Calciomercato Lazio, ancora Marotta: "Keita? Quello che succederà non è colpa nostra"

AGGIORNAMENTO ORE 11:40 - "Per Keita abbiamo fatto un’offerta congrua a Lotito: lui è il padrone dei diritti sportivi e giustamente decide le strategie della Lazio. Quello che succederà non è colpa nostra". A parlare così è Beppe Marotta che ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano La Stampa. L'amministratore delegato bianconero ha così commentato la situazione complicata che si è creata tra il calciatore senegalese e la società biancoceleste. 

AGGIORNAMENTO ORE 19:52 - Ha deciso di correggere il tiro, Beppe Marotta. Dopo le dichiarazioni del pomeriggio, ecco una nuova rettifica sulla trattativa legata a Keita. Intervenuto a margine dell’amichevole tra Juve A e Juve B, il direttore generale bianconero ha tirato il freno circa le possibilità di vedere il senegale a Torino: “Keita? Un'opportunità che, per condizioni contrattuali ed età, tutte le società devono tentare di cogliere, nel rispetto del presidente Lotito e della Lazio. Emre Can e Rabiot sono giocatori il cui contratto scade nel 2018, come Keita, ma che giocano titolari nelle loro squadre senza alcun dramma. Noi abbiamo fatto un'offerta a Lotito che riteniamo congrua, lui è padrone di decidere le strategie in casa propria e noi ci siamo ritirati".

“Il giocatore è esasperato da questa situazione con la Lazio”. Firmato: Roberto Calenda. E’ il caso-Keita a tenere banco, in quel di Formello. Dopo la mancata convocazione per la Supercoppa contro la Juventus, il talento senegalese ha deciso di non presentarsi ieri all’allenamento della squadra, infiammando ulteriormente il calciomercato della Lazio. E chissà se prima della sessione estiva, la Juve sferrerà l’assalto definitivo. Intervenuto ai microfoni di JTV, il dg Marotta non ha escluso colpi: “Mercato Juve? Ci sono ancora quindici giorni, può succedere di tutto. Noi siamo tranquilli e consapevoli di avere una rosa competitiva per le manifestazioni a cui parteciperemo. In questi quindici giorni vediamo che può succedere ma niente di stravolgente. Per il resto, servirebbe accorciare il mercato, dire chi arriverà è azzardato ma fa parte del gioco. Nel mercato ci sono anche gli agenti, ora, coi giocatori che alla prima esclusione chiedono di cambiare maglia. E' giusto accorciarlo, ma anche capire che questo gruppo, la Juventus, è difficilmente migliorabile”.