campioni in cui c'era anche Simone Inzaghi: “In generale ho conosciuto tutti bravissimi compagni in biancoceleste e lui in particolare. Questa dote del gruppo fece forte quella squadra. Non mi aspettavo di vederlo allenatore, era una persona divertente ma tranquilla. Io ero il più piccolo e vedevo tutti come fratelli maggiori, imparando qualcosina da tutti loro. Da Simeone la grinta, da Inzaghi il prendere con ottimismo i momenti più brutti, mentalità buona per crescere”. Jorge Sampaoli, tecnico argentino, è nella capitale per trattare con la Lazio: “Non lo conosco tanto da dirvi qualcosa di vero. Tutto quello che ha fatto lo ha fatto con le giovanili e so che ha molta grinta, ma non ha allenato in prima squadra qui in Argentina e in tutto il Mondo. In TV scopri tante cose e ogni tanto qualcuno bravo te lo perdi così. Adesso analizzerò la sua carriera e, quando sarò a Roma, cercherò di approfondire il discorso”. Il derby e l'attimo prima di quel gol al 95°: “Io sono entrato al 25°-30° minuto. Quando perdevamo 2-0 sentivo dentro di me che potevo fare bene, che quella partita non era persa. Io ci credevo ancora e dopo il gol di Nedved pensavo 'Adesso possiamo pareggiare, è la nostra gara'. All'angolo pensai che non ci sarebbero state altre occasioni per pareggiare. Quando è arrivato il pallone ho pensato solo a calciare e mi vengono di nuovo i brividi. Quella sfera che è passata fra tante gambe mi ha fatto pensare che non sarebbe entrata, poi la rete che si è gonfiata mi ha fatto quasi scoppiare il cuore”. Il 23 maggio sarà di nuovo Di Padre in Figlio: “Quando mi hanno chiamato mi è tornato in mente l'amore dei laziali. Ho detto subito di sì perché è bellissimo per noi giocatori tornare a rivivere un pezzettino di quell'amore e di quel cuore messo in campo per quella maglia. All'Olimpico poi, mamma mia. Mi viene da piangere, mi escono tanti ricordi. Il calcio corre tanto, il passato si dimentica subito, e invece quel lunedì sarà una festa per la gente (la voce si spezza per la commozione ndr). Non vedo l'ora di rivedere tutti e tanti quei tifosi che mi hanno fatto sentire a casa quando ero solo un ragazzino”.