L'investitura di Stam: "Hoedt è affidabile, ma non deve mai distrarsi!". Il centrale dell'AZ: "Già mi paragonano a Jaap"

04.03.2015 18:05 di Andrea Centogambe Twitter:    vedi letture
Fonte: Andrea Centogambe/Claudio Cianci - Lalaziosiamonoi.it
L'investitura di Stam: "Hoedt è affidabile, ma non deve mai distrarsi!". Il centrale dell'AZ: "Già mi paragonano a Jaap"

Un'attesa interminabile. Wesley Hoedt conta le ore che lo separano dall'approdo alla Lazio, non passa giorno senza che lanci segnali d'amore al club capitolino. L'AZ non l'ha ceduto durante la sessione invernale di mercato, solamente a luglio potrà vestire la casacca biancoceleste. Ai microfoni di Voetbal International, il centrale classe '94 parla della sua futura esperienza romana: “Voglio fare di tutto per avere successo con la Lazio. Ho già parlato con Stefano Pioli, l'allenatore, mi ha detto che sarà fondamentale imparare la lingua il prima possibile. Anche Stefan de Vrij mi ha dato diversi consigli”. Poi svela un aneddoto sulle visite mediche sostenute in Paideia: “Quando mi sono tolto la maglietta, durante la visita medica, hanno iniziato a paragonarmi a Jaap Stam. Lui è ancora un eroe a Roma. Tutti si ricordano di un episodio, quando Stam si alzò da terra e afferrò per la gola il suo avversario (Pietro Parente dell'Ancona, ndr) che era terrorizzato. Con il suo aspetto Jaap incuteva molto timore. Per me sarà una grande sfida giocare in Serie A e cercare di fare quello che ha fatto lui”.

PAROLA A STAM - Ed ecco che proprio l'ex centrale della Lazio, Jaap Stam, parla di Wesley Hoedt. È una vera e proprio investitura quella del gigante di Kampen, attuale allenatore dello Jong Ajax (seconda squadra dei Lancieri che milita nella Jupiler League, la Seconda Divisione olandese): “Hoedt per me è stata una lieta sorpresa. All'improvviso ha cominciato a giocare titolare con l'AZ. In più occasioni ho anche avuto modo di visionarlo e per quello che ho visto mi sembra affidabile. Si nota che il ragazzo ha personalità, gioca da poco in Eredivisie ma questo non significa che non sia pronto per un'esperienza all'estero”. Continuano a piovere elogi: “Ha voluto fortemente questo trasferimento, la dice lunga sulla sua mentalità. È una buona base per avere successo in Italia, dove la concentrazione è fondamentale e non ci si può rilassare un attimo. Filippo Inzaghi è spesso citato come il prototipo di attaccante d'area di rigore, il fratello Simone ha giocato con me. Tecnicamente non era fortissimo, ma era letale. Poteva andare in fuorigioco nove volte di seguito, alla decima segnava. Non potevi distrarti mai". E' il momento dei consigli: "La Lazio è un club importante, Hoedt si troverà a dover fronteggiare una grande concorrenza. Lui deve perseverare, non farsi distrarre da cose futili come la vita mondana italiana”. Una mano gli verrà tesa dal connazionale Stefan de Vrij: "L'adattamento di Stefan de Vrij è stata tutt'altro che facile, ma adesso sta facendo davvero bene. Si parla molto delle sue prestazioni".

"NON HO SCELTO LA LAZIO PER SOLDI" - "Hoedt è troppio giovane per la Lazio". Wesley non digerisce proprio questa critica, risponde con veemenza ogni qualvolta viene definito troppo inesperto per la Serie A: "Ma quale troppo giovane! Giocatori come Karim Rekik (difensore classe '94 del PSV Eindhoven in prestito dal Manchester City, ndr) e Nathan Aké (classe '94 in forza al Chelsea, ndr) hanno lasciato l'Olanda a 16 anni per andare in Inghilterra. Questa settimana farò 21 anni (il 6 marzo, ndr), non ho giocato tantissime partite in Eredivisie ma so il fatto mio”. Poi torna sulla pesante contestazione ricevuta dai tifosi dell'AZ dopo l'accordo raggiunto con la Lazio: “Ho le spalle larghe per affrontare certe situazioni, ma quando è stata messa in mezzo la mia famiglia mi ha dato molto fastidio. Loro non centrano nulla con questa storia. Trovo anche curioso che il 95% delle persone abbia detto che volevo trasferirmi solo per soldi, quando in realtà non sanno nulla delle mie condizioni finanziarie. Sono tutte chiacchiere. Ovvio che tra i miei obiettivi c'è anche quello guadagnare di più, visto che ho ancora un contratto giovanile. Ma se la Lazio non avesse rappresentato per me un passo in avanti sportivamente parlando, non ci sarei mai andato".

IL FISIOTERAPISTA - Ai microfoni di Voetbal International ha preso la parola anche Robbert De Groot, fisioterapista dell'AZ Alkmaar. "Wesley ha capito che il sacrifico paga, sono qui da nove anni e lo seguo da quando ha iniziato a giocare. Lui ha lavorato molto su se stesso e non ha mai dato meno del 100%. E’ un esempio per tutti gli altri. E’ diventato molto forte fisicamente, è una delle sue caratteristiche principali, su di lui si potrà fare sempre affidamento. E’ uno duro, può essere comparato ad Hummels e Chiellini, sono convinto che la Serie A sia il campionato ideale per lui. Fra un anno non sarà meno forte del difensore della Juventus”.