Mercato, niente Cabral se non parte Onazi: il nigeriano via solo a titolo definitivo

Tutto fermo fronte mercato. Le parole di Tare nel pre gara di domenica, illustrano in forma fin troppo chiara la situazione in casa Lazio: “Se ci saranno movimenti in uscita ce ne saranno anche in entrata”. Nulla si muove dunque, salvo passi in avanti per la trattativa tra Onazi e il Werder Brema. Il giocatore, come più volte ammesso dallo stesso agente Makinwa, vuole più spazio, che sia in biancoceleste o altrove. Il club tedesco, a rischio retrocessione in Bundesliga, lo accoglierebbe a braccia aperte e avrebbe addirittura già fatto recapitare un’offerta sulle scrivanie di Formello: prestito con diritto di riscatto a 5 milioni di euro, come si evince dalla consueta rassegna stampa di Radiosei. La Lazio, tuttavia, è disposta a privarsi del giocatore solo a titolo definitivo o a fronte di un riscatto obbligatorio in estate. L’operazione è al momento arenata, per giunta, il ko di Biglia, out almeno altri 20 giorni, permetterebbe al nigeriano di trovare più spazio al netto di un mese di febbraio ricco di impegni, tra campionato ed Europa League. Alla finestra, restano ancora lo Swansea di Guidolin e il Newcastle, da tempo estimatrici del centrocampista delle aquile verdi. In entrata, esclusa l’ipotesi Tissone del Malaga, resta sempre più che viva l’ipotesi Cabral, centrale classe ’85 del Celta Vigo. L’argentino ex River ha rifiutato il rinnovo di contratto con il club spagnolo ed è rimasto in panchina nella gara di Coppa del Re contro il Rayo Vallecano. Difensore esperto e in scadenza di contratto, prerogative alquanto indicative per le esigenze della Lazio. L’operazione può andare in porto, sempre però in caso di cessione di Onazi (in virtù del limite a 25 giocatori per le rose sul modello Uefa, ndr), l’unico biancoceleste ad avere una pista concreta alle spalle.

OCCASIONI - Da tenere d'occhio restano sempre valide le 'grandi occasioni' in scadenza di contratto in giro per il mondo. Molte vecchie conoscenze, già accostate ai biancocelesti in passato, come Xandao del Krasnodar, gigante ex Sporting Lisbona ad un passo dalla Lazio nel 2012, quando ancora era al San Paolo. Molto più semplice l'ipotesi Terziev del Ludogorets, autentico evergreen delle sessioni di mercato dei biancocelesti.