Il promesso sposo Hoedt: "Faccio bene all'AZ e poi sono pronto! A Fiumicino era pieno di tifosi"

I tifosi laziali, che ieri sera hanno avuto modo di seguirlo in tv, saranno rimasti piacevolmente colpiti. Wesley Hoedt è stato uno dei protagonisti nella storica vittoria dell'AZ Alkmaar in casa dell'Ajax. Un successo che, per le Teste di Formaggio, mancava da circa 35 anni. Il giovane difensore ha centrato una traversa, su un colpo di testa da calcio d'angolo. Ma soprattutto, ha sfoderato una prestazione convincente per senso dell'anticipo e precisione nelle chiusure. E per la spiccata personalità da aspirante leader difensivo. Dopo i malumori per il mancato rinnovo, l'AZ ha deciso di affidare ancora a lui le chiavi della difesa. Fino a fine stagione, quando poi prenderà il volo verso Roma. "Il mio passaggio alla Lazio è stato a lungo la notizia più importante - ha esordito il classe '94 ai microfoni dell'emittente olandese RTV NH -. A partire dalle ultime settimane sto giocando sempre meglio, ciò mi aiuterà anche in futuro. E' stato un periodo impegnativo, assai 'rumoroso'. Ecco perché ho cercato di mantenere il più possibile il silenzio. Ho firmato un contratto con la Lazio e questo si riflette positivamente anche sulle mie prestazioni". Hoedt spiega il motivo, rigettando tutte le polemiche: "Mi hanno colpito tutte quelle le voci secondo cui il mio rendimento sarebbe stato condizionato dal mercato. Non ho problemi a terminare la stagione all'AZ, voglio fare bene qui per poi essere pronto per la Lazio". Il suo arrivo nella Capitale, lo sbarco top secret a Fiumicino sono le prime istantanee da promosso sposo biancoceleste: "L'aeroporto era pieno di gente, ma per rispetto dell'AZ sono dovuto uscire da un varco laterale. L'indomani ho effettuato le visite mediche e ho firmato il contratto. E' stato un momento meraviglioso - ricorda Hoedt -, vissuto insieme a mio padre e al mio agente". Il presente, però, dice ancora AZ: "Stiamo andando bene, io sono assolutamente concentrato e lo sarà fino al termine della stagione". Poi, caro Wesley, sarà solo Lazio.