Qual. Mondiali 2018: pari in rimonta dell'Argentina, in ombra Biglia. Stravince la Bosnia di Lulic, panchina per Lukaku con il Belgio

Pubblicato il 6/09 alle 18.00
07.09.2016 07:20 di  Claudio Cianci   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Qual. Mondiali 2018: pari in rimonta dell'Argentina, in ombra Biglia. Stravince la Bosnia di Lulic, panchina per Lukaku con il Belgio

BIGLIA - Al Metropolitano de Mérida, l’Argentina non va oltre il 2-2 contro i padroni di casa del Venezuela. Un punto tutto sommato prezioso per la formazione albiceleste, piuttosto sottotono per buona parte della gara contro l'ultima in classifica nel girone. Dopo una prima mezz’ora soporifera, è infatti la Vinotinto a sbloccarla grazie ad un gioiello di Juanpi (Juan Pablo Añor, ndr) che dal limite dell’area fulmina Romero con un sinistro telecomandato sotto la traversa. Nella ripresa la Selección non cambia marcia e al 53' il Venezuela ne approfitta ancora: Rondon parte in contropiede e pesca al centro tutto solo Martinez, che con freddezza mette a sedere Romero e scaraventa in rete il pallone del 2-0. Il doppio svantaggio scuote finalmente l’Argentina, che quattro minuti più tardi accorcia le distanze con il primo gol in nazionale di Pratto, bravo e fortunato a vincere un rimpallo con Velasquez e Villanueva e ad infilare Hernández sul primo palo. Alza il baricentro la formazione del Patón Bauza, che al 71’ richiama Lucas Biglia in panchina al posto dell’attaccante del River Plate Alario. Insufficiente la prestazione del Principito biancoceleste, troppo in ombra e mai incisivo in fase di costruzione. A 7' dalla fine, l’Argentina trova il gol del pareggio con Otamendi, che sugli sviluppi di un calcio d’angolo anticipa la difesa venezuelana e regala ai suoi la rete del 2-2. Perde il primato l’Albiceleste, seconda adesso con 15 punti dietro all’Uruguay, nuovamente capolista dopo il 4-0 rifilato al Paraguay.

LUKAKU - Il Belgio rispetta il pronostico e si sbarazza di Cipro con un sonoro 3-0. A Nicosia i Diavoli Rossi hanno fatto il bello e cattivo tempo: dopo essere passati in vantaggio prima del quarto d'ora con la rete di Romelu Lukaku, hanno chiuso il match nella ripresa. In gol ancora l'attaccante dell'Everton e Ferreira Carrasco. Nel finale il Belgio ha anche sbagliato un calcio di rigore con il neoentrato Batshuayi. Solo panchina per Jordan Lukaku, che ha assistito alla doppietta del fratello. Dopo la prova tutt'altro che convincente contro la Spagna in amichevole, Martinez ha scelto il titolare Vertonghen come terzino al suo posto.

LULIC - La Bosnia inizia con il piede giusto la fase iniziale delle qualificazioni ai Mondiali 2018. Manita all’Estonia e tre punti preziosissimi. La Nazionale di Senad Lulic domina l’incontro dall’inizio alla fine. Gli uomini di Baždarević sbloccano il match già 7 minuti dopo il fischio d’inizio, grazie al gol di Emir Spahic. Al 23’ il raddoppio arriva per mano, o meglio piede, di Dzecko che trasforma in rete un calcio di rigore. È la Bosnia a condurre il match, l’Estonia si fa vedere poco dalle parti della difesa avversaria, e nelle poche occasioni non si rende mai davvero pericolosa. Nella ripresa stessa storia del primo tempo. Dzecko e Pjanic sfiorano parecchie volte il terzo gol che arriva al 71’ a firma di Haris Medunjanin. Non passano neanche 10 minuti ed ecco la quarta rete a firma di Vedad Ibisevic. A mettere la ciliegina sulla torta al 90’ ci pensa nuovamente Spahic che apre e chiude il match. Buonissima la prestazione del laziale Senad Lulic, in campo tutta la partita. Propositivo in fase offensiva, crea diverse occasioni da gol ai compagni, bravo anche ad aiutare il reparto arretrato nelle sporadiche occasioni pericolose dell’Estonia. Il centrocampista della Lazio è un importante punto di riferimento per la squadra. Esulta la Bosnia che si trova così in testa al girone insieme a Belgio e Grecia.

