FOCUS - Klose vs Biglia, la prima finale tra laziali. Con un (quasi) precedente

11.07.2014 11:00 di Stefano Fiori Twitter:    vedi letture
Fonte: Stefano Fiori-Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Klose vs Biglia, la prima finale tra laziali. Con un (quasi) precedente

Sabato sera, Rio de Janeiro. Il cellulare di Klose squilla, s'illumina, è arrivato un messaggio: "¡Buena suerte, Miro!". Ma guarda un po', proprio lo stesso augurio che il tedesco sta inviando in quell'istante: "Viel Glück, Lucas!". Dite che suona ipocrita e un po' truffaldino augurare buona fortuna al proprio avversario? Sì, in effetti non andrà proprio così tra Klose e Biglia. Magari i due si sentiranno alla vigilia della finalissima per un breve scambio di emozioni: "Dimmi Miro, tu che l'hai già giocata: cosa si prova a disputare la finale di un Mondiale?". O magari non si cercheranno per niente, rinviando ogni abbraccio al tunnel degli spogliatoi. Una sola cosa è certa: al fischio finale, solamente uno dei due esulterà e toccherà il cielo con un dito; l'altro chinerà il campo, infilerà la medaglia d'argento celando a fatica le lacrime. Signore e signori, domenica 13 luglio al Maracana sarà Germania contro Argentina.

FINALE... PAPALE - Per la terza volta nella storia della competizione, tedeschi e sudamericani si contenderanno la Coppa del Mondo. La più bella, la più prestigiosa, quella che garantisce un posto in prima fila nel teatro dell'eternità. Nel 1986, in Messico, fu l'Albiceleste a vincere il primo atto. Guidata da un certo Diego Armando Maradona, che nel 1990 invece scoprì il sapore amaro della sconfitta. Allo Stadio Olimpico di Roma, nella finale più brutta di sempre, l'allora Germania Ovest trionfò grazie a un rigore assai discusso. A distanza di 24 anni, andrà in scena la bella: l'Argentina ha la possibilità di raggiungere a quota tre titoli proprio la Germania, che invece punta a eguagliare l'Italia con la quarta stella. Quella di domenica sarà una finale storica già prima di essere giocata. Per la prima volta, il pallone metterà di fronte due pontefici: il super tifoso Papa Francesco da una parte, il Papa Emerito Benedetto XVI dall'altra. Argentini e tedeschi, sapete a chi appellarvi.

PRIMA VOLTA TRA LAZIALI: UN SOLO PRECEDENTE SI AVVICINA... - Ma quello tra i vescovi di Roma non sarà l'unico confronto a interessare la Capitale. Ce n'è in programma uno più profano, tutto a tinte biancocelesti. I protagonisti saranno appunto Miro Klose e Lucas Biglia. Per la prima volta in un Mondiale, due giocatori della Lazio si contenderanno il trofeo più ambito. Mai era successo nelle precedenti 19 edizioni. Un solo episodio si avvicina, guarda caso tra Germania e Argentina. Nella finale del 1990, scese in campo il laziale Pedro Troglio. Dall'altra parte, sedeva in panchina - e ci rimase per tutti i 90 minuti - Karl-Heinze Riedle: appena qualche settimana prima, l'allora patron Calleri aveva chiuso il suo acquisto dal Werder Brema. Una sfida tra futuri compagni di squadra. Troglio tra l'altro è l'ultimo laziale ad aver calcato il terreno di gioco in una finale. Prima di lui, solamente Silvio Piola nel 1938: il re dei bomber italiani e biancocelesti guidò con una doppietta la Nazionale alla conquista della seconda Coppa Rimet. Quattro anni prima, faceva parte della vittoriosa spedizione azzurra il laziale Anfilogino Guarisi, che però non prese parte alla finale. Stesso destino dello svedese Arne Selmosson nel 1958 contro il Brasile, del trio Luca Marchegiani-Beppe Signori-Gigi Casiraghi nel 1994 (sempre contro i verdeoro) e della coppia Angelo Peruzzi-Massimo Oddo nel 2006 contro la Francia. Se Löw e Sabella confermeranno i due schieramenti delle semifinali, sarà la prima volta di due laziali contemporaneamente in campo in una finale mondiale. Klose o Biglia, uno di loro sarà il quinto giocatore (sesto, volendo contare anche Riedle) a salire sul tetto del mondo da biancoceleste.

ROAD TO RIO - Su un tetto, il panzer tedesco già ci è salito: quello degli attaccanti più prolifici nella storia dei Mondiali. Nel già mitologico 7-1 rifilato al Brasile, il numero 11 ha messo a segno il gol numero 16. Quello del sorpasso a Ronaldo il Fenomeno. La quindicesima rete era arrivata contro il Ghana, quando il panzer evitò la sconfitta la clamorosa sconfitta ai suoi. Segno che, nel momento bisogno, Löw sa di potersi affidare al vecchio leone. A piccoli passi, invece, Lucas Biglia ha conquistato la fiducia di Sabella. Fino agli ottavi, il ct aveva concesso al Principito solo scampoli di partita. Contro il Belgio, ai quarti di finale, ecco finalmente la maglia da titolare. Una prova convincente, quella del centrocampista di Mercedes, che gli è valsa la riconferma contro l'Olanda. Non c'è due senza tre, Lucas punta la finale. Klose e Biglia, entrambi sognano di alzare al cielo la coppa. Comunque vada, domenica sera un laziale sarà campione del Mondo. "Der Beste möge gewinnen, Lucas!", "¡Que gane el mejor, Miro!". Che vinca il migliore, ragazzi. I tifosi biancocelesti sono pronti a battervi le mani.