FOCUS - Lucas Leiva, non chiamatelo regista: ecco il giocatore con la Lazio nel destino

Pubblicato il 14/07/2017 alle 19:15:50
15.07.2017 07:10 di  Francesco Bizzarri  Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Lucas Leiva, non chiamatelo regista: ecco il giocatore con la Lazio nel destino

La Lazio perde un capitano, ma soprattutto un giocatore importante. Lucas Biglia va al Milan, l’affare è fatto. Lucas Leiva è il suo sostituto. Viene dal Brasile, ha passato 10 anni in Inghilterra tra le fila del Liverpool. Era un pupillo di Rafa Benitez. Poi ha perso i gradi. Nell’ultimo anno ha giocato pochissimo, i biancocelesti sono pronti a rilanciarlo. A Roma avrà un’eredità pesante, uno come lui però non ha paura. 

IL PROFILO - Classe 1987, Lucas Leiva ha esperienza da vendere nonostante siano appena due le maglie indossate fin qui in carriera: Gremio e Liverpool. Cresce con un paragone pesante: Paulo Roberto Falcao. Zazzera bionda, inserimenti, corsa e tecnica. E poi tanta personalità. Il sogno di Lucas Leiva Pezzini inizia dal Brasile: sangue italiano, carattere brasiliano. Arriva in Europa nel 2007 dopo essere diventato un giocatore importante del club di Porto Alegre. È un centrocampista moderno. Non un regista, anche se ha piedi buoni. Chiamatelo pure mediano, termine che poco ormai si usa nel mondo del calcio di oggi, ma che rende bene l’idea. 346 presenze con i Reds, 7 gol, 21 assist. Una colonna rossa che man mano è stata relegata in panchina. Nell’ultimo anno Klopp l’ha usato pochissimo, spesso come tappabuchi. Lui senza fare un fiato si è seduto. 24 presenze in Premier League in stagione, 1103’ giocati. Ha agito pure da difensore centrale. Testa bassa, la 21 sulle spalle, nessuna polemica. In Inghilterra l’hanno amato fin da subito. Un calore che il brasiliano spera di ritrovare alla Lazio. 


Fervente cattolico, ha due figli: Pedro Lucas e Valentina. Mai una parola fuori posto, tutti lo descrivono come un professionista esemplare. Quando aveva 20 anni, il papà gli portò un dolce per il suo compleanno: doveva giocare, si limitò a spegnere le candeline rinunciando ad una fetta di torta. Con il Brasile ha vinto il Mondiale Under 20 da capitano. 24 le presenze con la Nazionale maggiore.

GIOCATORE GIUSTO? - Lucas Leiva è uno di quei nomi apparsi tanto sui giornali italiani. Lo voleva il Napoli tempo fa, a gennaio è stato vicinissimo all’Inter. La permanenza al Liverpool, ora la Lazio. Il suo sogno è quello di ritornare al Gremio, ma è ancora presto. A 30 anni esiste in lui quella voglia di rilanciarsi in un campionato affascinante come la Serie A. E pensare che 10 anni fa, prima del suo passaggio in Inghilterra, era praticamente un giocatore del Palermo. Il ds Rino Foschi aveva il ’sì’ del giovane centrocampista. Il Gremio alla fine fece saltare tutto giocando al rialzo sul prezzo del cartellino.

Non sarà il regista della Lazio. Perfetto però per il 3-5-2 nella testa di Inzaghi. Rompe il gioco, corre con grinta, strappa palloni. Ha il piede per impostare, non l’istinto nel farlo. Più quantità che qualità, perché vicino ha avuto sempre gente con abilità di costruzione del gioco. Uno come Gerrard, per dire. Parolo non sarà Steven, ma ci si ispira. Quando lascerà l’Inghilterra piangerà. Dopo 10 anni tra successi, gli applausi della Kop, e un migliaio di palloni rubati, è tutto normale. Con il biglietto per Roma in una mano e il passaporto nell’altra, l’occhio gli andrà sulla data di nascita. 09/01/1987. Capirà che a 30 anni è l’età giusta per ricominciare una nuova avventura. E appena sbarcato a Fiumicino, quando gli diranno che il suo compleanno coincide con quello della Lazio, gli tornerà il sorriso. Il destino non sbaglia mai.