Il curioso caso di Konko: "Ho rifiutato Marocco e Senegal per la mia famiglia"

Rifiutare la chiamata in Nazionale per non dare una delusione alla famiglia? Sì, accade anche questo nel mondo del calcio. E’ il curioso caso di Abdoulay Konko. Il terzino biancoceleste, finito ormai ai margini della rosa sia per i molteplici problemi fisici che per scelta tecnica, è nato a Parigi da padre senegalese e madre marocchina e ha rivelato il suo personale dilemma con la Nazionale ai microfoni di BBC Sport: “Sono stato chiamato dal Marocco e dal Senegal, ma li ho rispettosamente rifiutati perché non vorrei fare del male a nessuno dei miei genitori, scegliendone uno o l’altro. E’ stata una decisione difficile, perché non vorresti creare tensioni in famiglia, così ho deciso di rimanere neutrale. Per alcuni può sembrare una scusa ambigua, ma io amo i miei genitori ed ho preferito risparmiare loro la reazione di fan delusi. Se avessi scelto il Senegal, i tifosi del Marocco avrebbero sicuramente criticato la mia decisione, lo stesso discorso vale per i supporter senegalesi. Quindi è una situazione senza possibilità di vittoria”. Il numero 13 biancoceleste ha avuto la possibilità di giocare con ben tre nazionali maggiori (Senegal, Marocco e Francia) ma, ora che la sua carriera internazionale è al termine, le sue scelte lo hanno tenuto lontano dai palcoscenici mondiali. Konko specifica di non aver nessun tipo di rimpianto: “Si vive e si muore per le proprie decisioni come uomini. Da parte mia non c’è rammarico. In passato dicevano che stavo aspettando la convocazione da parte della Francia, ma questo è assolutamente falso. Tale opzione non mi è mai venuta in mente e non è mai stata in discussione, quindi era solo una mera speculazione”