CATALDI - Vittoria rotonda per l'Italia di Luigi Di Biagio contro la modesta Andorra. I ragazzi dell'Under 21 però hanno avuto la meglio degli avversari solo nella ripresa: la prima frazione si era conclusa con il risultato di 0-0, con gli azzurrini quasi mai pericolosi. A inizio secondo tempo ci ha pensato Di Francesco a sbloccare la partita: il figlio d'arte si fa trovare pronto sul cross proveniente dalla destra di Conti. Ed è sempre il calciatore del Bologna a raddoppiare, ancora servito perfettamente dal terzino destro. Doppietta all'esordio con la Nazionale guidata da Di Biagio, che lo ha schierato come esterno d'attacco. A chiudere i giochi ci ha pensato Pellegrini a due minuti dal 90'. Un 3-0 che consente all'Italia di mantenere invariato il distacco dalla Serbia: l'Under 21 italiana rimane al comando del Gruppo 2. Buona la prova di Cataldi, messo a protezione della difesa con compiti da play. Il laziale ha giocato una quantità infinita di palloni, senza far mai mancare la qualità in mezzo al campo. La prossima sfida è prevista l'11 ottobre contro la Lituania.

MILINKOVIC - La Serbia Under 21 batte l'Irlanda nel match andato in scena allo Stadion Karađorđe di Novi Sad valido per le qualificazioni agli Europei di categoria che si terranno in Polonia nel 2017. La sfida viene decisa grazie alle reti di Djurdjevic (doppietta) e Cavric. Durante la prima frazione le Aquile Bianche hanno tenuto il controllo della sfida e passano avanti grazie, appunto, al gran senso del gol di Djurdjevic, che è bravo a sfruttare un pallone recapitatogli in area avversaria. Brivido nel finale di tempo: in un'azione sviluppata dagli irlandesi l'estremo difensore e fratello del laziale Milinkovic-Savic è stato protagonista di un'uscita poco felice, ma la sua difesa ha tolto prontamente le castagne dal fuoco allontanando il pallone. Nel secondo tempo la musica sembra non cambiare: i serbi spingono, gli irlandesi provano a giocare di rimessa. Sergej Milinkovic-Savic sale in cattedra e sforna un bellissimo passaggio di tacco per liberare Djurdjevic che crossa nell'area piccola. Gli ospiti, nel tentativo di deviare il pallone, rischiano l'autogol. Ma intorno al 60esimo gli irlandesi aumentano l'intensità della manovra e provano a rendersi pericolosi: ma tutte le loro iniziative vengono magistralmente controllate dalla Serbia. Al 66' Lazic è bravo a sfruttare un corner e ad insaccare alle spalle del portiere per il 2-0. Pochi minuti dopo accorcia l'Irlanda grazie ad O' Dowda, bravissimo nel sfruttare un cross in area con un'incornata che supera Milinkovic-Savic. Non c'è un attimo di respiro nella ripresa: Djurdjevic lanciato in contropiede viene travolto dal portiere Rogers, per l'arbitro non ci sono dubbi e concede il rigore alla Serbia. Sul dischetto si presenta lo stesso Djurdjevic che non sbaglia e realizza il 3-1. Ma gli ospiti non mollano e, dopo tre azioni pericolose, ritornano in partita con Maguire che insacca a due passi dalla porta dopo un paio di rimpalli in area serba il 3-2. Ma è troppo tardi, la sfida termina con la vittoria della Serbia dopo quattro minuti di recupero. Buona la prova del laziale Sergej Milinkovic-Savic, che ha tentato vari passaggi in fase di costruzione, ma è stato altrettanto bravo in fase di ripiego. Specialmente nella ripresa, dove l'Irlanda ha tentato di mettere in difficoltà i padroni di casa in più occasioni.