Immobile: "La maglia della Nazionale è il top! La rotta è quella giusta, ma bisogna continuare a lavorare"

10.10.2016 13:10 di  Benedetta Orefice  Twitter:    vedi letture
Fonte: Benedetta Orefice - Lalaziosiamonoi.it
Immobile: "La maglia della Nazionale è il top! La rotta è quella giusta, ma bisogna continuare a lavorare"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

La doppietta all’Udinese prima di arrivare a Coverciano. Altri due gol nella vittoria di ieri dell’Italia contro la Macedonia. Sta vivendo un momento da favola, Ciro Immobile. Sette le marcature messe a segno in questo inizio di campionato tra squadra di club e Nazionale. Solo Higuain con otto ha fatto meglio. “Mi sento importante”, raccontava ieri al termine del match. Dichiarazioni a cui si uniscono quelle rilasciate ai microfoni di Sky Sport. Un’analisi tutt’altro che acritica. A livello tattico e tecnico, l’attaccante della Lazio sa che l’Italia può fare ancora meglio: “È stata una partita diversa da quella che ci aspettavamo. Loro erano molto chiusi, tutti dietro. Quando incontri queste squadre è sempre complicato. Però siamo stati bravi ad andare in vantaggio con Belotti anche se, nel secondo tempo, abbiamo avuti quei 10 minuti di appannamento che secondo me ci hanno tagliato le gambe. Non ci aspettavamo il gol dell’1-1, ci ha colto di sorpresa e subito dopo è arrivato anche il 2-1. Come con la Spagna siamo stati a reagire, a livello caratteriale la squadra ha fatto belle cose in queste ultime due partite. A livello tecnico e tattico ne parleremo con il mister e vedremo cosa c’è da fare. Avere carattere però è importante, si è vista la forza di questo gruppo e il cuore”.

"MAGLIA DELLA NAZIONALE? IL TOP" – C’è chi sente troppo il peso della maglia dell’Italia? Non lo so, sicuramente giocare per il proprio Paese è il top a cui un calciatore può ambire. E’ normale che a volte ci si lascia prendere dalle emozioni. L’importante è seguire il mister, la rotta è quella giusta. Abbiamo conquistato 2 vittorie e un pareggio, c’è da lavorare perché dobbiamo andare in Russia”.